10-04-2024, 19:28
Dopo una notte passata nella reggia meravigliosa evocata da Gunther Ashway, è il momento di consegnare il bastone a Valen.
Gunther ripete le informazioni avute da Asher - anche se, se qualcuno vuole accompagnarlo nella consegna del bastone, lascia spazio per eventuali altri commenti e chiarimenti.
Questo è il bastone di diamante di Chomylla, un antico artefatto elfico che apre e permette di accedere alla conoscenza della Volta del Canto, la più grande biblioteca dell'Impero Uvaeren.
Uvaeren era uno degli antichi regni elfici, ancora più antichi del Cormanthyr, che sorgeva dove oggi sorge Mistledale. Un giorno, una meteora cadde dal cielo uccidendo più di tre quarti della popolazione, tra cui la Coronal e buona parte della nobiltà dell'impero. L'impatto della meteora creò la valle di Mistledale, ma si riteneva - a ragione - che alcuni degli edifici più decentrati fossero sfuggiti all'impatto, nascosti sotto strati di detriti e ormai inglobati dalla foresta.
Così credeva il mago Imani, che aveva scoperto come il bastone fosse nelle mani di Dretchoyaster, un dracolich alleato con il culto del drago, e aveva assunto degli avventurieri per rubarlo...sì, lo so comandante, normalmente siete contrario al furto, ma non potete certamente pensare che quel dracolich l'avesse ottenuto legittimamente, giusto? E' stato un recupero, al più.
Mia nipote Ramona aveva mandato questi bravi giovani a Moontassel, dove purtroppo il mago Imani, che stava radunando degli altri avventurieri per andare alla ricerca della Volta del Canto aveva trovato la morte a causa di un attacco di orchi - orchi che avevano poi rubato il bastone.
Questi giovani figli di Hillsfar - e non solo - sono stati davvero brillanti, e noi di riflesso possiamo essere orgogliosi di loro, perché hanno scoperto che dietro l'attacco a Imani c'erano gli zhentarim e un mercante sembiano, Phoedele e Barcero. Phoedele aveva pagato, con l'aiuto magico di Barcero, gli orchi affinché uccidessero Imani e recuperassero il bastone, che poi la zhentarim avrebbe dovuto consegnare a Barcero a Voonlar.
Phoedele invece ha fatto per conto suo, ed è andata direttamente all'obiettivo.
C'era anche un'elfa che cercava la sua "eredità", pare, di questo forse possono dirvi meglio questi bravi giovani...comunque, costei s'è unita al tradito Barcero, e s'è messa sulle tracce del bastone e di Phoedele.
Mentre questi pupilli di Hillsfar si confrontavano con questi ultimi, sono stati attaccati dai cultisti del drago mandati da Dretchoyaster...vi ho già detto come sono orgoglioso del loro lavoro? Anche le loro famiglie devono essere molto orgogliose.
Alla fine hanno prevalso su tutti, e hanno recuperato il bastone e trovato la biblioteca...ma lì sono stati aggrediti da degli shadar-kai, folletti legati alle ombre e presumibilmente a Shade - città con la quale Barcero aveva probabilmente rapporti.
Dunque, caro giovane, il fatto è che in questo momento gli Shade e Dretchoyaster sono sicuramente interessati al bastone, e potrebbero esserlo anche gli Zhentarim - ammesso che Phoedele avesse condiviso con i suoi superiori la sua idea, cosa che non è detta.
Comprendo che la situazione sia difficile e dura. Ma...gli elfi sono la stirpe nel Faerun che più di ogni altra ha contribuito alla storia, all'arte, alla magia. Ciò che Uvaeren ha lasciato al nostro mondo non solo non deve essere perduto, ma deve essere anche...attivamente condiviso e diffuso nel Faerun.
Perciò, mio giovane comandante Tremblay-Drake, la mia proposta è che voi prendiate in consegna il bastone - non siete personalmente interessato alla conoscenza, ma siete una figura sopra le parti e rispettata da tutti, che non conosce l'avidità e l'ambizione personale.
Tuttavia, ve lo affido a condizioni ben precise: chiedo che, innanzitutto, tutti i partecipanti alla spedizione e tutti gli iscritti della gilda dei Maghi di Hillsfar possano accedere, se lo desiderano, ai contenuti della biblioteca, e che analoga opzione sia data agli studiosi delle altre città dell'Alleanza.
Uvaeren purtroppo è perduto, ma la sua conoscenza non deve esserlo, e anzi appartiene a tutti; né gli elfi, che condividono il sangue della gente di Uvaeren, né gli umani, sul cui suolo si trovano le rovine e che hanno scoperto la biblioteca, possono reclamarla esclusivamente per sé.
Chiedo inoltre che l'Alleanza si impegni a proteggere gli eruditi che si dedicheranno agli studi in biblioteca - possono volerci ore per estrarre anche un piccolo frammento di conoscenza da una kiira, per non parlare dell'enorme quantità di volumi fisici.
Gli studi, nella loro interezza, richiederanno mesi se non anni, e rischiamo attacchi sia dalle creature del Reame Remoto che da Shadovar e cultisti.
