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"....seduta sul divano della bottega del fabbro, attendeva che le modifiche alla sua armatura nuova fossero completare; tra le mani teneva i fogli del
magnifico presi da Miranda. Da quando era giunta ad hillfar non ci aveva mai pensato, la sua mente si era chiusa in un buio protettivo lasciando che gli eventi la rimbalzassero da una spedizione e l altra.
"...da miranda ho visto i progetti...cosa vuoi farne?"
quelle parole avevano rotto quel silenzio protettore che aveva impedito alla disperazione della perdita di cingerla in una morsa dolorosa..quanti giorni erano passati dal suo tragico sbarco al porto? ne aveva perso il conto, o per sopravvivenza non l aveva nemmeno tenuto. Quanti mese? sei? otto?
Sospirò profondamente appoggiando la schiena e la testa allo schienale del divano, chiuse gli occhi lasciando che il calore della fucina le rilassasse corpo e mente..sarebbe passata qualche ora prima che l armatura fosse stata pronta.
Le immagini di quella notte continuavano a ripresentarsi ma non voleva lasciarsi andare allo sconforto proprio nella bottega; doveva trovare qualcosa con cui distrarsi.. ripensare alle cosebelle..ai ricordi cari...al passato..
"piccola mia..era da tanto che non venivi a trovarmi, finalmente sei qui"
Nonna Ethiel, la cara e dolce anziana della compagnia seduta al suo tavolo dei tarocchi; come sempre Geltrude, il suo Pappagallo sulla spalla.
Da giovane era stata un attrazione esotica del magnifico; il suo spettacolo di Pappagalli riusciva ad incantare anche il piu burbero di ogni paese che visitavano. Quando la decadenza fisica ebbe il sopravvento, dedicò il suo tempo alla chiaroveggenza e cartomanzia, continuando a prendersi
cura dei bambini e giovani che il circo raccoglieva lungo la strada.
Tutti la chiamavano mamma o nonna a seconda del passare degli anni.. era da lei che Arya aveva imparato a leggere le carte e recitare la divinazione nella sfera..
Nonna Ethiel!
Esclamò la ragazza mentre si alzò dal divano e corse a sedersi al tavolo dove l anziana stava girando le carte...Per un instante rimase a guardarla ed una lacrima le scese lungo la guancia, anche lei era morta quella notte.. non poteva essere in quella fucina..
piccola mia..sono felice di vederti...le carte non mentono mai..quando arrivasti al campo eri alta come un sacco di patate ma gia mi avevano predetto che avresti fatto grandi cose.. ed ora eccoti qua...non voli piu sotto quel tendone...hai una nuova vita..
le rughe del volto dell anziana si piegarono in un sorriso dolce mentre, con gesti controllati, mescolava le carte sul tavolo e le girava una alla volta...
Nonna ethiel! mi dispiace! io..sono scappata..io non...
la donna sorrise mentre scuotendo lievemente il capo..le mani girarono una carta..la carta della fortuna....
Questa mia cara ti ha sempre benedetto...
La ragazza allungò la mano verso la donna a volerla toccare mentre le lacrime iniziarono a scendere..in quel momento Ethiel alzò il volto verso di lei ..
Non dimenticare...
un rigolo di sangue scivolò lungo la fronte della donna mentre il sorriso le si paralizzò tra le rughe delle guance...il colpò d ascia giuntole alle spalle le aprì il cranio in due.. Arya urlò disperata come quella volta, mentre qualcosa le scuoteva il corpo.
Il viso del fabbro le si palesò davanti mentre si risvegliava ed il grido le moriva nella gola
Tutto bene ragazza? stavi gridando nel sonno...
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"...se ne stava seduta nei pressi della banchina al porto, mentre la vita frenetica dei marinai le scorreva intorno. Tra tante navi ne fissava una in particolare; non giungeva spesso ad Hillsfar ma quando lo faceva, la riconosceva tra tutte le altre attraccate ai moli...una nave mercantile comune, ma non per lei.
Ogni volta che arrivava, lei era li, testimone silenziosa dello scarico delle merci e di eventuali passeggeri.
Chi ti aspetti di vedere? sono passati troppi mesi...se lo domandava ogni volta, mentre la gola le si chiudeva ed i sentimenti l'assalivano.
Quella maledetta nave era il motivo per cui trovava difficile salire su tutte le altre.
Era una vera sofferenza per la ragazza e iniziava a comprendere che forse era giunto il momento di prendere in mano la situazione.
Gli incubi le facevano visita spesso dalla conversazione dei progetti e, anche se l argomento non era stato più toccato da quella volta, sapeva che l'uomo lo avrebbe ripreso alla prima occasione utile.
Non aveva mai parlato con nessuno di questa vicenda, prima o poi sarebbe venuta a galla e doveva trovare un modo per non affogarci dentro..era bravina a cammuffarsi e c'era riuscita un pò con tutti...ma con lui non sarebbe stata capace anche se ci avesse provato.
Si fece coraggio e scese piano la banchina per avvicinarsi alla nave..con gli occhi scrutava i volti dei marinari che stavano preparando il viaggio di ritorno verso Melvaunt, imponendosi di guardare ogni singolo movimento o dettaglio ..ricordando a se stessa che quella era solo una nave e non il ricordo
che rappresentava..
