03-06-2020, 18:42
...Ho idea che non avesse alcuna importanza che controllassimo il molo o la cava...
Abbiamo mandato Darry come scorta per il signor Tyke fino all'incrocio per la cava, per poi farlo proseguire solo e lasciare la borsa come stabilito.
Tobin avrebbe sorvolato la zona seguendolo e poi andandosene.
Io invece sono andata direttamente al porto.
Trovato il magazzino degli Adridge, mi nascosi tra le casse vicino, con una buona visuale del portone, e attesi. All'alba il porto cominciò la sua normale attività e dall'odore, direi che qui stavano scaricando del pesce. Attesi ancora mentre pulivano il pesce e lo mettevano sotto sale, credo proprio che non riuscirò più a mangiarlo per un bel pezzo...
La giornata sembra normale, il porto già in piena attività tra pescherecci in arrivo, casse da caricare e scaricare. Presto arrivò Darry che cominciò a gironzolare tra le bancarelle del molo. Quando vidi Tobin, uscii con cautela dal mio nascondiglio per consultarci portandomi dietro quel puzzo di pesce sviscerato...
Il magazzino non aveva altre uscite, solo il portone davanti, e le finestre erano in alto e munite di grata. Tobin mi rese invisibile così potei arrampicarmi sulle casse e sbirciare dentro. Attraverso i vetri sporchi vidi che era un unico capannone con dentro una decina di persone al lavoro. C'erano casse ovunque e un angolo era adibito ad ufficio, ma nessuno era seduto alla scrivania. Per un attimo ebbi timore di attirare tutti i gatti della zona...
Andammo dal signor Tyke, speravo ancora che avessero rilasciato il bambino ma alla fine stavamo tutti pensando la stessa cosa. Non che fosse morto ma che lo avessero già venduto senza nessuna intenzione di rispettare l'accordo. Con sorpresa trovammo la porta semi aperta. La pettegola che vendeva stoffe lì accanto, per 50 monete di seta disse che la moglie era arrivata prima del rientro del signore, con due energumeni si era portata via tutti i preziosi della casa, dai quadri alle porcellane, argenteria e pellicce.
Pensai allora che avessero deciso di abbandonare il riscatto che avevamo tenuto sotto controllo, e rifarsi così dei soldi che la moglie riteneva le spettassero dal marito traditore. Il signor Tyke era uscito molto adirato poco dopo essere rientrato dalla cava, sicuramente si era recato a casa del cognato. Appresi così una nuova parolaccia gnomica, un qualcosa tipo lywwyppippumy o forse lippywipp
Tyke stava bussando insistentemente alla porta tra imprecazioni e insulti per la moglie, ma nessuno rispondeva. Al contrario di Hellen, non avevo nessuna intenzione di scassinarla davanti al Castello e col rischio fossero in casa i proprietari. Dalle parole di Tyke però, mi resi conto che non aveva detto alla moglie con chi l'avesse tradita, ma ero piuttosto certa che lei lo sapesse comunque... non è che ci volesse un genio. Egli affermava che se si fosse scoperto di chi era figlio, sarebbe stato schiavo a sua volta. Non ne ero del tutto convinta dal momento che il padre era un mercante libero, ma avrei approfondito la cosa più avanti.
Verso mezzogiorno lasciammo il signore recarsi in caserma a perdere tempo, dato che tecnicamente non è stato un furto dal momento che casa e denaro erano condivisi dai due coniugi. Dovrebbe dimostrare cosa appartenesse effettivamente a lui e cosa ci fosse in casa. Io ed Hellen andammo alla cava furtivamente per constatare che non si erano ancora impossessati del bottino. Vidi solo due serie di impronte, lasciate in tempi ravvicinati, che dalla strada andavano verso l'ingresso della cava. Erano sicuramente di Tyke e Darry. Scendendo vidi impronte più piccole e recenti che venivano dalla foresta, lasciate dai goblin che erano sopraggiunti nel mentre.
La borsa era lì, intonsa per il momento. Dentro vi erano oro, in monete e un lingotto, e un paio di gemme. Inoltrandoci nella cava trovammo subito altri piccoli mostriciattoli, segno evidente che dentro non vi erano nascosti uomini e men che meno Toby. Nemmeno le costruzioni fuori parevano usate di recente. La lasciai li giusto per scrupolo... e perchè di quel denaro non mi interessava nulla. Volevo solo salvare Toby dalle colpe del padre e a tal proposito cercai subito Cassandra per dirle l'accaduto, così che potesse sfruttare le sue reti per scoprire dove avessero imbarcato il pargolo.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"