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[Q - DM Seidr] Vampiri
#21
Mentre era a mollo nell'acqua del bagno cercando di ripulirsi dal sangue incrostato che si era trovato addosso alla fine di quello che da banale pedinamento si era trasformato in una battaglia rifletteva su alcuni aspetti di quanto accaduto.

Come prima cosa la sorpresa quando il soldato che stava seguendo nella campagna si era fermato per incontrare non un'uomo, come si sarebbe aspettato, ma un orribile Yugoloth in particolare uno Skeroloth come quelli che aveva combattuto con Echo, Leonides e gli altri.

Ma all'arrivo di altre due figure incappucciate ecco un'altra sorpresa, dalla voce aveva riconosciuto la vampira della grotta degli orchi, quindi le due storie erano legate tra loro?

Poi la scoperta della casa nella foresta e degli orrori che conteneva: zombie, scheletri e vampiri ma soprattutto aver poi trovato nelle cantine un'altra progenie come quelle di Victoria incatenata e poi le vasche piene di sangue e le giare pronte, per trasportarlo? Dove? 

Alla fine quelle due povere donne a cui stavano estraendo il sangue, alla vista di loro attaccate a quei piccoli tubi aveva a stento trattenuto il vomito.

In ultimo il ritrovamento della mappa dalla quale sembrava evidente che quello non era la loro unica base, purtroppo non era molto utile per individuare dove
potesse trovarsi l'altro luogo indicato su quello che era solo uno schizzo scarabocchiato su di un foglio.

Daphne alla fine sembrava particolarmente addolorata al pensiero di quante erano state le vittime senza che noi potessimo fare nulla, per questo lui aveva 
cercato di far pesare le quattro vite che avevano salvato e soprattutto cercando di distogliere il pensiero da cosa potesse accadere nell'altra base della quale non sapevano nulla e soprattutto non avevano informazioni per raggiungerla.

Uscì dall'acqua con un solo pensiero doveva vedere Daphne, solo lei era in grado di mettere ordine in una matassa che sembrava sempre più aggrovigliata.
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#22
Athelstan e la sua squadra, le cui soldatesse non mancano mai di ricordargli quanto sia un onore stare sotto di lui, scortano la bardotessa Daphne, il sacerdote Harlow, Luth ed alcuni carretti al loro ritorno al rifugio (e chiunque altro li voglia accompagnare).
Una volta lì il lavoro di recupero dei corpi ed la loro catalogazione risultano pesanti ma sorprendentemente veloci anche grazie alla presenza del Jergalita che, in molte occasioni, è in grado di riconoscere il sesso e dare un'età approssimativa anche delle creature scheletriche.
Il numero di cadaveri ritrovati si aggira poco sotto la cinquantina tra queste vi sono però alcune progenie e svariate persone che erano ancora vive al momento dello scontro con gli avventurieri.
La stima più bassa che esclude le progenie ed alcuni scheletri evidentemente più antichi risulta sulle trentacinque vittime, il numero di denunce risultanti alle guardie cittadine nell'ultimo periodo arriva a poco più della metà.
Un'analisi del veleno sulle giare sigillate, le vasche ed alcune boccette sui tavoli in cantina rivela che contengono effettivamente una sostanza velenosa non identificata.
Le zone chiave della struttura vengono consacrate, pur risultando solo un piccolo inconveniente per eventuali non morti, e l'aglio portato da Luth viene posizionato un po' ovunque.

Identificare le vittime e trovare le loro famiglie si rivela invece un compito molto più arduo, molte sono sfigurate dalla non morte o dal trattamento dei cadaveri e la mancanza di molte denunce non rende l'impresa più facile che richiederà giorni, se non settimane per essere anche solo parzialmente completata.
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#23
La Sagra della Zuppa all'Aglio


Costo: basso
Panico tra i cittadini: limitato (ma a onor del vero hanno già paura)

Con la collaborazione della Gilda dei Coltivatori e del Tempio di Chauntea, che diffonderanno l'idea e ne sosterranno la partecipazione tra gli strati più vulnerabili della popolazione, si organizzerà una Sagra della Zuppa all'Aglio che durerà almeno una decade, con le seguenti regole e modalità:

- Si incentiveranno tutti i locandieri della città a servire, per la durata della sagra, zuppa all'aglio a un prezzo calmierato - 50 monete a locanda?
- Ogni famiglia sarà invitata a partecipare con la propria ricetta di zuppa all'aglio, che dovrà essere cucinata in gran quantità in modo da essere condivisa con i vicini e i giudici. I coltivatori saranno inoltre invitati a presentare l'aglio da loro coltivato per un'ulteriore competizione (vedi sotto) e a decorare le proprie case con l'aglio coltivato. Le ultime due sono idee di Darry.
- Ogni giorno della saga, i giudici assaggeranno - così come tutti coloro che verranno alla sagra - le varie zuppe all'aglio presentate, attribuendo un punteggio secondo vari parametri. I giudici saranno volontari e non pagati.
- A tutti i partecipanti sarà regalata una treccia d'aglio da esporre orgogliosamente sulla porta di casa, ad indicare la partecipazione alla Grande Sagra della Zuppa all'Aglio 1392. Una treccia d'aglio costa circa 1 moneta d'argento...per circa 10 once...se consideriamo 500 famiglie partecipanti, sono 50 monete d'oro di aglio. E' comunque una stima generosa.
- Il vincitore riceverà, oltre all'aglio, una piccola somma in denaro


Primo premio: 50 monete d'oro
Secondo premio: 30 monete d'oro
Premio speciale - Migliore decorazione a tema aglio: 20 monete d'oro
Premio speciale - Testa d'aglio più grossa e aromatica: 20 monete d'oro

Totale: 270 monete d'oro + margine per banchetti, decorazioni e similari

Note: metterei Darry tra i giudici, è benvoluto dai contadini e all'occorrenza picchia come un fabbro - cosa che, d'altronde, effettivamente è; la sagra deve ovviamente svolgersi in pieno giorno; si possono predisporre banchetti in giro per la città con altre specialità all'aglio, ad esempio crostini con crema di aglio arrosto, patate all'aglio, fagioli all'aglio e così via.




Quando Daphne ricevette la seconda lettera da Athelstan, scoppiò in una sonora risata. Le lettere erano così gonfie di sarcasmo da farlo quasi gocciolare sul pavimento, e la sacerdotessa poteva distintamente immaginare il colorito verdastro del caporale nello scriverle che sì, i suoi superiori avevano approvato e deciso di finanziare l'idea della sagra. Contro il suo consiglio, ci avrebbe scommesso la mano destra. Dopotutto, era abbastanza certa di non essere esattamente nell'elenco delle persone preferite di Athelstan - non dopo la discussione nelle prigioni, almeno. Ma avrebbe rimediato...tempo al tempo.

"Sentendosi libera" di chiedere sia a lui che ai suoi sottoposti, Daphne chiese in prestito un paio dei sottoposti di Athelstan per il pomeriggio - scoprendo, con una certa perplessità, che erano quasi tutte donne - e andò a presentare la sua idea in giro per la città: per prima cosa si recò dalla sacerdotessa Jhanita di Chauntea, esponendole nei dettagli il piano per la sagra: desiderava che facesse parte della giuria, e che convincesse le famiglie a partecipare.

Successivamente chiese a Darry di accompagnarla da Haresk Malorn, per proporre anche a lui di fare parte della giuria e invitare le famiglie a partecipare. Gli chiese anche di organizzare i banchetti e le decorazioni nella zona del porto e delle campagne.

Come terzo membro della giuria propose proprio Darry, e insieme a lui si recò anche dai contadini per comprare tutto l'aglio necessario a realizzare le trecce decorative da regalare ai partecipanti.

Infine, insieme alle due soldatesse, si recò dai due locandieri raccontando loro della sagra e spiegando loro che sarebbero stati pagati per aggiungere al loro menu - per la durata della sagra - la zuppa all'aglio.

Infine pagò un gruppo di ragazzini del tempio di Chauntea come strilloni, per diffondere la voce della sagra.

Molto soddisfatta di tutto ciò, si recò da Athelstan e lo aggiornò sui risultati ottenuti.
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#24
Al tempio di Chauntea Jhanita accettò di buon grado di partecipare al piano della sacerdotessa come giurata ed anche padre Brom la trovò un'idea che, anche nel peggiore dei casi, avrebbe potuto comunque giovare alla comunità e lasciò che gli orfani più grandi accettassero l'incarico di Daphne.
Le due soldatesse, Shannon ed Anna, erano ben felici di girovagare per la città prendendosela comoda lamentandosi un po' con l'accompagnatrice di come il caporale le facesse stancare un sacco ma non nel modo che avrebbero gradito.