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e quel momento era arrivato
seduti al tavolo in locanda
diretto e preciso
con le sue parole
l aveva colpita come con un pugno allo stomaco
le prospettava una nuova vita
una vita da affrontare insieme
dove ella poteva essere felice
e libera dalle catene del passato.
Libera dalla vita di un tempo
cosi diversa da quella di ora al suo fianco.
Lui come gli altri l avevano gia cambiata nel profondo
piu di quanto non realizzava.
Davanti a quella prospettiva non poteva non
desiderarla piu di ogni altra cosa.
Ma per veder sbocciare questa nuova vita
doveva recidere le radici che tanto le facevano male
quel ricordo che le attanagliava lo stomaco
rendendo le sue notti solitarie insonne.
Ritornare a Melvaunt
sarebbe stato il passo da compiere
comprendere cosa sia successo quella notte
magari ritrovare qualcuno
liberarsi da quel nome ormai pericoloso
e l avrebbero fatto insieme
"...un raggio di sole fece capolino dalla finestra ed iniziò ad illuminare la camera della locanda. Poco a poco iniziò a prendere conoscenza, e nel risvegliarsi, mosse la mano verso l altro lato del letto trovandolo vuoto.
Quella notte aveva dormito profondamente aggrappata a lui, tanto che non l aveva nemmeno sentito alzarsi ed andarsene.
Una notte finalmente senza sogni; la lunga conversazione della sera prima l aveva provata ma era stata liberatoria: finalmente gli aveva parlato e saperlo al suo fianco era stato una liberazione.
Anche lui si era ancora una volta confidato, rivelandole i suoi progetti e le sue ambizioni da creare insieme a lei. Arya si alzò dal letto massaggiandosi gli occhi, adattandoli alla luce che filtrava dalle tende; sorrise quando vide sul tavolo il piatto con i panini dolci e la tazza del latte..si avvicinò e ne prese
uno addentandolo mentre, spostando le tende, lasciava il mattino entrare.
Tornare a Melvaunt, era il momento di affrontare la questione e scoprire cosa fosse realmente successo quella notte..chiudere col passato per lasciare spazio al sogno che Tal voleva realizzare.
Si sentiva strana nel ripensare alla lei degli anni scorsi, e guardandosi adesso, si vedeva cambiata.. Questa vita la stava cambiando..lontano dal Magnifico stava diventando una persona diversa e, sorpresa, non si sentì dispiaciuta di questo. Forse la veggenza di nonna Ethiel si riferiva anche a questo.
Era ora di fare la sua parte e pensarci un altra volta...col panino in bocca liberò il tavolo della camera, prese pergamena e matita, ed ancora in casacca da notte, si sedette per scrivere...
Il magnifico e la famiglia..
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22-03-2024, 14:59
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-03-2024, 15:00 da PhobicLaiLai.)
Carissimi,
vi scrivo per aggiornarvi sulla questione del libro trovato dall'hin "amico di Nashan" che abbiamo accompagnato a Elventree.
Io e Asher abbiamo fatto ricerche sulla faccenda, abbiamo riferito a Nashan dei risultati, ma non sono molto incoraggianti.
Come ricorderete, l'amico di Nashan aveva trovato il libro mentre era nel Chult, e solo aprendolo era quasi impazzito; il libro parlava di un'entità nota come Tharizdun.
Questo è quello che abbiamo trovato in merito a Tharizdun:
Durante la guerra dell'alba, una guerra combattuta dalle divinità contro i primordiali per la supremazia dei Piani Materiali, Tharizdun trovò uno strano portale, chiamato il Portale Vivente, pesantemente difeso da antiche creature divine e primordiali; tale portale era l'unico passaggio esistente che collegata il Piano Astrale al Reame Remoto.
Insieme ad altri due dei, Tharizdun sbirciò all'interno e vide qualcosa che - secondo lui - poteva essere utilizzato per conquistare il multiverso.
Quando la guerra si fece accesa, Tharizdun tornò al Portale Vivente, uccide i guardiani e lo aprì, facendo entrare nel multiverso l'ondata psionica e di follia
del Reame Remoto. Ciò lo rese - comprensibilmente - ancora più folle.Al di là del portale trovò un universo morto, nel quale riuscì a impossessarsi del "Seme del Male" o "frammento di puro male", creato da una razza di creature chiamati Obyrith (gli Obyrith sono un'antica razza di demoni, che prima dell'arrivo dei tana'ri dominava l'Abisso).
Ciò lo rese - anche qui, nessuna sorpresa - ancora più folle: il seme gli corruppe la mente e lo convinse che la cosa migliore da fare era piantarlo nel Piano Astrale, per permettere al Reame Remoto di entrare lì e sottomettere tutto al suo volere.
La sorpresa è che Tharizdun si rese conto, pur nella sua follia, che la richiesta era...troppo, troppo sbagliata, e lo piantò nel Caos Elementale che
lambiva il Piano Astrale, facendo così nascere l'Abisso.
Quando gli Dei e i Primordiali si accorsero di ciò che stava succedendo, era ormai troppo tardi: l'Abisso era nato, e Tharizdun, gli Obyrith e altre entità se ne stavano contendendo il potere. Allora decisero di incatenare Tharizdun, il dio folle, e lo imprigionarono nel punto più profondo e sicuro dell'Abisso, prigioniero per l'eternità. D'allora Tharizdun è lì, sempre più folle, incapace perfino di parlare, in attesa di essere liberato e riprendere a conquistare il tutto.
