[Lilnuviel Cyranthis] La freccia e un pizzico di flauto...

[Shea1977]

Finalmente aveva preso coraggio e se ne era andata, uscendo dall'ombra di famigliari e insegnanti.
Prima o poi doveva succedere, vuol dire crescere. Le basi per provare a ricavarsi un posto per sè le aveva, ora doveva soltanto crescere e maturare, come una piantina da poco 
spuntata... o forse no, a differenza di una pianta lei non sarebbe stata ferma ad aspettare la pioggia.


All'ombra della sua foresta si mise a vagare,
in cerca di chissà cosa non poteva sapere
se il mondo di fuori l'avrebbe fatta tremare
e cose terribili avrebbe dovuto vedere
la guerra già l'aveva coperta come un ombra tetra
e una vera casa ora più non sentiva
era davvero la soluzione il canto o la faretra
nel percorrere quella via... davvero capiva?


Si mise a rileggere quei versi, non le parevano poi così belli, ma almeno ci aveva provato.
Per una volta si trattenne dalla tentazione di bruciare anche questo componimento. Doveva essere soddisfatta di se stessa. 
Sì, avrebbe scritto per sè, e solo secondariamente per gli altri...
L'avventura e la poesia l'avrebbero aiutata a dimenticare la sua casa perduta, i fratelli e le sorelle defunti.

Niente poteva essere come Alberi Intrecciati... non ora.

[Shea1977]

Si era finalmente decisa a fare domanda di arruolamento nell'Akh Velar. Sarebbe stato necessario un piccolo periodo di prova agli ordini di una sorella da lei già conosciuta, una certa Althimara. Non aspettava di meglio, e decise di non preoccuparsi troppo dell'esito della prova. Certo, sarebbe stata lieta di farcela, ma se fosse ritenuta non idonea avrebbe scelto un altra strada.


Quanto può spingere
un anima che freme?
La tua gioventù sa essere
di speranze il seme.

Chi può dirti bambina,
a te che non temi nulla, 
se la fortuna si avvicina
o se è sensazione fasulla?