31-08-2021, 12:09
Era abituato alle assenze di Hellen quindi inizialmente non ci fece caso ma mentre i giorni passavano iniziò ad essere preoccupato visto che quando lei aveva deciso di allontanarsi lo aveva avvertito, poi un pensiero iniziò a farsi insistente fino a che decise di andare al porto per avere informazioni sulle navi partite nelle ultime settimane.
Iniziò anche a frequentare la locanda di Lucas nonostante avesse sempre cercato di evitare quel locale e quando un vecchio marinaio gli parlò di una nave salpata parecchi giorni prima con destinazione Tantras fu tutto chiaro e la sua prima reazione fu un pugno sul tavolo dicendo: "Lo dovevo immaginare".
Ringraziò il vecchio e uscì dalla locanda quasi travolgendo due marinai che stavano entrando e si avviò verso la sede dei cacciatori mentre era tormentato da sentimenti contrastanti: la rabbia per non poterla aiutare nelle ricerche, la delusione per non essere stato coinvolto e la preoccupazione per i pericoli che sicuramente avrebbe dovuto affrontare da sola.
Si chiuse in camera e cercò di affrontare la situazione con calma e presto scartò l'idea iniziale di raggiungerla, come avrebbe fatto a trovarla in una grande città che non conosceva e in cui lei cercava di non farsi notare e dove quindi probabilmente si aggirava con un qualche travestimento, solo i suoi occhi verdi non poteva aver cambiato ma era veramente troppo poco per trovarla tra migliaia di giovani donne.
Poi con freddezza cercò di restare calmo e valutare il rischio che Hellen stava correndo e si rese conto che era poi così indifesa e che anzi spesso era stata lei a tirarlo fuori dai guai, questo lo tranquillizzò un po'.
Restava comunque il problema che partita lei, che era il suo contatto con Kamal, lui per il momento avrebbe potuto fare poco per il problema che aveva ereditato dai suoi cugini.
Il desiderio che lei tornasse sana e salva al più presto lo assalì e fece quello che raramente faceva, si voltò verso l'altarino che Echo gli aveva fatto trovare in camera e pregò Helm perché proteggesse Hellen, la stessa scena si ripeté spesso nei giorni seguenti.
Tutto questo non evitò che nei giorni seguenti si trovasse a pensare a lei molto più spesso di quanto facesse di solito, come se saperla lontana e non vederla generasse il bisogno di rafforzare il ricordo di tutto di lei, di ogni dettaglio del suo viso, della sua voce, del suo modo di muoversi.
Iniziò anche a frequentare la locanda di Lucas nonostante avesse sempre cercato di evitare quel locale e quando un vecchio marinaio gli parlò di una nave salpata parecchi giorni prima con destinazione Tantras fu tutto chiaro e la sua prima reazione fu un pugno sul tavolo dicendo: "Lo dovevo immaginare".
Ringraziò il vecchio e uscì dalla locanda quasi travolgendo due marinai che stavano entrando e si avviò verso la sede dei cacciatori mentre era tormentato da sentimenti contrastanti: la rabbia per non poterla aiutare nelle ricerche, la delusione per non essere stato coinvolto e la preoccupazione per i pericoli che sicuramente avrebbe dovuto affrontare da sola.
Si chiuse in camera e cercò di affrontare la situazione con calma e presto scartò l'idea iniziale di raggiungerla, come avrebbe fatto a trovarla in una grande città che non conosceva e in cui lei cercava di non farsi notare e dove quindi probabilmente si aggirava con un qualche travestimento, solo i suoi occhi verdi non poteva aver cambiato ma era veramente troppo poco per trovarla tra migliaia di giovani donne.
Poi con freddezza cercò di restare calmo e valutare il rischio che Hellen stava correndo e si rese conto che era poi così indifesa e che anzi spesso era stata lei a tirarlo fuori dai guai, questo lo tranquillizzò un po'.
Restava comunque il problema che partita lei, che era il suo contatto con Kamal, lui per il momento avrebbe potuto fare poco per il problema che aveva ereditato dai suoi cugini.
Il desiderio che lei tornasse sana e salva al più presto lo assalì e fece quello che raramente faceva, si voltò verso l'altarino che Echo gli aveva fatto trovare in camera e pregò Helm perché proteggesse Hellen, la stessa scena si ripeté spesso nei giorni seguenti.
Tutto questo non evitò che nei giorni seguenti si trovasse a pensare a lei molto più spesso di quanto facesse di solito, come se saperla lontana e non vederla generasse il bisogno di rafforzare il ricordo di tutto di lei, di ogni dettaglio del suo viso, della sua voce, del suo modo di muoversi.