04-06-2021, 09:43
Un giorno parlando con Jhanita dell'avvistamento di una belva feroce, avevo percepito alcune difficoltà nel diffondere tali voci tra i cacciatori, disseminati in piccoli gruppi o ognuno per sè. Dopo il ritrovamento dei due cacciatori del sentiero silente uccisi dalla Bestia, decisi di farlo. Di riunire tutti i cacciatori locali in un unico gruppo, una corporazione dedicata, che attualmente non era ancora presente nella rosa delle associazioni a Hillsfar. Ne parlai a Luth e l'idea parve entusiasmarlo.
Eravamo però solo noi due e, al tempo, con ben pochi fondo e contatti per una cosa del genere. Cominciammo però a guardarci intorno, farci conoscere e soprattutto risparmiare ogni moneta guadagnata. Guardavo molto le altre corporazioni esistenti, per capire come erano organizzate, come stessero in piedi. Fortunatamente conoscevamo un mercante del Soffio di drago che amava tantissimo parlare di due cose: Kossuth e l'economia e politica cittadina.
Inizialmente ipotizzavamo di inserirci all'interno delle mura cittadine, per sfruttarne la sicurezza giurisdizionale e inserirci nell'ecosistema delle corporazioni esistenti. Trovando una nostra collocazione nei loro affari come collaboratori, non rivali. Bensì come fornitori di materie prime da cacciagione: carne, pelli, pellicce, materiale osseo ecc. Conoscemmo pure un ex cacciatore di Whitehorn, Lawrence Cox, che allora pagava i cacciatori per rivendere ai mercanti. Avremmo potuto proporgli di fungere da intermediario se non fosse stato.. non ucciso... era Malarita! Se non l'avesse fatto fuori Hoult, seppur per ragioni diverse, avrei dovuto occuparmene io al primo sgarro.
Nel frattempo avevamo svolto anche degli incarichi a pagamento, mettendo da parte un bel gruzzolino iniziale. Era una mia idea e volevo riuscire senza prestiti da amici o facendo pesare troppo su Luth lo scotto economico. Ma soprattutto, tra un'impresa e l'altra, il nostro nome aveva cominciato a girare più di quanto pensassi, me ne resi conto quando incontrai un cacciatore dell'Avamposto, Eirik Forrester, che notandomi per strada mi invitò a bere una birra.
La primavera cominciava a scaldare le strade soprattutto nelle ore pomeridiane, ma in locanda era ancora piacevole sedersi vicino al camino scoppiettante, sorseggiando una birra e chiacchierando coi presenti. Eirik parlò molto dei suoi compagni all'avamposto e mi incitava a raccontare delle mie avventure. Non avevo idea di essere tanto conosciuta tra i cacciatori ed ero un po' imbarazzata, oltre che lusingata. Parlammo proprio a lungo e si unì anche il Braciere col suo Soffio di Drago, incuriosito quando parlavo di quest'idea di riunire i cacciatori in un'associazione.
Eirik sembrava proprio interessato e speravo lo sarebbero stati anche gli altri. Non conosceva però i cacciatori della città, ma all'avamposto si conoscevano tutti. Il suo gruppo aveva un rifugio ai margini del bosco, dove si riuniva quando non erano in viaggio. Solitamente rivendevano la cacciagione all'Avamposto stesso, che contava molto sul loro sostentamento, ogni tanto rivendevano carne anche a Oswul, del resto la locanda era un posto piacevole per tutti. Non sapeva dire se l'avamposto rivendesse qualcosa in città. Gli dissi che mi sarebbe piaciuto conoscere gli altri e parlare anche a loro, così mi diede molti consigli. Tipo mostrarmi come una di loro, per quanto la parte economica sia importante in un'associazione, non è gente che parla volentieri coi pomposi mercanti. Tipo il Braciere per intenderci.