Nel corso dei secoli, diversi culti - fortunatamente piccoli e di breve durata - si sno avvicendati su Toril ed in altri punti del multiverso con lo scopo
di liberare Tharizdun dalla sua prigione, compiendo sacrifici orrendi, dissacrando santuari e reliquie. Probabilmente questo è ciò che è successo in questo caso. Il "problema" è che abbiamo trovato queste informazioni in un libro che non solo non avremmo dovuto trovare in biblioteca, ma che ci è anche scomparso davanti agli occhi: la rettrice Scatterstar sostiene che sia il Demonomicon di Iggwilv, una studiosa che ha molto approfondito tale materia.
Nashan ci ha affidato una lettera da portare ad Alberi Intrecciati, se possibile a un ufficiale dell'esercito, altrimenti direttamente alla Coronal - dice che il
sigillo dell'Arpa ci permetterà di arrivare a lei. Pensa che sia l'unico modo attualmente fattibile per ottenere informazioni sul Portale Vivente.
Per il resto, terrà d'occhio la situazione nel caso ci siano avvistamenti di cultisti in questa zona. Dobbiamo essere pronti ad agire, in ogni caso.
Nashan conta su di noi.
D.
Ho dimenticato due cose.
Per prima cosa: non andate nel panico. Ho scritto tutto per darvi un contesto, ma ciò di cui dobbiamo preoccuparci sono i cultisti.
Persone in carne ed ossa come noi, mortali e alla nostra portata. Solo, non dimenticatevi qual è il loro scopo.
Seconda cosa: non scatenate il panico. Tenetevi queste informazioni per voi. Nashan ci ha dato fiducia, non tradiamolo spiattellando tutto ai quattro venti.
D.
Chiacchere da locanda
leggere e serene preparano il viaggio
che li avrebbe condotti alla città elfica
uno schianti vetri perquote la sala
passi spettrali si avvicinano
la sentinella urge presenza
il picchiettio di un falco alla finestra
ribadisce l oscuro presagio.
Corrono le amazzoni su cavalli fatati
non c'è tempo da perdere
Qualcosa sta accadendo tra i rami di Elventree
potrebbe essere la fine di ogni cosa
Le vite, tutte le vite mortali, scadono
Le anime vanno verso la loro rovina, in fiamme, per sempre
l'inferno ha le sue leggi
Inferno, inferno, effetti e causa
Cala il sipario, ma trattenete gli applausi
Dimenatevi, dimenatevi, perché ora quaggiù arrivano gli artigli
Le vite, tutte le vite mortali, scadono
Le anime vanno verso la loro rovina, in fiamme, per sempre
Sciocchi, sciocchi, quanto duramente avete combattuto
Coraggioso, coraggioso, ma è stato tutto inutile
Anime vere, che non possono essere comprate
Condannato, scoperto e catturato
Niente più accordi, è finita
Il primo atto è iniziato, la tua condanna
Niente più grazia, è finita
Questa Casa tra gli alberi
La tua tomba
(cit. canto di raphael bg3)
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"..Perchè? voi mangereste un unica pietanza per il resto della vita?"
..il carro della carovana prese un sasso e fece sobbalzare l'abitacolo, risvegliando Arya dall'intorpidimento del viaggio. Si stropicciò un pò gli occhi, controllando al suo fianco se Talan fosse sveglio o riposasse anche lui.
Stavano tornando ad Hillsfar dopo due giorni passati a rilassarsi dalle fatiche compiute alla palude ed alla torre.
Due giorni passati come una coppia normale...era stato strano ma bellissimo ed in cuor suo, si era ripromessa di farlo ogni qual volta ne avessero occasione.
Loro non erano una coppia normale, come membri di quella gilda e per altri motivi, il tempo che trascorrevano insieme normalmente era poco,
ed il pericolo che si trasformasse in "ultimo" era sempre dietro l'angolo...questi momenti erano preziosi e Arya sapeva che faceva bene ad entrambi ritagliarli tra uno spavento e l'altro.
Il movimento dell'abitacolo non aveva del tutto svegliato l'uomo che si limitò a sistemare meglio la testa appoggiata alla parete di legno; la bionda sorrise, gli sistemò un pò il mantello come coperta e tornò a voltarsi verso la finestrella.
Mentre il paesaggio scorreva, con la mente si mise a ripensare ai momenti piacevoli passati in quei giorni.
Avevano preso alloggio alla locanda del primo paese che avevano trovato al ritorno, bisognosi di rilassarsi un pò senza che nessuno li riconoscesse per qualche bizzarro motivo...non ne ricordava nemmeno il nome.
Si erano curati a vicenda le ferite dell'animo e del corpo per resto del giorno..la sera erano scesi nella sala trovandola stranamente affollata, ed avevamo anche azzardato una partecipazione ai tavoli dove i popolani si intrattenevano giocando a carte.
Arya rise tra se e se ripensando agli ammicchi di Talan che lei non capiva durante la partita, ed alle risate successive nel prenderla in giro malgrado
avessero vinto... capitava spesso che non fosse sempre sicura che lui non la stesse prendendo in giro durante le conversazioni o che comprendesse a pieno
le sue reali intenzioni, era bravo a raggirare le persone ma sapeva che quando si trattava di lei regnava la sincerità.