Gunther ripete le informazioni avute da Asher - anche se, se qualcuno vuole accompagnarlo nella consegna del bastone, lascia spazio per eventuali altri commenti e chiarimenti.
Questo è il bastone di diamante di Chomylla, un antico artefatto elfico che apre e permette di accedere alla conoscenza della Volta del Canto, la più grande biblioteca dell'Impero Uvaeren.
Uvaeren era uno degli antichi regni elfici, ancora più antichi del Cormanthyr, che sorgeva dove oggi sorge Mistledale. Un giorno, una meteora cadde dal cielo uccidendo più di tre quarti della popolazione, tra cui la Coronal e buona parte della nobiltà dell'impero. L'impatto della meteora creò la valle di Mistledale, ma si riteneva - a ragione - che alcuni degli edifici più decentrati fossero sfuggiti all'impatto, nascosti sotto strati di detriti e ormai inglobati dalla foresta.
Così credeva il mago Imani, che aveva scoperto come il bastone fosse nelle mani di Dretchoyaster, un dracolich alleato con il culto del drago, e aveva assunto degli avventurieri per rubarlo...sì, lo so comandante, normalmente siete contrario al furto, ma non potete certamente pensare che quel dracolich l'avesse ottenuto legittimamente, giusto? E' stato un recupero, al più.
Mia nipote Ramona aveva mandato questi bravi giovani a Moontassel, dove purtroppo il mago Imani, che stava radunando degli altri avventurieri per andare alla ricerca della Volta del Canto aveva trovato la morte a causa di un attacco di orchi - orchi che avevano poi rubato il bastone.
Questi giovani figli di Hillsfar - e non solo - sono stati davvero brillanti, e noi di riflesso possiamo essere orgogliosi di loro, perché hanno scoperto che dietro l'attacco a Imani c'erano gli zhentarim e un mercante sembiano, Phoedele e Barcero. Phoedele aveva pagato, con l'aiuto magico di Barcero, gli orchi affinché uccidessero Imani e recuperassero il bastone, che poi la zhentarim avrebbe dovuto consegnare a Barcero a Voonlar.
Phoedele invece ha fatto per conto suo, ed è andata direttamente all'obiettivo.
C'era anche un'elfa che cercava la sua "eredità", pare, di questo forse possono dirvi meglio questi bravi giovani...comunque, costei s'è unita al tradito Barcero, e s'è messa sulle tracce del bastone e di Phoedele.
Mentre questi pupilli di Hillsfar si confrontavano con questi ultimi, sono stati attaccati dai cultisti del drago mandati da Dretchoyaster...vi ho già detto come sono orgoglioso del loro lavoro? Anche le loro famiglie devono essere molto orgogliose.
Alla fine hanno prevalso su tutti, e hanno recuperato il bastone e trovato la biblioteca...ma lì sono stati aggrediti da degli shadar-kai, folletti legati alle ombre e presumibilmente a Shade - città con la quale Barcero aveva probabilmente rapporti.
Dunque, caro giovane, il fatto è che in questo momento gli Shade e Dretchoyaster sono sicuramente interessati al bastone, e potrebbero esserlo anche gli Zhentarim - ammesso che Phoedele avesse condiviso con i suoi superiori la sua idea, cosa che non è detta.
Comprendo che la situazione sia difficile e dura. Ma...gli elfi sono la stirpe nel Faerun che più di ogni altra ha contribuito alla storia, all'arte, alla magia. Ciò che Uvaeren ha lasciato al nostro mondo non solo non deve essere perduto, ma deve essere anche...attivamente condiviso e diffuso nel Faerun.
Perciò, mio giovane comandante Tremblay-Drake, la mia proposta è che voi prendiate in consegna il bastone - non siete personalmente interessato alla conoscenza, ma siete una figura sopra le parti e rispettata da tutti, che non conosce l'avidità e l'ambizione personale.
Tuttavia, ve lo affido a condizioni ben precise: chiedo che, innanzitutto, tutti i partecipanti alla spedizione e tutti gli iscritti della gilda dei Maghi di Hillsfar possano accedere, se lo desiderano, ai contenuti della biblioteca, e che analoga opzione sia data agli studiosi delle altre città dell'Alleanza.
Uvaeren purtroppo è perduto, ma la sua conoscenza non deve esserlo, e anzi appartiene a tutti; né gli elfi, che condividono il sangue della gente di Uvaeren, né gli umani, sul cui suolo si trovano le rovine e che hanno scoperto la biblioteca, possono reclamarla esclusivamente per sé.
Chiedo inoltre che l'Alleanza si impegni a proteggere gli eruditi che si dedicheranno agli studi in biblioteca - possono volerci ore per estrarre anche un piccolo frammento di conoscenza da una kiira, per non parlare dell'enorme quantità di volumi fisici.
Gli studi, nella loro interezza, richiederanno mesi se non anni, e rischiamo attacchi sia dalle creature del Reame Remoto che da Shadovar e cultisti.