12-04-2018, 18:41
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-04-2018, 18:41 da Bazinga.)
SOGNI PARTE - 1
TEMPIO DELLA TRIADE DI ASHABENFORD
Dopo una delle tante giornate, passate come di consueto ad allenarsi appena fuori le porte di Ashabenford, insieme a due novizi, la sera, dopo un leggero pasto aveva fatto ritorno nella sua spartana stanza del tempio. Prima di dormire raccolse da uno dei comodini vicino al letto un libro, che qualche giorno prima aveva preso in prestito dalla biblioteca del tempio. Lesse qualche pagina, ma complice la stanchezza dell'addestramento e delle vicende delle settimane precedenti, si addormentò.
Quella notte, fece un sogno strano.
Sta camminando in mezzo alla neve sotto una bufera di neve. Era vestita con una semplice veste di cotone pesante ed era avvolta da un manto per ripararsi dal freddo. Il freddo. La cosa strana è che normalmente in mezzo ad una simile bufera e con le temperature così basse chiunque sarebbe morto assiderato se non ben protetto, eppure non sembrava risentire del gelo più di tanto. Continuò a camminare a lungo finchè una fioca luce non l'attirò in una determinata direzione. Seguì quella fioca luce come le navi seguono la luce di un faro. Arrivò fino ad una piccola casupola di legno. Si avvicinò alla porta e bussò. Non ricevendo risposta bussò ancora con più decisione. La porta si aprì lentamente ed entrò.
L'ambiente domestico era molto semplice. Era una piccola casupola di legno composta di due soli ambienti. Nella sala principale vi era un tavolo di legno con quattro sedie. In un angolo c'erano alcune casse e un baule. Su una parete su alcune mensole erano riposti dei recipienti. Sulla parete a destra dell'entrata c'era un caminetto. Una donna era seduta su una sedia a dondolo davanti il caminetto spento. Sembrava che il fuoco non venisse acceso da molto tempo ma, nonostante l'aria fredda, l'ambiente era piuttosto gradevole. La donna intonava una piacevole melodia mentre cullava una bambina. La sua voce si sovrapponeva al sibilo del vento. Fuori dalla casa la bufera di neve continuava ad infuriare. Salutò la donna chiedendole scusa per la mia invasione. Non ricevette alcuna risposta dalla donna. La salutò nuovamente ma ancora una volta nessuna risposta.
Si avvicinò alla donna.
Quella donna dal sorriso gentile, teneva in braccio la bambina, cullandola amorevolmente. La bambina sembrava avere pochi mesi di vita. Le donna sembrava essere poco più vecchia di Rei. Aveva la carnagione chiara, i capelli lunghi e biondi, con occhi azzurri come il cielo e una corporatura esile. La donna intonava una piacevole melodia mentre cullava la bambina.
Si sporse sulla bambina per osservarla meglio. Con suo grande stupore capì subito chi era la bambina. Era lei. Alzò di scatto lo sguardò sulla donna. Spalancò gli occhi e lentamente indietreggiò fino a sbattere con la schiena sulla parete. Come poteva essere? Stava sognando sua madre? Il suo cuore batteva a mille. Cercò di riprendere il controllo di se stessa. Non poteva essere sua madre. In fondo non l'aveva mai vista. Non l'aveva mai conosciuta quindi quella donna non poteva essere lei. Oppure era solo una manifestazione di un suo grande desiderio. Ma in quel momento non le importava nulla. Rimase li ad osservarla per un tempo indefinito. In silenzio senza proferire parola. Ad un certo punto la donna si alzò e portò nella stanza da letto la bambina menttendola nella sua culla. La donna tornò nella stanza per cucinare qualcosa. Lei rimase li ad osservare....se stessa nella culla...la guardò sorridendo. Poi un movimento attirò la sua attenzione. Qualcosa di piccol ocorreva sul pavimento della stanza. Controllò sul pavimento intorno alla culla ma non vide nulla. Tornò a guardare la culla e si accorse che in cima alla culla, in piedi sulle zampe posteriori c'era un animale dal manto bianco. Sembrava essere un ermellino. Il piccolo animale era piegato con la testa verso il basso guardando la bambina nella culla. Poi alzò la testa fissandola per qualche istante.
...CIAO...
Fece un passo indietro per lo stupore ma incespicò e cadde all'indietro atterrando con il sedere sul pavimento della stanza.
Rei sobbalzò nel suo letto e aprendo gli occhi su abbagliata da una forte luce. Si girò su se stessa affondando il viso nel cuscino. Borbottò ma pensando che fosse arrivato il mattino, si alzò dal letto. Con sua grande sorpresa si accorse che era notte fonda e che sopra il letto, a metà altezza della stanza c'era una sfera bianca che emetteva una forte luce. Di scatto allungò la mano alla parete per afferrare la spada ma la luce si esaurì pochi istanti dopo lasciando la stanza al buio. Accese una candela e dopo aver indossato una veste uscì nel corridoio a controllare. Era tutto immerso nel silenzio. Tornò a sedersi sul letto e rimase sveglia quasi tutta la notte cercando di capire come e perché aveva sopra la testa una pallina luminosa. L'unica spiegazione logica che riuscì a trovare è che qualche novizio del tempio le aveva voluto fare uno scherzo. Cercò di ritrovare il sonno perduto, ma quel sogno e quella inspiegabile luce ormai gli avevano tolto del tutto la voglia di dormire. L'autore dello scherzo sarebbe stato cucinato a dovere.
Annie