Leggera come l Arya

[PhobicLaiLai]

"...Un raggio di sole filtrava dalle tende richiuse della camera, la colpii con dolcezza in volto risvegliandola da sonno.
Lentamente aprì gli occhi e prese coscienza del suo corpo, qualcosa le pesava sul fianco..si girò appena sorridendo mentre
la sua mano spostava delicatamente il braccio dell'uomo addormentato di fianco a se.
Rimase a guardarlo per qualche istante mentre sentiva il suo viso piegarsi automaticamente in un sorriso..stava bene, si sentiva bene, era felice e si sentiva finalmente al sicuro dopo troppo tempo...e tutto questo era grazie a lui.

Con movimenti silenziosi, sgusciò fuori dalle coperte e nell'oscurità della stanza, tastò un indumento a caso da indossare..una blusa decisamente non della sua taglia..sarebbe bastata.
Usci piano dalla porta della camera con solo quella indosso..ed iniziò a scendere le scale verso il piano di sotto; silenziosa ma decisa sperando di non incrociare nessuno durante la scesa.
La taverna era gia rumorosa e indaffarata nei preparativi del pasto di mezzodì.
Sorrise arrossendo appena nel vedersi di sfuggita nello specchio del corridoio solamente con la blusa dell'uomo indosso..ma avrebbe fatto presto, sarebbe solamente scesa per prendere qualcosa da mangiare e riportarlo in camera prima che si svegliasse...avevano decisamente fanno tardi la scorsa notte.

Al ritorno in città dopo la pericolosa spedizione nel sottosuolo, Tal l'aveva portata in locanda con urgenza: aveva qualcosa da digli di estrema importanza. Era nervoso e teso ed all'inizio la ragazza aveva temuto che fosse qualcosa di veramente grave.
Sorrise al pensiero del dopo ed arrivò al bancone; si allineò al lato stretto dello stesso per passare il più possibile inosservata.

Oswul...mi prepareresti qualcosa per colazione? per due...da portare in camera.

L'oste la guardò perplesso: "Colazione? è quasi pranzo! ve la siete presa comoda...vedo" guardandola per poi voltarsi e borbottare qualcosa alla cucina.
Gia...era stata una lunga e carica conversazione, piena di significato che l'aveva colpita profondamente...non tanto per l argomento ma per l'esigenza stessa di lui nel volerla informare, forte e sconvolgente il desiderio di renderla partecipe di qualcosa che avrebbe anche potuto distruggere il legame che c era tra loro.
Arrivò il vassoio, il profumo di biscotti caldi le avvolse le narici per tutto il tragitto verso la camera.

Aprì piano la porta ed entrò col massimo del silenzio,stava ancora dormendo.
Quel suo discorso aveva più significato per lei di quanto lui potesse immaginare, e per quanto potesse raccomandarsi lei non sarebbe stato in grado di fare il contrario...come non era in grado di non guardarlo tradita dall'emozione, non sarebbe mai stata in grado di violare la sua rivelazione..
Posò il vassoio sul tavolino, il profumo dei biscotti caldi invase la stanza, un piccolo movimento dalle coperte preannunciava la sua sveglia.
Non poté non guardarlo e bloccarsi in un sorriso, un sentimento forte che lei avrebbe cercato di proteggere a qualunque costo..incapace di esprimerlo a parole come vorrebbe ma vivo nel cuore come non mai.

"Buongiorno..la colazione è servita" sorride la ragazza scherzando mente con passo leggero si avvicinò alle finestre per far entrare il giorno nella stanza...