Il giorno successivo in quel paesotto era festa tradizionale e le vie erano ricolme di bancarelle con i migliori prodotti degli agricoltori locali..avevano girottolato un pò curiosandone le mercanzie; lui le rubò una mela come regalo, come la loro prima missione insieme a Yulash.
Assistettero alle danze e canti in onore dell'eroe del paese, tanto eroe che Arya non ricordava nemmeno piu il nome; anche se conosciuto solo a quel paese, Talan ne ascoltò i canti con molta attenzione prendendo appunti di tanto in tanto.
La sera a cena, avevano ritrovato i perdenti a carte del giorno prima, pretenziosi di una rivincita. I contadini nel perdere di nuovo la partira si erano indispettiti un pò accusando gli stranieri di baro ma alla fine la disputa era finita in brindisi e canti davanti al camino.
Un paese anonimo ed insignificante, ma che lasciavano con un pizzico di malinconia per i bei momenti passati insieme..momenti normali di una coppia normale.
Senti piano la mano di Talan afferrarla ed avvicinarla a se in un abbraccio comodo, ritrovandosi entrambi a guardare fuori dalla finestrella opposta.
La bionda si sistemò comodomanete nell abbraccio dell'uomo e socchiuse gli occhi per goderdi gli ultimi momenti normali prima di arrivare ad Hillsfar.
A mente le tornò Huxley e la domanda fatta ai due...Talan venne distratto in quel momento e solo la ragazza rispose al bardo ritrovato..
si domandò curiosa cosa avrebbe risposto l uomo al posto suo...
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la famiglia è la famiglia....
".... Arya si allontanò dal resto dei gildani, ancora intenti a discutere sui fatti appena accaduti nei pressi dell arena; stufa delle chiacchiere e della confusione appena conclusa,si infilò in un vicolo ed iniziò a camminare verso un imprecisata meta.
Rowanda e la famiglia Blackwood, gruppo di delinquenti molto particolari che tenevano in mano un giro di furti nel quartiere dell arena.
Quella donna teneva ben stretto il guinzaglio dei suoi uomini, legati tra loro da un legame di sangue molto particolare.
Da come aveva reagito la matriarca alle notizie che le avevano portato, pretendeva rispetto ed obbedienza dai suoi sottoposti e, molto probabilmente,
imponeva questo con la forza.
Quella ragazza era stata sfortunata, era capitata in un branco di malfattori senza scrupoli che avrebbe continuato a trattarla come un oggetto se non avesse abbracciato appieno le tradizioni familiari.
Sorrise amara nel pensare alla convinzione di qualcuno dei suoi compagni, di averla salvata e messa al sicuro: l avevano solo spostata da un proprietario all altro facendola diventare merce di scambio per la gestione del territorio...Jenny aveva forse qualche possibilità in piu di cavarsela se Rowanda avesse accettato davvero la minaccia che il gruppo le aveva appena fatto: dimenticatevi di Jenny e del bambino.
Avrebbe perso cosi l utilità che poteva avere e sarebbe stata spedita chissà dove, ma almeno sarebbe stata libera di crescere il figlio in tranquillità.
La famiglia.
Un sorriso amarò piego il volto della giovane mentre camminava solitaria nei vicoli bui della città.
Quella donna era molto simile a William ed alla sua di famiglia, ma al contrario di loro, l uomo non aveva mai usato punizioni corporali. E' sempre stato severo ma riconosceva il valore di ogni membro e cercava di valorizzarlo in qualche modo.
Vedeva in ogni persona un opportunità ed, anche se a lungo termine, investiva in essa per farla sbocciare.
Tra le loro tende erano passati molti bambini che erano cresciuti con loro piu o meno a lungo; qualcuno era rimasto come lavorante,altri come lei
erano entrati in famiglia.
La moralità di william era discutibile sotto molti punti di vista, ma per lui la famiglia era un qualcosa da proteggere e curare, ed in cuor suo,Arya lo riteva sincero su questo...in fin dei conti poteva considerarlo un pò come un padre austero nei modi ma accogliente nel profondo per chi lo sapeva apprezzare.
Thomas le aveva raccontato che fin dal primo giorno del suo arrivo al campo, William era deciso a farla entrare in famiglia, vedendo in lei le doti acerbe che, adesso, possedeva mature anche grazie a lui...le scappò un mezzo sorriso ricordando il commento acido successivo di Thomas dopo questa rivelazione...gli mancava molto come del resto anche gli altri.
Con me non hai mai parlato apertamente del tuo passato..ti sei sempre dipinto ai miei occhi con storie affascinanti e ricche di imprese
che ti rappresentavano come un eroe dalle mille abilità... abile con la spada....incantatore di folle....appassionato musicista..un cantastorie carismatico.
Con questa visione di te sono passata dall infanzia all adolescenza ed è cosi che voglio ricordarti, ora che quel mondo è stato
spazzato via da qualcosa di sconosciuto..
magari sei seppellito in una tomba senza nome...magari te la starai ridendo sul palco di qualche sgangherata taverna, raccimolando qualche moneta...
qualsiasi fine tu possa aver fatto, lo scoprirò.
