12-11-2018, 19:02
Imparare il celestiale sembrava una buona idea, un allenamento per la mente e un modo per passare piu' tempo con Narumar. Poco si aspettava che sarebbe stata un'impresa piu' complicata che giocare a dadi con il fato nel tentativo di salvare l'antica Netheril.
Il primo arduo passo fu recarsi al tempio della Triade per chiedere le copie di alcuni libri sull'argomento e tutto ando' meglio del previsto: incontro' assieme a Velyahn la sacerdotessa Mathlin che fu molto disponibile nei loro confronti, invitandole anche studiare nella biblioteca qualora ne avessero avuto bisogno.
Una volta finite le preparazioni fu il momento di iniziare le lezioni vere e proprie ma la prima importante scoperta che fece Eitinel fu che utilizzare le stanze di una qualsiasi locanda come aula studio non funzionava altrettanto bene quando non era sola… ciònonostante impiego' per rendersene conto molti piu' tentativi di quanto fosse realmente necessario.
Saltuariamente incontrava l'elfa dai capelli rossi per confrontare i loro progressi e prendere consapevolezza di quanto tragicamente stesse rimanendo indietro, durante quelle brevi chiacchierate cercava di assimilare qualche nozione.
L'accademia di Elvencrossing sembrava un luogo dove si raggiungevano risultati quindi Eitinel e l'Aasimar si presentarono da Marcus chiedendogli un luogo dove studiare. Il maestro dopo averli scrutati da capo a piedi per qualche istante gli disse con tutta la cortesia in suo possesso di levarsi dalle scatole che la sua era una scuola seria.
Contro ogni logica ma a corto di idee si rivolse anche ad Urdo solo per scoprire, in mezzo alle risposte deliranti dell'hin, che i temuti Paggi delle Valli maestri di mille Arti non avevano mai avuto una sede.
Dopo aver fatto mente locale e vagliato le persone affidabili che conosceva provo' a chiedere l'aiuto di Xenia narrandole tutto delle sue disavventure, la mora non riusciva a smettere di ridere e l'unica cosa che le cavo' fu che sembrava soddisfatta di tutta l'attivita' fisica della druida.
Non fu per niente d'aiuto.
Ormai agli sgoccioli e temendo l'inevitabile giunse alla rivelazione che se un discendente di un celestiale non riusciva a insegnarle forse uno originale lo avrebbe fatto. Risoluta provo' a sfruttare i suoi poteri ed evocare un'entita' pura direttamente dai piani superiori… purtroppo cio' si limitava a lupi, cinghiali o tassi ma questo non la fece demordere, era una druida del resto in grado di parlare con ogni genere di animale.
L'esperimento falli' miseramente e naturalmente la colpa era del carattere altezzoso e snob del tasso che si rifiutava di risponderle nonostante l'oggettiva propensione all'insegnamento delle lingue che l'illuminata bestia pareva avere.
Si rassegno' infine a seguire il consiglio di Annette, impiego' un'intera mattinata a convincere il bardo ad accettare di studiare nella biblioteca del tempio e si diressero la' nel primo pomeriggio dopo un pranzo abbondante. Le statue degli Dei della Triade incombevano su di loro serie e severe quanto gli sguardi dei sacerdoti piu' anziani che li trapassavano in cerca dei loro piu' oscuri peccati.
Tutto sembrava andare per il meglio finche' verso il tramonto tutti i novizi iniziarono a defilarsi dalla biblioteca per le preghiere del vespro comuni a tutte le divinita' triadiche (l'ho visto sul manuale!), lasciandoli soli al che nemmeno la santita' di quelle mura e la sacralita' di quelle sale riusci' a calmare i bollenti spiriti dei due giovani virgulti ne' ad impedire l'ennesimo fallimento lungo l'impervia strada dell'apprendimento. Solo Tymo Sune fece si che non venissero scoperti e cacciati a pedate.
Alla fine dovette rassegnarsi a chiedere aiuto ad Annette, che l'aveva offerto in primo luogo, Ivor, come suggerito da Velyahn, e Nashan, che era stato sufficientemente sfortunato da farsi sentire mentre lo parlava.
