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[AQ] Una nuova dimora
#4
Gli artigiani del quartiere si dividevano abbastanza equamente tra chiacchieroni e riservati. Mentre i secondi rispondevano principalmente a grugniti, preferendo concentrarsi sul lavoro in atto, i primi - tendenzialmente i più giovani - erano maggiormente disposti a scambiare qualche parole ed ascoltavano anche con educato interesse i discorsi di carattere religioso - anche se era difficile dire quanto l'interesse fosse genuino e quanto motivato dal fatto che Davian fosse, alla fine, quello che li avrebbe pagati per la giornata di lavoro.

Gli artigiani spiegarono a Davian, nel corso delle varie giornate di lavoro, che un sistema come quello che lui proponeva a Hillsfar c'era: le Gilde della città. Dissero che originariamente c'erano moltissime gilde, praticamente una per ogni mestiere, ma che nel tempo quelle più piccole avevano perso potere o erano state assorbite da quelle più grandi. 

Attualmente, specificarono, le due principali gilde di Hillsfar a cui afferiscono gli artigiani sono la Corporazione del Soffio di Drago - la stessa che controlla la banca e bona parte dei negozianti della città - e la Gilda degli Orefici e dei Tessitori, a cui afferiscono principalmente gli artigiani più "tecnici" - tappezzieri, intagliatori e così via. 

Tuttavia, spiegarono, la maggior parte degli artigiani del quartiere non era *personalmente* affiliata alla gilda: molti infatti lavoravano in realtà alle dipendenze di un negoziante o artigiano più ricco, dal quale ricevevano - a seconda degli accordi - un salario fisso e/o una percentuale sulle commesse. Altri invece avevano preferito rimanere indipendenti, specialmente i più anziani - si trattava di una possibilità legale, ma che naturalmente tendeva a tagliare loro le gambe dal punto di vista economico. Agli anziani però questo importava poco, avevano vissuto così tutta la vita, anche prima di Maalthiir, e non avevano certo intenzione di cambiare adesso. 

C'era anche il fattore economico: le gilde richiedevano infatti un costo di affiliazione annuale, che per gli artigiani più piccoli era troppo alto e poco conveniente. 

La proposta di fornire attrezzi e utensili ai valligiani incontrò invece meno successo: molti avevano timore di perdere il lavoro o i pochi clienti che avevano. C'era, in generale, un certo senso di sospetto verso questo numeroso gruppo di persone che era arrivato nella loro città: avevano comprensibilmente paura di dovere spartire il poco che avevano con troppa altra gente. Qualcuno, specialmente chi non aveva figli o non ne aveva di interessati all'attività, si dimostrò disponibile a prendere uno o due apprendisti, piuttosto. Quello che si percepiva era un generalizzato timore nei confronti del futuro, se il futuro comprendeva anche gli stranieri.

La ricerca di una persona affidabile per le pulizie fu invece più semplici: quasi tutti avevano una parente zitella, una cugina nubile, una sorella vedova con i figli a carico o anche una moglie o una figlia che cercava lavoro. C'era l'imbarazzo della scelta.
[Immagine: firma_artemis.png]
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[AQ] Una nuova dimora - da TheBerserk - 19-05-2020, 12:04
RE: [AQ] Una nuova dimora - da TheBerserk - 31-05-2020, 21:49
RE: [AQ] Una nuova dimora - da TheBerserk - 08-06-2020, 14:40
RE: [AQ] Una nuova dimora - da DM Artemis - 25-06-2020, 14:54

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