[Q-DM Ozymandias] Mendicanti Preziosi

[Rubbio]

Un gran brutto fattaccio, un gran brutto fattaccio, giá giá.
 
Urdo si muoveva rasente alle case, col favore dell´oscuritá e della sua piccola stautra, fermandosi di quando in qua per veder di non essere seguito. Il quartiere nord di Ashabenford non era piú un posto ospitale per lui. No no. Forse l´intera cittá non lo era piú. Doveva andarsene ed al piú presto. Come aveva detto Ylva “ci sarebbero state conseguenze”. Anche lui non ne dubitava.
 
Era sempre stato bravo a passare inosservato. Era anche bravo a passar osservato. E nelle Valli era sicuramente piú bravo a passar osservato che inosservato. Ora oltre che i problemi recenti con la giustizia aveva messo su dei problemi anche con l´ingiustizia. Chissá che brutte intenzioni avrebbero avuto i mandanti di Cassandra una volta scoperto l´accaduto.
 
Dunque, qual è il posto piú lontano da Ashabenford che conosco… uhmm… Essembra.. giá giá.. no no: Hap! Lá andró. Ad Hap c´è Bruno. Forse mi potrá aiutare.

Cosi´ pensava fra sé e sé l´hin appena sgattoiolato fuori dalle mura. Poi si bloccó per un momento. Ed invece di prendere la strada ad est tornó sui suoi passi e si diresse determinato ad ovest, dicendosi:

Hap è una buona idea ma prima devo veder un altro paggio, lui potrá tornarmi utile.

[Bazinga]

Le cose erano andate a finire in una maniera piuttosto inusuale. Non che le abbia dato particolarmente fastiodio, ma le seccava molto non poter essere andata più a fondo, circa la proposta dell'alfar.

Ora la situazione era decisamente complicata e potenzialmente pericolosa. Doveva guardarsi le spalle non solo dagli sbalzi umorali e follia di quella insulsa creatura ma anche da persone senza volto.

Tuttavia con un po' di astuzia, oro e la benedizione dei suoi Dei, sarebbe riuscita a riprendere il discorso e ad approfondirlo. 

[Mandato pm]

[Shea77]

Aveva riposto in quella donna tutti i suoi sogni di gloria... e ora rischiava la gola. 
Accidenti... ormai era tardi per tornare indietro, così la pregò di lasciare la cittá con lui immediatamente. Poi avrebbero valutato il da farsi.
Attese quindi la risposta della padrona.

[Izma]

Osservava Amilcare masticare con l'implacabile e instancabile lentezza che caratterizzano gli zombie. La sua pazienza stava pian piano divenendo sempre meno presente, altalenante nelle emozioni quasi ogni cosa la infastidiva, ora anche uno dei suoi servitori donati dal Baator. 
" Dai Amilcare, più veloce, che patema!" Sbuffare non serviva a niente, la mascella putrida non aumentava di velocità.

Tony, quello che gli vendeva la polvere, non si era fatto vivo.

Balordi.
Si può apostrofare delle persone in tal modo senza nemmeno conoscerle? O meglio, senza aver l'accortezza di aver un seguito armato che ti autorizza ad aprir bocca a sproposito? L'elfa era partita con il piede sbagliato. Nemmeno provò a presentarsi. Il discorso che aveva tentato di articolare sembrava adatto a degli squattrinati disperati, non a una dama con il suo oscuro portamento e il suo seguito.
Irritante.
Si sa, da cosa nasce cosa, o meglio da cosa muore cosa.

Si, forse ci aveva visto giusto, un poco balordi lo erano.

[Galduran_Niire]

*Dopo aver appreso la terribile notizia, il paladino non esitò nemmeno un istante e in fretta e furia scrisse una lettera i duplice copia spendendola al santuario di Ilmater e al tempio della triade ad Ashabenford*

Scrivo questa lettera tralasciando formalità e cordialità per avvisarvi che nella città di Ashabenford si aggira una donna, sotto celate spoglie elfiche. Ella si fa chiamare Cassandra e sta cercando persone che in cambio di una consistente paga appicchino un incendio al santuario del piangente e feriscano la sacerdotessa.
Io al momento sono a Peldan's Helm per una questione legata alla necromanzia, ma se necessitate del mio aiuto arriverò in meno di un giorno.
Fate attenzione e che Ilmater ci protegga.

Galduran Niire paladino di Ilmater.