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[AQ/Q] Accampamento Mistriano
#1
Più i giorni trascorrevano all'accampamento e meno la situazione permessa dagli ultimi due ex consiglieri in vita convinceva Annette. Se in un primo momento aveva accettato i piani di emergenza del consiglio di Mistledae nella convinzione che sapessero quel che stavano facendo, adesso non era più affatto sicura dell'esistenza di un piano di riserva.
Annette sapeva che avevano fatto del loro meglio, prendendo decisioni che avevano permesso al popolo di sopravvivere e di arrivare a quel punto, un punto che per Annette doveva essere una rinascita e invece Malorn le stava dando la brutta sensazione di non  considerarsi più nemmeno la loro guida, come se l'averli condotti ad Hillsfar assolvesse al suo ruolo di capo e a quel punto  potesse lavarsene le mani e  lasciare il futuro della suo popolo nelle mani di Kandar Milinar.

Diceva che Kandar Milinar adesso era il loro governatore, come se fosse qualcosa che i Mistriani avrebbero potuto accettare senza batter ciglio. Kandar Milinar poteva anche essere il governatore di quella città, ma nessuno di loro avrebbe mai riconosciuto come legittimo capo la stessa persona che stava tenendo in ostaggio le loro famiglie.

Per lei e per molti altri restava il primo consigliere Malorn, anche se in quei giorni le era sembrato sconfortato e rassegnato,  probabilmente se ne faceva una colpa di tutto quel che era accaduto e questo ne stava minando la volontà e la capacità d'intraprendere ulteriori azioni pensate per migliorare la situazione del suo popolo.
Parlava di essere ospiti e di non poter mettere a rischio l'incolumità e il benessere della sua gente
ma per Annette la loro incolumità era già a rischio e la situazione era  decisamente peggiorata dal momento in cui avevano ceduto la loro capacità di contrattare rinunciando alle loro armi e sciolto il consiglio che per tradizione era la saggia guida a cui i Mistriani guardavano nei momenti di maggiore difficoltà e per risolvere le loro controversie, adesso si trovavano disarmati, senza una guida, con metà di loro come ostaggi, con dei mostri contorti alle spalle e dei diavoli schiavisti davanti. Eppure i Mistriani avevano ancora delle risorse, avventurieri, persone che non avevano mai abbassato la difesa e di cui Milinar e il suo Sacerdote Moss avevano evidentemente abbastanza timore da decidere d'impiegare parte dei loro pochi uomini a presidiare l' accampamento soltanto per via della loro esistenza in quel luogo. Annette era sicura di loro, Darry, Leonides, Ivor, Victoria, Eitinel, Graster, Vaghar, Xenia, Anthony persino Davian, Garrio così come molti altri nel momento di necessità non avrebbero mai tradito gli anni trascorsi nelle Valli togliendo il loro aiuto al popolo di Mistledale e se Milinar avesse mai visto il Paladino di Tyr Valen Drake in battaglia e ciò di cui il suo zelo e convinzioni lo rendevano capace allora sarebbe stato nell'interesse di TUTTI quanti agire saggiamente scegliendo la pace.
Darius.


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#2
Nella visione e nelle speranze di Annette e di chi la pensava come lei, l'accampamento, si sarebbe dovuto sviluppare per diventare un vero e proprio villaggio ben organizzato e protetto da loro stessi, un luogo benedetto dalla Grande Madre che da sempre proteggeva i Mistriani dove ogni persona di quello che considerava ormai il suo popolo avrebbe potuto possedere il proprio pezzetto di terra da coltivare, costruire la propria casa e vivere in pace riunita alle proprie famiglie.

Osservando le immense distese dei campi e le baracche malmesse la Teurga poteva già vedere e descrive il luogo in cui sarebbe sorto il mulino, le capanne dei conciatori, la torre di guardia da cui s'immaginava di ammirare le navi che entravano in porto, la forgia, la piazza, la locanda, il santuario, il forno per il pane, il magazzino e la scuola che i bambini nascituri avrebbero frequentato riempiendo quegli immensi orizzonti dorati delle loro grida giocose che avrebbero scacciato i ricordi degli orrori del Reame Remoto.

Sorrise e scosse il capo, mentre inconsciamente si ritrovò ad immaginare un bellissimo albero carico di mele, la dove in quel momento sostava uno dei soldati Zhentilar.
Darius.


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#3
Cercatori-Raccoglitori.

Le prime missioni esplorative dei territori circostanti a cui Annette aveva preso parte o di cui le era giunta notizia, confermavano la pericolosità della fauna che cicondava Hillsfar ma anche la presenza di materiali, argilla, acqua e selvaggina con cui si sarebbe potuta aiutare l'autonoma sussistenza dell'accampamento.

Con l'aiuto di Darry, radunarono ancora una volta un gruppo di amici, avventurieri, esploratori, mercenari e ciarlatani formato da Balor, Garrio, Luth, Ellamin, Xovar, Helen.

Questa volta la missione studiata con Darry consisteva nel raggiungere con un carretto e attrezzi da demolizione una cava abbandonata a poche ore di cammino dalla città e smantellare alcune baracche e costruzioni che Darry aveva individuato nelle settimane precedenti,  cosi da ricavarne legname e materiali. La prima fase consisteva nel controllare la sicurezza del posto ma i problemi non si fecero attendere e si ritrovarono attaccati da gruppi armati di briganti e lo scontro fu violento. Non persero nessuno, ma ci furono due feriti gravi e le spese per sistemare nasi ed ossa rotte superarono ogni vantaggio e dovettero ritirarsi rapidamente in città.
Darius.


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#4
Con il passare dei giorni il Primo Consigliere Malorn le dava sempre più l'impressione di essere sin troppo impegnato nel rispettare alla lettera gli accordi presi con Milinal a nome del popolo di Mistledale e molto meno impegnato nel pensare a un piano per migliorare la loro condizione e organizzare una risposta alla minaccia del Reame Remoto mentre Moss e i suoi uomini si preoccupavano di controllare chi andava e veniva dall'accampamento e di appendere insignificanti manifesti  anziché prepararsi alla marea di contorta devastazione che si annidava nel Cormanthor.

...Come da accordi i profughi dovevano consegnare le loro armi...come da accordi ogni addestramento militare era stato interrotto... come da accordi le donne e i bambini sarebbe stati trasferiti in città... come da accordi nell' accampamento potevano dormire soltanto i profughi...Come da accordi...Come da accordi.. Daruth avrebbe riso di quegli accordi, le creature contorte del Reame Remoto non  guardavano se eri Zhentilar, Mistriano, Umano, Elfo, Nano, Banita  o della Triade, se lavoravi la terra o se eri artigiano o avventuriero, se eri armato o disarmato, sarebbero morti tutti, allo stesso modo, atrocemente.

Una serie di dettagli inutili senza che vi fosse una singola voce in quei cazzo di accordi che menzionasse la minaccia del Rame Remoto e come affrontarla, come se fosse bastato spostarsi a qualche giorno di cammino ad est perché fossero al sicuro, ma non era così e lasciare la sua gente disarmata, divisa e inerte nel rispetto di accordi presi come se il Reame Remoto fosse storia passata e non la più grande minaccia incombente  per l'intero Faerun, dal punto di vista di Annette non era la cosa giusta da fare se volevano avere qualche speranza di sopravvivenza.

Per Annette la ritirata dalle Valli non doveva divenire una resa ma un modo per sopravvivere e riorganizzarsi e prepararsi ma nessuno sarebbe mai stato al sicuro e nessuno avrebbe dovuto smettere di combattere fino a quando Xaxox e le mostruosità del Reame Remoto non fossero state distrutte e allontanate per sempre dal loro mondo.
Il loro tempo non era quello delle guerre di religione, politiche o territoriali, non era il tempo delle rivoluzioni , la posta in gioco era troppo alta, si trattava della  Vita contro la Fine di Tutto. Il Sacrificio di Elfeor ed il suo complesso rituale avevano dato a tutti una possibilità di vita adesso bisognava scegliere se sprecarla nel combattersi tra loro come avveniva da sempre o se usarla per difendere la vita stessa.
Darius.


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#5
Luc, un ex artigiano di Ashabenford impegnato a lavorare i campi come contadino viene riportato all'accampamento da due suoi amici. L'uomo è ridotto molto male, è stato percosso e ha sulle braccia segni provocati da un oggetto affilato.
I suoi compagni raccontano che sono stati sorpresi nei campi da un gruppo d'individui armati e incappucciati che dopo aver preso e percosso violentemente Luc hanno intimato loro di andarsene.
Annette messa a conoscenza dei fatti dagli amici dell'uomo, va a fargli visita  per controllare le sue condizioni di salute e vedere se sia in grado di raccontare  e spiegare quanto accaduto.
Darius.


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#6
Dopo qualche giorno e molte cure prestategli, Luc sembra stare meglio seppur non sembra essere in grado di poter tornare a lavorare presto nei campi.

Parlando con Annette le dice che queste persone lo hanno torturato. Cercando di coprire un viso pieno di vergogna e con le lacrime dichiara anche che dopo un po' ha ceduto e gli ha detto quel che volevano sapere anche se non era molto. Ringraziando Chauntea non gli e' potuto essere veramente d'aiuto, ma ha paura per future ripercussioni.

Queste persone stavano cercando un uomo alto che si fa chiamare Valen, e loro asserivano che fosse paladino di qualcosa.
Luc gli ha rivelato che Valen e' in realta' un eroe delle Valli e che ha protetto tutta la popolazione e l'ha aiutata ad arrivare qui sana e salva. Ha anche aggiunto di non sapere dove si trovi il paladino e che da un po' di tempo non si faceva vedere all'accampamento dei profughi.
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#7
Alla fine Luc si era ripreso del tutto  ed era tornato alle sue mansioni nei campi, Valen era stato avvertito ma della banda d'incappucciati e delle loro imprese codarde non si era più sentito parlare, la situazione all'accampamento proseguiva con un apparente normalità qualsiasi cosa significasse.
Darius.


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