13-09-2020, 12:15
Capitolo II: Un piano ben architettato
Bastò qualche parola di Nashan per far capire a Xovar che, andare da Shedrimnes, significava per lui morte certa. Il mago, senza entrar troppo nei dettagli, riferì al giovane che l'elfa, era sì una cacciatrice di demoni, ma anche spietata verso coloro dotati di poteri sovrannaturali come lui.
Xovar sconsolato doveva rielaborare tutto il piano che crollava davanti al suo occhio come un castello di carta.
Nashan guardò il giovane e cercò di rassicurarlo offrendo il suo aiuto.
Il Warlock raccontò tutto ciò che aveva ricercato sui libri, del suo patrono sconosciuto, del suo intermediario spione e del patto che gli fu rivelato quando era piccolo.
Qualche giorno dopo, i due si incontrarono con la Ghianda. Eitinel e Nashan avevano idee divergenti sui poteri donati a Xovar, ma Nashan sembrò convincere la ghianda che non era importante chi cedeva i poteri ma come venivano usati.
Una volta risolti i primi intoppi, i tre giunsero alla conclusione che l'intermediario andava eliminato, una presenza così scomoda non poteva rimanere in vita, anche se fosse risorta dopo circa 99 anni negli inferi.
Il giovane era inizialmente titubante, ma Nashan era certo che ciò che stava proponendo. Le azioni dell'intermediario esulavano dal patto stabilito e, pertanto, ucciderlo non avrebbe avuto ripercussioni sul warlock e sui suoi poteri.
Furono elencati tutti gli incanti che dovevano essere lanciati e abbozzato un piano di azione sia per evocare il diavolo che per non farlo fuggire.
Xovar aveva bisogno di un posto sicuro per eseguire l'evocazione e di qualche avventuriero che lo supportasse sotto la supervisione di Eitinel e Nashan.
1 - Xovar
2 - Charles
3 - Morgan
4 - Raphael
2 - Charles
3 - Morgan
4 - Raphael