La presenza di Darry durante la visita all'ex-anziano di Mistledale fu molto gradita a quest'ultimo che si congratulò nuovamente con lui per aver seguito i suoi consigli ed essersi impegnato per la sua gente.
Il vecchio mercante si disse entusiasta di poter partecipare alla piccola iniziativa; non era del tutto convinto della sua efficacia in materia di protezione ma pensava che avrebbe risollevato il morale dei contadini distraendoli un poco dai loro perigli.
Ai quattro offrì una stanza della sua dimora ed il piccolo portico per ospitare gli altri giudici durante i giorni della sagra, considerando il tempo non sempre clemente della zona in quella stagione.

Al Diamante nel Letame convincere Oswul non fu eccessivamente difficile e nonostante non gli andasse giù di avere un tetto al prezzo delle zuppe le cinquanta monete d'anticipo lo aiutarono ad ingoiare il boccone. Come se non bastasse la cameriera Sammy era molto insistente sulle possibilità di profitto che non lasciò nemmeno che il locandiere borbottasse riguardo l'odore che sarebbe rimasto.

Alle Tette della Sirena la questione fu un poco diversa, l'oste fu subito piccato nel vedere la sacerdotessa accompagnata da due guardie e partì sulla difensiva adducendo qualche scusa sul non saper cucinare quel tipo di zuppa, sul dover assumere qualcuno per farlo, etc. Le due guardie andarono fuori su suggerimento della donna che rimarcò al locandiere quanto sia semplice prepararla e di come avrebbe potuto renderla un più salata per invogliare la gente a bere e trarne un bel gruzzolo.
Infine le monete e la parlantina di Daphne convinsero il riluttante Lucas a stare al gioco ed a piazzare perlomeno alcuni ordini.

I risultati, positivi o meno, dell'iniziativa avrebbero impiegato qualche giorno a diventare evidenti.
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#25
La Sagra della Zuppa all'Aglio

La notizia della sagra impiegò qualche giorno a diffondersi in città e venne inizialmente accolta con una certa freddezza, i recenti eventi ed il freddo inverno non avevano messo la gente dell'umore giusto per festeggiare.
Tuttavia i giorni passarono senza che si registrassero nuove sparizioni e molti dei contadini attribuivano ciò ai rinnovati sforzi della guardia cittadina ed alle ronde condotte da un avventuriero il cui nome stava emergendo nella comunità agricola degli Ex-Mistrani, Darry Arner. Le strade sembravano più sicure, talvolta anche illuminate la sera, e l'ansia della gente per i pericoli notturni subissò.
Grazie alle insistenze delle locande che continuavano a proporre versioni alternative del piatto della sagra; agli adepti dei templi di Chauntea e Lliira che incoraggiavano i contadini o semplicemente facevano baldoria in città; ed agli strilloni che imperterriti facevano girare la voce compresa una barda o sacerdotessa, nessuno era sicuro, chiamata Daphne la sagra fu in piena attività per la decade successiva.

Vi fu un gran viavai nella piazza principale nelle campagne dove i giudici assaggiarono poche cucchiaiate di ogni zuppa che fu loro presentata e grandi casse di trecce d'aglio vennero svuotate man mano che il premio per la partecipazione fu distribuito.
Le famiglie scambiarono ricette e teglie in gran numero così come i banchetti che spuntarono, rigorosamente non autorizzati, tutto intorno. Alcuni vendevano, come da accordi, altri piatti a base d'aglio ma molti presentavano i prodotti più disparati, compresi fiumi di birra e vino bianco per i più raffinati, approfittando della massa di gente per le strade.

Al porto ed in città la sagra fu leggermente meno partecipata, molti mercanti non ebbero nemmeno l'opportunità di ammassare aglio a sufficienza da rivenderlo a prezzo maggiorato vista la repentina organizzazione e messa in atto della festa e quindi se ne disinteressarono. Furono invece le famiglie meno abbienti ad abbracciare l'idea nella speranza di vincere uno dei premi in palio.
Alle Tette della Sirena vi furono numerosi clienti che si sentirono male, questa volta non a causa di misteriosi avvelenatori ma della pessima areazione del locale e dell'ambiente reso ancor più rancido da tutto quell'aglio.
La locanda di Oswul se la passò decisamente meglio e gli affari andavano a gonfie vele con sommo gaudio dell'instancabile Sammy.