E infine dopo lunghe settimane iniziava ad articolare qualche frase sensata.
Il primo arduo passo fu recarsi al tempio della Triade per chiedere le copie di alcuni libri sull'argomento e tutto ando' meglio del previsto: incontro' assieme a Velyahn la sacerdotessa Mathlin che fu molto disponibile nei loro confronti, invitandole anche studiare nella biblioteca qualora ne avessero avuto bisogno.
Una volta finite le preparazioni fu il momento di iniziare le lezioni vere e proprie ma la prima importante scoperta che fece Eitinel fu che utilizzare le stanze di una qualsiasi locanda come aula studio non funzionava altrettanto bene quando non era sola… ciònonostante impiego' per rendersene conto molti piu' tentativi di quanto fosse realmente necessario.
Saltuariamente incontrava l'elfa dai capelli rossi per confrontare i loro progressi e prendere consapevolezza di quanto tragicamente stesse rimanendo indietro, durante quelle brevi chiacchierate cercava di assimilare qualche nozione.
L'accademia di Elvencrossing sembrava un luogo dove si raggiungevano risultati quindi Eitinel e l'Aasimar si presentarono da Marcus chiedendogli un luogo dove studiare. Il maestro dopo averli scrutati da capo a piedi per qualche istante gli disse con tutta la cortesia in suo possesso di levarsi dalle scatole che la sua era una scuola seria.
Contro ogni logica ma a corto di idee si rivolse anche ad Urdo solo per scoprire, in mezzo alle risposte deliranti dell'hin, che i temuti Paggi delle Valli maestri di mille Arti non avevano mai avuto una sede.
Dopo aver fatto mente locale e vagliato le persone affidabili che conosceva provo' a chiedere l'aiuto di Xenia narrandole tutto delle sue disavventure, la mora non riusciva a smettere di ridere e l'unica cosa che le cavo' fu che sembrava soddisfatta di tutta l'attivita' fisica della druida.
Non fu per niente d'aiuto.
Ormai agli sgoccioli e temendo l'inevitabile giunse alla rivelazione che se un discendente di un celestiale non riusciva a insegnarle forse uno originale lo avrebbe fatto. Risoluta provo' a sfruttare i suoi poteri ed evocare un'entita' pura direttamente dai piani superiori… purtroppo cio' si limitava a lupi, cinghiali o tassi ma questo non la fece demordere, era una druida del resto in grado di parlare con ogni genere di animale.
L'esperimento falli' miseramente e naturalmente la colpa era del carattere altezzoso e snob del tasso che si rifiutava di risponderle nonostante l'oggettiva propensione all'insegnamento delle lingue che l'illuminata bestia pareva avere.
Si rassegno' infine a seguire il consiglio di Annette, impiego' un'intera mattinata a convincere il bardo ad accettare di studiare nella biblioteca del tempio e si diressero la' nel primo pomeriggio dopo un pranzo abbondante. Le statue degli Dei della Triade incombevano su di loro serie e severe quanto gli sguardi dei sacerdoti piu' anziani che li trapassavano in cerca dei loro piu' oscuri peccati.
Tutto sembrava andare per il meglio finche' verso il tramonto tutti i novizi iniziarono a defilarsi dalla biblioteca per le preghiere del vespro comuni a tutte le divinita' triadiche (l'ho visto sul manuale!), lasciandoli soli al che nemmeno la santita' di quelle mura e la sacralita' di quelle sale riusci' a calmare i bollenti spiriti dei due giovani virgulti ne' ad impedire l'ennesimo fallimento lungo l'impervia strada dell'apprendimento. Solo Tymo Sune fece si che non venissero scoperti e cacciati a pedate.
Alla fine dovette rassegnarsi a chiedere aiuto ad Annette, che l'aveva offerto in primo luogo, Ivor, come suggerito da Velyahn, e Nashan, che era stato sufficientemente sfortunato da farsi sentire mentre lo parlava.
E infine dopo lunghe settimane iniziava ad articolare qualche frase sensata.
Nimirielveren
Spoiler: