27-04-2020, 11:17
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-04-2020, 22:30 da Brahne.)
Era notte fonda quando il sacerdote rientrò tra le mura del Tempio di Tempus, la sua stanza era nella zona riservata agli alti ufficiali del clero di Tempus, accanto a quella del Sacerdote Generale Guff, ed ovviamente in quell'ala della struttura alloggiavano anche i sacerdoti del Cavaliere Rosso.
Aprì la porta della sua camera, un candelabro ed una lampada ad olio illuminavano tenuamente l'ambiente circostante, sul letto vi era una scatola ed una pergamena riportante il sigillo di Tempus e la firma in calce del sacerdote Guff, segno che quella era una riservata personale per lui.
Graster srotolò la pergamena leggendo le poche righe riportate sulla stessa:
"Sacerdote Loyalar,
la veste che le ho fatto avere è quello che, mi auguro, le vedrò indossare fin da domani, e per tutta la sua permanenza nel nostro tempio, non solo nella casa di Tempus ma anche all'interno delle mura cittadine. Confido che la porterete con orgoglio ed onore.
Cordialmente,
il Sacerdote Generale Guff."
Graster aprì la scatola stendendo la veste sul suo letto e rimase a fissarla per lunghi momenti. La lasciò sul letto, aprendo la finestra, stappò la bottiglia di Terran, datagli da Eitinel, e riempì la coppa in legno, mettendosi alla finestra sorseggiandone il contenuto ed osservando la città silente.
In quel momento non potè non pensare a quanto stava accadendo, proprio ora, dentro e fuori le mura forze opposte si muovevano, invisibili o meno, per contrastarsi vicendevolmente.
Aprì la porta della sua camera, un candelabro ed una lampada ad olio illuminavano tenuamente l'ambiente circostante, sul letto vi era una scatola ed una pergamena riportante il sigillo di Tempus e la firma in calce del sacerdote Guff, segno che quella era una riservata personale per lui.
Graster srotolò la pergamena leggendo le poche righe riportate sulla stessa:
"Sacerdote Loyalar,
la veste che le ho fatto avere è quello che, mi auguro, le vedrò indossare fin da domani, e per tutta la sua permanenza nel nostro tempio, non solo nella casa di Tempus ma anche all'interno delle mura cittadine. Confido che la porterete con orgoglio ed onore.
Cordialmente,
il Sacerdote Generale Guff."
Graster aprì la scatola stendendo la veste sul suo letto e rimase a fissarla per lunghi momenti. La lasciò sul letto, aprendo la finestra, stappò la bottiglia di Terran, datagli da Eitinel, e riempì la coppa in legno, mettendosi alla finestra sorseggiandone il contenuto ed osservando la città silente.
In quel momento non potè non pensare a quanto stava accadendo, proprio ora, dentro e fuori le mura forze opposte si muovevano, invisibili o meno, per contrastarsi vicendevolmente.