Mi hai sempre insegnato che la famiglia è unione nel bene e nel male, è fratellanza anche quando le cose vanno storto.. Non mi hai mai detto del motivo per cui ti ritrovasti me infante tra le mani..ne il reale motivo per cui decidesti di tenermi con voi..hai sempre tirato fuori motivazioni sul talento ed abilità nascoste...
ma sono sicura che il reale motivo per cui tu mi abbia tenuto con te da allora, è perchè in cuor tuo sapevi che se qualcosa fosse andato storto..sarei stata quella che avrebbe fatto di tutto per cercarti..
Non conosco le mie reali origini, ma so da dove provengo..ed anche se ormai il Magnifico è solo un ricordo, ti troverò Magnifico.
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15-04-2024, 19:47
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-04-2024, 19:48 da PhobicLaiLai.)
"...davanti ai cancelli che proteggevano la locanda, Arya si tolse il cappuccio per farsi riconoscere dai due uomini che normalmente presidiavano l ingresso. Era venuta qua saltuariamente, sia per lavoro che per diletto ed in questo giorno agrodolce si sarebbe concessa uno di quei piatti che Lin Tao preparava con maestria.
Le guardie la lasciarono passare cennando con il capo, con passo tranquillo attraversò il cortile, osservando il numero di cavalli fermi nei punti di sosta.
La locanda era gia piena anche se il sole non era del tutto scomparso all orizzonte.
Con sguardo della signora fortuna, quella poteva essere una di quelle sere in cui nel teatro sotterraneo della locanda, si teneva lo spettacolo dei suoi attori..utile per alleggerire l animo per un pò,incrociò le dita ed entrò.
Come preannunciato dal cortile, la sala era piena; la ragazza all'ingresso venne investita subito dai profumi provenienti dalla cucina e dal vociare dei commensali intenti a pasteggiare. Volti locali e forestieri come sempre..Arya fece scorrere lo sguardo lungo la sala cercando una seduta libera e lontano dalla principale confusione; lo vide e prima che qualcuno giunto dopo di lei gli rubasse il posto, si diresse al tavolo prendendo posto.
Si accomodò in attesa della cameriera che giunse poco dopo, le sussurrò l ordinazione speciale e colse l occasione per chiederle anche quale spettacolo ci fosse in programma per quella sera: signora fortuna le aveva sorriso, gli attori dopo cena avrebbero messo in scena una commedia musicale molto leggera.
Sorrise la ragazza ringraziando la cameriera e tirò fuori il suo libricino con le matite..avrebbe concesso un ultimo momento alle preoccupazioni prima di prendersi il suo regalo.
Nimoe e Darion
sono riuscita a convincere asher ad interrogarli sotto incantesimo ed ha lasciarli fuggire verso Sud, con la promessa
di non tornare indietro. Promessa che vale per quel che è, sanno dove trovarmi nel caso avessero problemi futuri.
Non ho nominato la gilda degli avventurieri ma se mai dovessero cercarmi, sanno che devono faro a Yulash alla fattoria.
Darius mi contatterà ad Hillsfar.
Il loro racconto di quella notte. (Unidici mesi da ora...cavoli è quasi un anno che sono ferma in un unica città per la
prima volta in tutta la mia vita)
Erano arrivati a Melvaunt da due giorni e la vendita di biglietti non stava andando bene.
I gemelli erano stati incaricati di cercare un obiettivo alternativo che fosse sufficientemente appetitoso.
Avevano puntato una "festa" che doveva essere una semplice asta di schiavi con ballo e rinfresco, ma si vociferava
che in realtà fosse una scusa per permettere a nobiluomini e nobildonne annoiate di appartarsi con aitanti schiavi
e schiave lontano dagli occhi dei rispettivi coniugi (qualche sospetto se fossero consensienti rimane)
il piano: approfittare di distrazione e nudità varie per prelevare gioielli, preziosi e quello che riuscivano a trasportare.
-Nimoe e darion erano i pali
-William e Amras gli svaligiatori
-Jonas il diversivo nel caso fossero scoperti. avrebbe fatto confusione sul retro cercando di attirare l attenzione
William e Amras si erano insinuati all'interno senza problemi, e i due mezzelfi stavano aspettando anche annoiandosi
un po'(Nimoe come sempre ha voluto ribadirlo)...quando sentirono dei rumori provenire dalla finestra, videro
William e Amras pallidissimi uscire, dicendo che non c'era tempo, dovevano andarsene subito, di correre più
veloce che potevano. Si sarebbero ritrovati al circò che doveva essere avvisato subito: dovevano smontare
in fretta ed andarsene la notte stessa.
Non è ben chiaro cosa sia successo dopo, Nimoe e Darion eseguono l'ordine e iniziano a scappare per i vicoli più
velocemente possibile, ma ben presto si scoprirono inseguiti.
Forse stupidamente (sottolinea Darion) pensarono che dirigersi rapidamente lì avrebbe condotto direttamente gli
inseguitori al circo.
Iniziano quindi a depistarli cambiando percorso in modo da provare a seminarli credendo di riuscirci.
Quando finalmente riuscirono a raggiungerlo, lo trovarono in fiamme e dando tutti per morti, decisero di lasciare
anche loro Melvaunt, per salvare almeno la propria pelle.
Decisione comprensibile anche se al posto loro avrei almeno cercato qualche sopravvissuto o controllato i cadaveri;
Ma loro erano familiari giovani e non cosi attaccati al gruppo come posso essero io ancora adesso.
