Un uomo si avventura nella foresta a sud di Hillsfar con altri tre,
percorrono per ore un tragitto tortuoso e sfiancante.
I quattro giungono in una vallata e al centro un villaggio abbandonato.
Un uomo è silente, si confonde col buio.
Gli altri si armano, i lineamenti dei loro volti sono tesi, duri.
Il tempo è maturo.
Un sibilo sinistro, alcune parole in lingua elfica.
Il chiarore lunare proietta delle ombre che combattono.
Urla di dolore, parole elfiche cariche di odio,
mutilazioni rapide, colpi sordi su scudi e corazze.
Un uomo procede a passo spedito lasciando che
il mantello si faccia leggero dietro di se,
avanza nel combattimento come latore di morte,
quasi come uno spettatore disinteressato,
sul volto una maschera dai tratti impietosi.
Un uomo passa accanto due elfi, arrivandogli alle spalle,
avanza oltre i loro corpi che cadono esanimi
come marionette abbandonate.
Un uomo indossa una maschera dagli occhi neri
come l'oblio, si muove a passo elegante attraverso l'intero scontro
uccidendo gli elfi senza farglielo capire.
Diversi elfi scuri giacciono esanimi sotto il chiarore lunare,
i quattro proseguono lasciando il manto erboso macchiato di sangue nero...