24-08-2017, 17:05
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RONDA
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"Jackson, dobbiamo andare."
Una ragazza dagli scapigliati capelli corvini si gira a malapena, smettendo per un attimo di fissare la cittadina portuale che si scorge dall'alto della collina, mentre sorseggia una tazza fumante stretta tra le dita dalle unghie smaltate di nero. "Di già?" socchiude gli occhi, anch'essi carichi di matita scura.
"Sì" risponde un uomo maturo e ben vestito finendo di allacciarsi un cravattino. "Larissa vuole partire subito per essere sicuri di arrivare a Mirabar prima che faccia notte." Fa una smorfia sbadigliando: "Lei e le sue levatacce." Poi si accorge di qualcosa: "Ma tu non hai dormito per nulla?"
"Sono a posto. Arrivo subito."
"Come vuoi. Sbrigati però, che ci sta già dando il tormento" facendo un cenno verso un gruppo variegato di persone che sta sistemando i tiranti di una carovana con due cavalli tutt'altro che contenti di venir legati. Poco distante, una donna di mezz'età sembra comandare a bacchetta tutti quanti. "Ah, glielo hai detto alla fine?"
"Di che parli?"
"I tuoi genitori. Li hai salutati?"
C'è qualche secondo di necessaria riflessione prima della risposta secca: "No."
"Aspetta... non gli hai detto che te ne stai andando?"
"Ho pensato che sarebbe stato peggio."
"Capisco" annuisce infine l'uomo.
"Ho lasciato un biglietto però" si stringe nelle spalle lei ostentando noncuranza e riprendendo a guardare il paesaggio. "Spero che sia sufficiente per ora."
"Ma sì" cominciando ad avviarsi verso gli altri "tanto presto o tardi tornerai."
"Già" dice tra sé lentamente mentre prende un altro sorso "è quello il problema..."