Dopo la fuga si sono fermati a Phlan,in incognito e hanno cercato di raccogliere informazioni nelle varie locande:
-la faccenda è stata messa a tacere molto rapidamente: la gente sa che il Magnifico da Melvaunt se n'è
andato con le sue gambe
-non ci sono notizie del coinvolgimento della milizia né di famiglie nobili importanti.
-la villa dove si era tenuta la festa era della CATENA CREMISI.
Arya sospirò appena e smise di appuntarsi il raccondo dei Gemelli.
Era chiaro che William aveva pestato i piedi a qualcuno di grosso, o almeno troppo grosso per una banda di borseggiatori artisti..
per questo azzardo avevano tutti pagato a caro prezzo, lei era li seduta a quel tavolo solo per grazia di signora fortuna..
Se non fosse stato per lei quella sera avvrebbe potuto prendere la strada che avevano intrapreso i gemelli e finire lei nelle mani degli Zentharim...ed ancora finire lei nel processo alle intenzioni che avevano subito.
Storse il naso al ricordo di quella notte, dove seppur con pochissime attenuanti, erano stati trattati come i peggiori criminali del mare della luna..scacciò via quel pensiero per non rovinarsi il pasto, vedendo Lin Tao in persona giungere al suo tavolo con una scodella Fumante sul vassoio.
Sorrise alla ragazza e le servi i piatti: i suoi famosi tagliolini in brodo con pesce e di fianco un piattino inaspettato..
Omaggi della casa per un giorno speciale..Melania mi ha detto che oggi è il vostro geretriaco, e visto che lo passate da sola ho voluto omaggiarvi con questi panini dolci speciali appena fatti
Arya arrossì appena nel guardare il piattino in regalo
Lo passo sola per scelta Lin..non l ho detto a nessuno..l ultimo è trascorso in modo per niente spensierato *abbozzando un lieve sorriso* ma apprezzo molto il pensiero
“Il vecchio Sai Weng ha perso il cavallo, ma non è detto che sia un male"...un detto delle mie terre che suona piu o meno
cosi..non tutti i mali vengono per nuocere. ..ed anche questo “Dove c’è un grande amore, ci sono sempre miracoli”...potrebbe fare al vostro caso se cercate una spinta per migliorare questo evento per il futuro"
L oste si inchinò unendo le mani davandi a se e sorrise prima di tornare al bacone. Arya rimase a fissarlo per qualche istante prima di tornare a guardare i piatti ed il suo tacchuino aperto.
Non puoi cambiare il passato ma puoi impegnarti per far si che esso non ti rovini il presente o il futuro.. si affrettò nel terminare gli appunti mentre il profumo caldon della zuppa le invadeva il naso.
Catena Cremisi
-compagnia commerciale di Melvaunt affiliata alla corporazione dei commercianti che si occupa di compravendita
di schiavi
-Dipendendi e affiliati si distinguono per un guanto di pelle rossa avvolto in catene, guando indossato ad una mano non specifica
-un ignoto suggeritore segnala "cattiva reputazione"
-la rappresentante degli affari della catena ad Hillsfar è una donna, PETRA STENDALE
- la nave di petra arriva ad Hillsfar una volta al mese portando gli schiavi scelti dagli acquirendi da un catalogo
-tornerà tra due settimane con l ordine che abbiamo fatto di ipotetici schiavi che rispecchiano le caratteristice di William, Amras
e Jonas..con un pò di fortuna sono finiti sotto la loro custodia e potremmo liberarli o sapere da loro cosa sia successo davvero quella notte
-Pamela (nota: segnalarla a Daphne e cavare gli occhi a Talan) ci avviserà del suo arrivo al Diamante
Arya ripose il libricino e le matite nella sacca e si avvicinò le pietanze fumanti, assaporando con l olfatto il buon profumo che saliva.
Spezzò i bastoncini che si usavano per tradizione per gustarsi il piatto..
Buon compleanno bionda..come dice il muso giallo, lasciamoci alle spalle il vecchio e facciamo spazio al nuovo
che questo sia il primo di una lunga serie spensierata...
brindò a se stessa per poi lasciarsi andare al sapor del brodo..
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Buongiorno bambini e ben tornati, come state? vi siete riposati?
io ho aiutato la mamma a pulire il pesce
Brava Brandi aiutare la mamma è sempre cosa buona
io ho tagliato la legna col papà
oh bravissima Elly! cosi starai al caldo per tutto l'inverno
io sono andato al lavatoio a lavare i panni con la nonna
era fredda l acqua? Teodor se starai attendo a non sporcarti sempre avrai meno panni da lavare
io ho raccolto le castagne insieme ai miei cugini e la sera la mamma c'ha fatto al farina e con quella ci ha
preparato un dolce.
Bravissimo Billi! visto il tuo aiuto nel raccoglierle, quel dolce sarà stato buonissimo!
io ho nascosto il secondo papà nell armadio cosi che papà non potesse vederlo.
eh?! ehm...Jimmy...che hai fatto?
si maestra Arya, la mamma era di sopra con il secondo papà quando è tornato il papà, la mamma
mi ha chiamato subito! gridava come un gabbiamo di aiutarla a nasconderlo nell armadio...è stato divertente maestra!
mh si ...divertente mh...ehm oggi continueremo con i numeri! *sorrisino teso*
*un mormorio annoiato si alzò dai banchi occupati*
maestra io devo andare in bagno
Ci andrai dopo Elly
maestra io ho fame!
mangerai all'intervallo
maestra! mi sono dimenticato le matite!
potrai usare le mie Brandi...Ora cerchiamo di concentrarci. Sarà divertente.