I premi furono infine distribuiti, il primo e secondo posto andarono rispettivmente ad una famiglia del posto e ad una vecchia signora del quartiere nord con una certa reputazione come cuoca. La miglior decorazione a tema fu ritenuta una cornucopia interamente composta da teste d'aglio colorate e spighe di grano, mentre la testa d'aglio più grande ed aromatica, quasi quanto un pompelmo, provenì misteriosamente da una delle famiglie più povere del quartiere ma nessuno fece troppe domande e la festa continuò allegra.

Spuntarono trecce d'aglio su gran parte delle fattorie e su alcune case anche dentro le mura. Le dispense della città furono svuotate d'aglio fino al prossimo raccolto ma nessuno si preoccupò troppo della cosa poichè nessuno avrebbe più avuto voglia di piatti simili per molte lune.
Nessuno avrebbe saputo dire se la Grande Sagra della Zuppa all'Aglio avesse avuto qualche effetto nell'arginare le efferatezze dei vampiri ma il successo che ebbe tra la gente fu notevole e le chiacchiere su di essa continuarono per novantanove giorni.
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#26
Daphne era furente.
umiliata.
inviperita. 
offesa.
preoccupata.
dubbiosa.
sfiduciata.

Aveva moltissimi termini per descriversi, ma tra questi non c'era "spaventata". La paura era un'emozione che non provava da molto tempo, da quando aveva votato la sua vita a Deneir. Ciò nonostante, i dubbi e le preoccupazioni non la abbandonavano. Non aveva alcuna intenzione di mandare all'aria la missione, qualsiasi cosa ne pensassero il nano e il caporale...e d'altra parte, non riteneva credibile che i kelemvoriti tentassero qualcosa se fosse rimasta in mezzo al gruppo. 

Inoltre, quando aveva chiesto ad Athelstan se fossero stati avvertiti da lui o da un suo superiore, aveva risposto con un'altra domanda. Aveva avuto grande fiducia nel caporale, ma adesso era delusa. Aveva tenuto il piede in due scarpe per troppo tempo. E a un certo punto, l'unico modo per tenere un piede in due scarpe è tagliarlo a metà, e morire dissanguati come conseguenza. Daphne pensava di meritarsi almeno una risposta sincera, quale che fosse. Tanto cosa avrebbe potuto fare, tornarsene a casa? Avrebbe comunque dovuto ingoiare il rospo e portare a termine la missione. Ne stava ingoiando parecchi, di rospi, ultimamente.

Al momento era troppo alterata per parlare. Non voleva dire nulla di cui poi si sarebbe pentita, doveva sbollire. Aveva gettato un seme di comprensione con Echo, forse, ma sarebbe bastato? Daphne non dimenticava quanto tempo c'era voluto a convincerla davvero della responsabilità dei kelemvoriti. 

E poi aveva anche scoperto che a torturarla era stato Hannigan in persona. Pensava si trattasse di un qualsiasi sacerdote, di un sottoposto...invece era stato il lord cavaliere. E l'aveva riconosciuta, Daphne ne era certa. D'altra parte la sua presenza in città non era esattamente un segreto, specialmente dopo la sagra...ma non avevano fatto niente per prenderla nuovamente. Era un delicato equilibrio che qualsiasi cosa avrebbe potuto disturbare.

[i]Avrebbe dovuto tenere un basso profilo, cosa che non era esattamente il suo forte. E, come se non bastasse, le possibilità di recuperare Victoria senza distruggerla si erano notevolmente abbassate, sapeva che i kelemvoriti non l'avrebbero mai permesso. [/i]

Non è che avesse un interesse incredibilmente profondo per la non-vita della vampira...ma la faccenda la affascinava. Un sangue potente, così potente da fare perdere la ragione. Una vampirizzazione andata male. Forse adesso la follia, o comunque un segreto abbastanza grande da tenerla nascosta. C'era una storia dietro, e lei voleva scoprirla...per sé stessa, e per Deneir. Voleva sapere, voleva scriverlo, voleva conservarlo per i posteri.

