30-10-2020, 13:21
8 Mirtul, Lo scioglimento, 1391, L'Anno dell'Occhio Infuriato
La minaccia sembra essersi allontanata. Dopo il rapimento del consigliere, Maalthiir è tornato dove si era arroccato tempo fa, in alcune antiche rovine o qualcosa del genere. Le voci da locanda tra gli avventurieri dicono che si trovi lì per terminare la sua transizione verso la non-morte, altri che le perdite subite durante l’attacco, tra le Piume Rosse, siano state maggiori di quanto si aspettasse. Molte critiche vengono rivolte ai decisori, al consiglio o chi per loro, per non tentare di salvare il consigliere rapito o per permettere al nemico di raggrupparsi e rafforzarsi. Normalmente è proprio così, non bisogna dare tregua e l’occasione di recuperare le forze, ma mi rendo conto di come la città sia in uno stato di estrema debolezza. Dalla mia posizione certo non so cosa stia passando per le teste delle alte sfere, ma penso che dobbiamo sfruttare questo tempo a nostro vantaggio: rafforzare la città, risolvere le tensioni, addestrare meglio gli uomini e le donne, tutte quelle cose che il nemico ci sta dando il tempo di fare. D’altra parte, questa cosa funziona a due vie.
La studiosa che si fa chiamare Ghianda ci ha offerto da bere in locanda ed ha salutato tutti. Ora che la minaccia principale si è allontanata, tornerà alla ricerca di una città per perseguire i suoi studi. Un po’ mi è dispiaciuto, è stata uno dei primi avventurieri che ho conosciuto in questa città assieme all’altra mistica Annette ed al sacerdote Eric, ma comprendo anche come ognuno abbia i propri obiettivi nella vita.
L’altro studioso, Alakai, ci ha reso al corrente della sua analisi su un dipinto che era stato rinvenuto durante l’esplorazione al forte degli gnoll. Pare si tratti di un artefatto maledetto che trasformi in drow chi lo guarda, nato dal desiderio di vendetta di un’elfa scura, seguace di una divinità che permette alla sua gente di redimersi, per far capire agli altri cosa si prova ad avere tutti contro o qualche altra motivazione che non riesco a cogliere. Gli ho chiesto di distruggerlo o di custodirlo in un luogo sicuro, lontano dalla città. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è di avere dei drow a passeggio. Con gli altri avventurieri presenti si sono accordati nel consegnarlo ad una comunità di questi elfi scuri redenti non troppo lontana, ed a me sta bene, purché tengano tale oggetto al sicuro e non lo usino per com’era stato concepito.
La minaccia sembra essersi allontanata. Dopo il rapimento del consigliere, Maalthiir è tornato dove si era arroccato tempo fa, in alcune antiche rovine o qualcosa del genere. Le voci da locanda tra gli avventurieri dicono che si trovi lì per terminare la sua transizione verso la non-morte, altri che le perdite subite durante l’attacco, tra le Piume Rosse, siano state maggiori di quanto si aspettasse. Molte critiche vengono rivolte ai decisori, al consiglio o chi per loro, per non tentare di salvare il consigliere rapito o per permettere al nemico di raggrupparsi e rafforzarsi. Normalmente è proprio così, non bisogna dare tregua e l’occasione di recuperare le forze, ma mi rendo conto di come la città sia in uno stato di estrema debolezza. Dalla mia posizione certo non so cosa stia passando per le teste delle alte sfere, ma penso che dobbiamo sfruttare questo tempo a nostro vantaggio: rafforzare la città, risolvere le tensioni, addestrare meglio gli uomini e le donne, tutte quelle cose che il nemico ci sta dando il tempo di fare. D’altra parte, questa cosa funziona a due vie.
La studiosa che si fa chiamare Ghianda ci ha offerto da bere in locanda ed ha salutato tutti. Ora che la minaccia principale si è allontanata, tornerà alla ricerca di una città per perseguire i suoi studi. Un po’ mi è dispiaciuto, è stata uno dei primi avventurieri che ho conosciuto in questa città assieme all’altra mistica Annette ed al sacerdote Eric, ma comprendo anche come ognuno abbia i propri obiettivi nella vita.
L’altro studioso, Alakai, ci ha reso al corrente della sua analisi su un dipinto che era stato rinvenuto durante l’esplorazione al forte degli gnoll. Pare si tratti di un artefatto maledetto che trasformi in drow chi lo guarda, nato dal desiderio di vendetta di un’elfa scura, seguace di una divinità che permette alla sua gente di redimersi, per far capire agli altri cosa si prova ad avere tutti contro o qualche altra motivazione che non riesco a cogliere. Gli ho chiesto di distruggerlo o di custodirlo in un luogo sicuro, lontano dalla città. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è di avere dei drow a passeggio. Con gli altri avventurieri presenti si sono accordati nel consegnarlo ad una comunità di questi elfi scuri redenti non troppo lontana, ed a me sta bene, purché tengano tale oggetto al sicuro e non lo usino per com’era stato concepito.
Eran Blackmore
"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022
"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022