*passò oltre la cattedra per avvicinarsi ai primi banchi con una scatola in mano, l'appoggiò sul primo banco
dove erano sedute Brandi ed Elly e ne tolse il coperchio"
Teodor e Billi avvicinatevi..qua dentro ci sono dieci tavolette di legno, ognuna delle quali ha inciso sopra un numero.
Voglio che le guardiate bene, non solo con gli occhi ma anche con le dita.
Con le dita!!??? ma maestra arya non abbiamo gli occhi sulle dita!!! come facciamo a vederli i numeri?
Billy ci sono molti modi per percepire qualcosa..non solo gli occhi, ed oggi insegnerai alla tua testa a riconoscere i numeri anche con le dita....quando entri in cucina mentre la mamma prepara la cena come scopri la pietanza che mangerai?
annusando l aria!! *disse Billy*
bravo Billy! perché la tua mente conosce l odore del cibo e lo riconosce attraverso l olfatto. Anche la tua mente può riconoscere i numeri sentendoli con le dita
Arya prese la tavoletta con inciso il numero uno: era fatta di legno piallato, su cui era stato scavato il numero uno rendendolo ruvido; la bionda chiuse gli occhi e passò il dito sul solco tracciando il numero seguendone il tratto marcato.
vedete bambini? questo è il numero 1..lo riconosco perchè seguendo il legno ruvido con la punta del dito, ad occhi chiusi riconosco quale numero sia inciso su di essa...adesso voglio che ognuno di voi faccia lo stesso prendendo una tavoletta a caso.
Tutti i bambini presero curiosi una tavoletta a caso ed imitarono la maestra..molte facce si piegarono sbalordite dopo aver tracciato il numero col dito..
questo è un quattro!!
questo è un cinque!!
io ho uno zero!!!
Visto bambini! avete riconosciuto il numero solo passandoci le dita sopra..ora mescoliamo le tavolette ed a turno dovrete ad occhi chiusi riconoscerne il numero inciso e creare sulla cattedra la sequenza dei numeri corretta..
i bambini con entusiasmo presero a mescolare le tavolette e le rimisero nello scatolone..a turno iniziarono a scoprire con le dita i numeri incisi ed insieme collaborarono a ricreare la serie di numeri sulla cattedra, da zero a nove.
La bionda sorrideva mentre li guardava, le ricordavano molto gli ultimi marmocchi che il circo prese con se due anni fa.
Quei pargoli avevano negli occhi lo stesso entusiasmo nell imparare cose nuove come i quattro che Daphne le aveva affidato.
Aveva usato insieme a nonna ethiel lo stesso metodo per insegnarli i numeri e successivamente a scriverli, seguendo i solchi dei numeri con pollice ed indice uniti come a tenere una matita piu e piu volte... Avevano cosi allenato il polso e le mani nei movimenti che gli avrebbe portati a scrivere meglio direttamente sul foglio..
Sospirò tristemente al ripensare a loro, in cuor suo sperava tanto che in un modo o nell altro quella notte fossero riusciti
a fuggire, vivi adesso da qualche parte...
Aiutare adesso i quattro figli del porto era come fare ammenda per aver abbandonato i suoi di bambini.
Sarebbe stata grata a daphne per l opportunità che le aveva offerto, gli avrebbe aiutati ad apprendere le basi scolastiche anche in loro memoria.
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eccoci qua bambini, oggi faremo lezione all aperto
tutto aperto? ma siamo al mercato maestra Arya! (Elly)
io ci vengo ogni giorno con la mamma...che noia!!! (brandi)
ma io pensavo ad una gita in barca!
in barca!! ma no!! a sconfiggere qualche mostro! (Billy)
maesta arya io ho paura dei mostri!
ci sono io brandi!! con la mia spada ucciderò qualsiasi mostro ti si avvicini (jimmy)
ma è di legno babbeo!! al massimo te la fai sotto e scappi urlando dalla mamma (teodor)
EHI!!! ora ti faccio vedere io!!! (Jimmy)
"...arya prese Jimmy e teodor per le orecchie separandoli prima che iniziasse una zuffa. Quella mattina aveva deciso di fare lezione fuori dalla classe, ma non essendo sicuro portare i bambini fuori da Hillsfar, aveva optato per uno spostamento con poco impegno e ben sorvegliato dalla caserma poco distante: una bella gita al mercato del porto.
Ora voi due smettetela o vi appenderò per i piedi giu dalle scale della scuola
le punizioni fisiche sono contro il regolamento scolastico maestra Arya " protestò Jimmy tenuto per l'orecchio"
sei un cacasotto Jimmy "ridacchiò Teodor appeso anch'egli per l'orecchio"
maestra daphne sarà via per un pò ed il regolamento subirà le variazioni della maestra Arya... pertanto *lasciò andare i due litiganti* se non volete trasformarvi nella tappezzeria vivente della scuola, comportatevi bene!
Ora bambini, siamo qua al mercato per mettere in pratica quello che abbiamo studiato i giorni scorsi: i problemi di matematica....ora seguitemi e statemi vicino.
Arya spostò la scolaresca verso il banco del pesce in fondo alla fila degli espositori del mercato, sorrise alla donna che stava sistemando il pesce che li accolse con un caloroso benvenuto.
Grazie alla mamma di Brandi che oggi ci ospita al suo banco del pesce, oggi ripasseremo le addizioni e gli acquisti commerciali.
Brandi, con orgoglio si mise ad illustrare i vari pesci presenti sul banco ad i compagni, specificando razza e segni per riconoscerne la freschezza del pescato.
Grazie Brandi per la gentile illustrazione della merce..ora a turno tirate fuori le vostre lavagnette portatili con i gessetti nel caso abbiate bisogno di un aiuto scritto..a turno dovrete immaginare di fare la spesa per la cena di stasera: avete cinque monete a testa e dovrete pensare al pasto per tutta la famiglia...se un pesce costa una moneta e voi a casa siete cinque, quanto spenderete per preparare una buona zuppa?
Maestra a me non piace la zuppa..posso fare una grigliata?
Si Elli, immagina la ricetta di pesce come preferisci
BIlli rimase a guardare la maestra con la mano protesa verso di lei..
Billi qualcosa non ti è chiaro?
aspetto le monete signora maestra! come faccio a fare la spesa se non posso pagare?
Billi "ridacchiò la bionda" hai ragione, ma devi immaginare di fare la spesa e fare il conto a mente..oppure aiutati con la lavagnetta
Di buona lena, a turno si misero a recitare la loro ricetta per la cena della sera, compiendo il calcolo matematico davanti al banco del pesce. Le vecchiette del quartiere si fermavano a guardare con sorriso i bambini e qualcuna di loro aveva persino acquistato il pesce selezionato dai Bambini, con gradita approvazione della mamma di Brandi.
Arya li guardava mentre eseguivano i calcoli, correggendoli ogni tanto..lanciava occhiate ai passanti che rispondevano con approvazione..ogni tanto una guardia passava per la sicurezza del mercato e tutto scorreva tranquillamente.
Ad un tratto però un ombra le si palesò di fianco, la ragazza la notò subito e rimase immobile..aveva gia capito cosa stava per accadere e rimase ferma per vedere come si sarebbe evoluta la questione...sentì piano una mano sfiorarle la cintura con chiaro intento di raggiungere la sacca,una mano giovane e piccola, palesemente insesperta e grossolana nei movimenti..
Con un semplice movimento, la bionda si girò e con la rapidità della mano afferrò quella le ladruncolo, tirandolo su come un sacco di patate lasciandolo in punta di piedi: un ragazzino di circa dieci anni.
Il gruppetto interruppe le loro operazioni con sgomento e disdesgno da parte degli adulti..Arya rimase li a guardare il ragazzo dimenarsi cercando di liberarsi dalla sua stretta, mentre Brandi ed Elly, in un coro starnazzante,le presentavano il borseggiatore
JADE! ANCORA TU!!
HAI RUBATO A MAESTRA ARYA!!!
SEI IL SOLITO DELINQUENTE!!!
LA MAMMA TI AVEVA GIA DETTO CHE SE TI BECCAVA ANCORA DAVANTI AL SUO BANCO AVREBBE CHIAMATO LE GUARDIE
Jade si dimenava come un pesce preso all amo mentre veniva sommerso di parole urlanti dai bambini della classe..Arya stava ferma nella sua presa e continuava a guardarlo
ORA TI FACCIO VEDERE IO! DERUBARE MAESTRA ARYA!! NON SI FA!!
SI ORA TI GONFIAMO PER LE FESTE
A quelle parole, la bionda mollò semplicemente la presa, permettendo al bambino di fuggire in preda al panico tra i banchi del mercato; con l'altra mano afferrò Jimmy che, con chiara intenzione di inseguirlo, aveva scattato nella direzione in cui era fuggiro.
ORA BASTA BAMBINI! MANTENIAMO LA CALMA!
Non è successo niente e stiamo tutti bene..riprendete le operazioni..appena avrete finito rientriamo.
I bambini cessarono il mormorio causato dall'incidente e si rimisero a completare i compiti; Arya osservava la madre di Brandi che scambiava con la ragazza uno sguardo malinconico
Povero Jade..sua madre è morta l'inverno scorso dopo un'influenza..il bambino rimasto solo è venuto portato all'orfanotrofio della città ma lui non vuole starci..è già scappato due volte e le guardie ormai si sono rassegnate..sanno che quando non trova un lavoretto al porto o alla locanda, borseggia qualche viaggiatore che arriva per nave...lo hanno già minacciato di sbatterlo in cella se verrà beccato ma *scuote il capo* è un bambino ostinato...vuole decidere lui come vivere e non vuole lasciare il porto...*sospirò mentre sistemava il pesce* nessuno sa il motivo..
Arya spostò lo sguardo verso la direzione in cui Jade era fuggito, veloce come una lepre, schivando i passanti..
e nessuno sa dove passi le notti?
Nessuna Maestra
nella sua vecchia casa ora ci abitano altre persone
qualche volta viene a giocare con noi
è simpatico finche non si mette a fare il bullo
oa dire che lui è il più forte di tutti
e che siamo babbei perchè andiamo a scuola
Ora basta bambini, rimettere nelle sacche le lavagnette e rientriamo a scuola..forza!
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