Il Braciere però a sua volta mi diede invece molti consigli dal punto di vista affaristico, fortuna vuole che tra il camino e il liquore era in vena ciarliera e di buon umore. Naturalmente tra le prime cose sottolineò come il linguaggio del denaro funzionasse meravigliosamente in città e potevano essere interessati a sfruttare un canale unico di rifornimento. Disse poi che una corporazione basa molto la sua influenza sul numero dei membri... e di certo in zona non c'erano migliaia di cacciatori, probabilmente neanche un centinaio. Suggerì che una valida alternativa poteva essere unirci ad una corporazione di materie prime già esistente, la gilda dei coltivatori di Marlon, ad esempio. Un'idea che presi in considerazione ma prima di tutto dovevo capire io, di che numeri potevo disporre e di cosa avevano bisogno i cacciatori, per creare qualcosa di valido e utile.
Toccammo anche un punto delicato riguardo la richiesta di mercato. Solitamente più si vende e meglio è ma a alla maggior parte dei cacciatori non è che interessi invischiarsi nel mercato economico e nelle politiche concorrenziali cittadine. Non ci importa quanto luccichi una moneta purchè basti per sfamare e vestire degnamente la propria famiglia. Dovevo quindi valutare quanto potremmo offrire rispetto alla richiesta di prodotti dei mercanti, senza ledere la foresta. Fui felice di sentire da Eirik per primo tirar fuori l'argomento, mostrandosi sensibile ad una caccia ragionevole, non selvaggia.
Il loro gruppo, come la maggior parte dei "fedeli" locali, non è che avesse una particolare devozione per il Signore delle Bestie. Si trattava di terrore o una sorta di superstizione più o meno fondata. In sostanza erano abbastanza prudenti da evitare di offendere Malar pur senza venerarlo particolarmente. Gli dissi che ne ero contenta e che di certo non avrei mai chiesto loro di inimicarsi una Furia e correre rischi, quello era compito mio. Non avrei neanche proposto loro cacce spericolare contro creature bizzarre o mostri pericolosi, a quelle ci pensavamo noi avventurieri.
Al termine ringraziai entrambi per i preziosi consigli e promisi che ne avrei parlato con Luth e saremmo venuti entrambi all'avamposto. Eirik pareva conoscerlo meno ma fu felice all'idea di passare del tempo assieme e conoscerci meglio. Solo dopo aver accettato entusiasta ho capito che... non parlava a livello collettivo ma... va bhè non importa. Si forse dovrei dirgli che sono già impegnata, prima o poi.
Fui contenta di conoscere i cacciatori dell'avamposto e mi sentii a mio agio parlando con loro in modo informale. Eirik mi accolse felicemente e chiamò a raccolta i presenti, altri si avvicinarono incuriositi, eravamo tanti. Proposi loro la nostra idea, descrivendo loro i vantaggi che intendevamo offrire loro punto per punto e sentendo le loro idee ed esigenze. Una certa Brianna fu particolarmente presa da Luth che gli si appiccicò tutto il tempo, anche le volte successive. Le proposte piacevano loro ma non erano molto propensi a "mischiarsi con quelli di città". Notai anzi una sorta di diffidenza e distacco con la gente dentro le mura e ne capivo bene l'origine. Non amavano i loro giri politici, men che meno sperperare i loro soldi per le tasse.
Li ascoltai e dopotutto io volevo creare qualcosa che funzionasse bene per tutti noi, nessuno ci obbligava a edificare una sede dentro le mura... specie se fuori era più conveniente! La proposta fu presa molto bene, così lasciai a Luth il compito di capire come prenderci un pezzo di terra o un edificio già esistente lungo la strada, magari non molto distante dal laghetto. Mi è sempre piaciuto andarci, per star per i fatti miei o pregare. Io intanto preparai dei volantini da mettere in locanda e fuori dal tempio di Chauntea, sperando di attirare altri interessati tra i cacciatori della zona.
Annuncio:
In città l'iniziativa ebbe meno riscontri, di tutti i cacciatori che si sono presentati solo una dozzina aderirono. Forse per questo in città le pelli vengono in gran parte importate, del resto i cacciatori non sono così numerosi complessivamente. Anche se qualcuno si fosse ritirato perchè restio a collaborare coi non umani, all'avamporto hanno una mentalità più aperta e dubito sia questa la ragione. Agli annunci hanno risposto anche parecchi mercanti o i loro figli, vorrebbero organizzare battute di caccia con veri cacciatori per ostentare il loro status... neanche li degno di risposta! Ho notato anche un paio di risposte di conciatori interessati ad accordi, un messo dall'aspetto distinto e diverse lettere più o meno pertinenti.
