06-02-2023, 19:04
Il sole tramontava, la luce calda della sera cedeva il posto alle tenebre, le prime luci del Porto iniziavano a brillare, poche erano le persone per le strade, il rumore del metallo battuto, solitamente costante a quell'ora alla Forgia Arner, era sostituito da una bassa litania, incantesimi venivano recitati nel piccolo laboratorio magico apportato al negozio.
Dervel analizzò con attenzione la spada che avevano recuperato da Capo degli Orchi che avevano occupato l'altopiano nel quale sarebbe nato l'insediamento nanico, per un paio di giorni gli fu concesso di tenere anche l'armatura in Mithril per le sue ricerche.
Lo scontro con quella banda fu arduo e combattuto, disponevano di molti incantatori, combattenti ben addestrati e ottimamente equipaggiati, le sue lame avevano mietuto molte vittime, per quanto se la fosse vista brutta quando, separato dal gruppo, si era trovato circondato dagli incantatori nemici, le sue capacità di combattimento erano migliorate molto, le sue difese magiche lo avevano protetto da innumerevoli attacchi e gli avevano permesso di combattere in prima linea, al fianco di alcuni dei migliori combattenti tra i suoi compagni...
Il Mago delle Lame osservava con attenzione la spada recuperata dopo la sconfitta del loro capo
Nella sua vita non aveva ancora trovato un'arma così formidabile, l'incantamento era della quinta cerchia, l'affilatura potenziata magicamente, realizzata in Hizagkuur e infusa di energia sonora, una tale opera andava molto oltre le sue capacità di incantatore, così come di molti incantatori che conosceva.
Si sarebbe aspettato quantomeno un marchio del Maestro che aveva realizzato un'arma tanto potente, tuttavia non recava nulla di simile.
La fattura e le decorazioni sembravano di origine umana, con alcuni dettagli tipici della zona del Mare della Luna, sia la spada che l'armatura sembravano di alcuni decenni prima, non definibili antiche, ma neppure recenti.
Molto probabilmente erano appartenuti a qualche eroe o comandante, andate perdute con la sua morte e recuperate dagli Orchi.
Simili armamenti probabilmente avevano lasciato una traccia nella storia locale, qualcosa che Dervel avrebbe approfondito, opere tanto mirabili non potevano non suscitare l'interesse di un artigiano come lui...
Dopo aver approfondito avrebbe, come concordato con gli altri, donato la spada ai nani dell'insediamento, come ricordo della liberazione dell'area e come monito per coloro i quali avrebbero pensato di poter riprendere quella posizione dopo la loro impresa...
Dervel analizzò con attenzione la spada che avevano recuperato da Capo degli Orchi che avevano occupato l'altopiano nel quale sarebbe nato l'insediamento nanico, per un paio di giorni gli fu concesso di tenere anche l'armatura in Mithril per le sue ricerche.
Lo scontro con quella banda fu arduo e combattuto, disponevano di molti incantatori, combattenti ben addestrati e ottimamente equipaggiati, le sue lame avevano mietuto molte vittime, per quanto se la fosse vista brutta quando, separato dal gruppo, si era trovato circondato dagli incantatori nemici, le sue capacità di combattimento erano migliorate molto, le sue difese magiche lo avevano protetto da innumerevoli attacchi e gli avevano permesso di combattere in prima linea, al fianco di alcuni dei migliori combattenti tra i suoi compagni...
Il Mago delle Lame osservava con attenzione la spada recuperata dopo la sconfitta del loro capo
Nella sua vita non aveva ancora trovato un'arma così formidabile, l'incantamento era della quinta cerchia, l'affilatura potenziata magicamente, realizzata in Hizagkuur e infusa di energia sonora, una tale opera andava molto oltre le sue capacità di incantatore, così come di molti incantatori che conosceva.
Si sarebbe aspettato quantomeno un marchio del Maestro che aveva realizzato un'arma tanto potente, tuttavia non recava nulla di simile.
La fattura e le decorazioni sembravano di origine umana, con alcuni dettagli tipici della zona del Mare della Luna, sia la spada che l'armatura sembravano di alcuni decenni prima, non definibili antiche, ma neppure recenti.
Molto probabilmente erano appartenuti a qualche eroe o comandante, andate perdute con la sua morte e recuperate dagli Orchi.
Simili armamenti probabilmente avevano lasciato una traccia nella storia locale, qualcosa che Dervel avrebbe approfondito, opere tanto mirabili non potevano non suscitare l'interesse di un artigiano come lui...
Dopo aver approfondito avrebbe, come concordato con gli altri, donato la spada ai nani dell'insediamento, come ricordo della liberazione dell'area e come monito per coloro i quali avrebbero pensato di poter riprendere quella posizione dopo la loro impresa...