Daphne scacciò gli altri pensieri, le parole che affioravano nel subconscio ma che venivano ricacciate indietro dalla mente disciplinata della sacerdotessa prima ancora di formarsi in un pensiero coerente. Non poteva farci niente, la situazione era quella. Avrebbe stretto i denti, tenuto la bocca chiusa il più possibile, e fatto del suo meglio per portare a termine la missione.
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#27
Echo aveva condiviso la sua idea di fare un giro di perlustrazione per avere tutte le informazioni possibili prima di addentrarsi nella gola per affrontare un nemico di cui conoscevano solo parzialmente la forza, evidentemente anche lei non si fidava dei kelemvoriti.

Oltre che essere un proposta logica per Luth era anche il modo per far sbollire la rabbia visto che aveva mal sopportato l'approccio strafottente di Hannigan  
e mal digerito il fatto di avergli fatto inconsapevolmente da guida, per questo lo aveva affrontato in un modo sprezzante del quale si era stupito da solo.

E poi c'era la reazione di Daphne assolutamente comprensibile, ma restava il fatto che erano là per risolvere un problema e l'aiuto dei kelemvoriti  sarebbe stato indubbiamente utile.

Non dovevano perdere d'occhio ne la sacerdotessa ne il lord cavaliere, ne avrebbe parlato con Echo.
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#28
Darry guardo l'uomo avvicinarsi.
Il passo saldo e la parlantina veloce.
Un uomo pericoloso. Fece da scudo a Daphne con il suo corpo e si limitò ad ascoltare.
Non gli piaceva e continuò ad ascoltare i compagni.
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Maximilian Goldentouch
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#29
Il giorno successivo alla spedizione, Daphne si ritrovò ancora una volta a ingoiare un boccone amaro. Victoria era fuggita, non avevano idea di dove, e - quel che era peggio - sembrava che neanche Redgrave avesse avuto la minima idea di dove trovarla.

Avrebbero dovuto capirlo. Avrebbero dovuto pensarci, collegare i pezzi. Perché Redgrave non si limitava ad ordinare a Victoria di smettere di creare progenie ferali? Perché non la esponeva come un prezioso trofeo? Perché non era mai stata sotto il suo controllo. Era chiaro, semplice, e avrebbero dovuto arrivarci anche loro, invece di farsi battere sul tempo in modo così sciocco.

Avrebbe dovuto seguire la sua idea originaria e cercare di attirarla in città, magari mettendo un annuncio, "Cercasi cantrice dai capelli rossi per un duetto". Ma sarebbe stato pericoloso, e questo l'aveva fermata. La paura delle conseguenze possibili per tutti i coinvolti.

Ma, come diceva sempre la sua saggia madre, con gli avrei potuto e avrei dovuto non si mette in tavola la cena. Perciò, la sacerdotessa si mise all'opera per limitare i danni.

Per prima cosa scrisse delle lettere ai templi di Deneir nelle vicinanze: Procampur, naturalmente, Yhaunn e Suzail. Allegò copia di tutto ciò che aveva riguardante la situazione - i suoi appunti, le lettere scambiate con gli altri avventurieri, copia delle lettere di Redgrave - con la richiesta di contattarla nel caso fossero venuti a sapere di avvistamenti di progenie ferali nella zona, e di diffondere la notizia tra i sacerdoti erranti.

Poi iniziò a copiare le lettere di Redgrave per la milizia, un po' a mano, un po' aiutandosi con l'incantesimo Amanuensis. Diede un numero a ciascuna lettera, e preparò un ulteriore foglio di pergamena con appunti riguardo alle lettere: una breve descrizione del contenuto, e note dell'originale - come ad esempio l'odore, dove applicabile.

Finite le copie, le mandò al caporale Dryden con la seguente nota:


Caporale Dryden,
con la presente vi mando copia di tutta la corrispondenza rinvenuta nel covo di Redgrave, insieme a un'ulteriore pergamena di indicizzazione con una breve descrizione di ciascuna lettera, in ordine temporale, e alcune note riguardo all'originale - dall'odore, per esempio, alcune sembravano essere state recapitate da pipistrelli.

Avrei un'ultima richiesta riguardo a questa faccenda: dal momento che Victoria ci è sfuggita, io ed Eric chiederemmo accesso ai capelli di Victoria per un ulteriore tentativo di scrutamento. In alternativa, se il tenente Erk'etamunay preferisce effettuare egli stesso l'incanto, per noi non è un problema, ma adesso che la minaccia è - presumibilmente - lontana da Hillsfar non vorremmo rubarvi ulteriore del vostro prezioso tempo.

In fede,
Daphne Ellsworth, Scriba dei Glifi di Deneir


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