CONSIGLIERE BLAKE
Il messo importante dice di essere stato mandato niente meno che dal consigliere Blake, che è interessato ad un contratto per le pelli che verranno commerciate dalla loggia. Non c'erano molti dettagli nel messaggio ma le domande sono reindirizzate ad un incontro privato col consigliere una volta che la "gilda" sarà in funzione. Ottimo! Bisognerà ovviamente valutare l'ammontare della sua richiesta e quanto possiamo offrire.
KENT E BAR
I due conciatori sono Kent e Bar e non appartengono a corporazioni. Hanno piccole attività, col vantaggio di avere richieste di pellame ridotte, ma forse troppo ridotte... Però chissà se c'è un avanzo da altre vendite importanti potrebbe essere un canale utile. Ripagherebbero con pellame lavorato e piccole riparazioni, peccato non creino armature, ma potrebbero rispondere al nostro fabbisogno. Inoltre sono disposti a far girare la voce se gli accordi saranno buoni.
ZEGHER WOLGHER
Dovrebbe essere un membro importante della Gilda degli orefici e tessitori, seppur di umili origini. La sua bottega è diventata via via più rinomata e infine si è ampliato diventando il padrone indiscusso della produzione di pellami in città.
Citazione:"Signori, non mi piace sprecare parole quindi andiamo subito al dunque. Se ho capito bene state radunando tutti i cacciatori locali sotto un'unica bandiera e posso comprendere il motivo, l'unione fa la forza anche nelle contrattazioni ed è una mossa furba.
Tuttavia non sono mai stato il tipo da contrattare quindi, se riuscirete a mettere in piedi la vostra piccola banda, mi offro di comprarvi tutto il pellame in via esclusiva, vi pago meglio degli altri e vi sconto pure ogni acquisto che voi farete da me. Armature, mantelli, stivali, guanti, riparazioni, quel che vi pare.
Zegher Wolgher, il Pellaio"
L'offerta è molto allettante e apprezzo arrivi subito al dunque. Vorrebbe però essere l'unico coi con cui dovremmo fare affari ma ha di buono che potremmo a nostra volta acquistare ciò di cui necessitiamo. Non mancherò di sentire anche lui a tempo debito.
Tuttavia i primi coi coi dovetti trattare furono i Buttercom. Non che fossi obbligata ma sarà meglio non partire col piede sbagliato col vicinato. Avevamo messo gli occhi sulla vecchia casa degli Hurley, purtroppo deceduti per mano bocca della vampira Victoria. L'edificio non era adatto alle nostre esigenze ma il posto era perfetto, all'incrocio e vicino sia al laghetto che all'avamposto. La famiglia però aveva una figlia da maritare e vi si era insediata, conscia che non ci fosse una vera autorità e giurisdizione a cui rispondere. Se vuoi un posto te lo prendi.
Andai a conoscerli e la mia prima impressione fu una grandissima voglia di prendere a pugni il capofamiglia. A dir poco di vedute ristrette, maleducato ecc. ecc. Poi però mi accorsi che agiva solo per necessità... non vi era quel retrogusto di egoismo e lussuria dei Morton. Era solo povera gente, ignorante, che cercava di tirare avanti come poteva... Decisi così di fargli un'offerta spropositata, così da dar loro un po' di respiro economico senza che la vedessero come carità. Addussi inoltre a come Victoria era ancora viva - per modo di dire - e sarebbe potuta tornare. Intanto Eirik ed altri amici locali vennero a sentirci.
Proposi infine ai Buttercom di pagarli ben 1000 monete affinchè ci lasciassero il luogo e buttassero giù la casa attuale così da farci edificare la nostra sede. Diedi loro un anticipo e dopo qualche giorno il restante compenso. Da allora ci salutano sempre ben volentieri, ovviamente.
Infine contattai il Braciere che da poco aveva aperto un bellissimo emporio e gli chiesti di raccomandarmi qualche buon costruttore. Qualcuno capace ma dai prezzi onesti. Mi diede una lista ben fornita e con Luth non tardammo a trovare chi potesse proporci dei buoni progetti sulla base delle nostre idee e i nostri sogni. Ora non ci resta che attendere il termine dei lavori nel cantiere avviato...
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