26-05-2020, 15:50
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 27-05-2020, 10:07 da Kickapoo.)
VII
La festa fu un evento elegante e interessante, Richard Blake non fece altro che dimostrarsi un elemento di facciata per permettere a Nashan di poter convincere le famiglie più importanti di Hillsfar ad essere parte integrante dei cambiamenti che lui e i suoi stavano organizzando. Non mi spiegavo la presenza di Tobin e della nobile elfa Althimara , entrambi a ricoprire la parte del valletto e della schiava, qualcuno si era anche presentato come accompagnatore di figure più illustri, il tutto insomma, sembrava una grande e goffa mascherata.
Due eventi in particolare disturbarono la festa. Il sordido Vaghar si era presentato e aveva avuto di nuovo l'ardire di insultarmi, grande fu la mia soddisfazione nel vederlo cacciato via dalla sicurezza, proprio come un sacco di spazzatura, il secondo verso la fine dell'evento,alla mia uscita dal tempio vidi materializzarsi dal nulla ad una decina di metri uno spesso muro di pietra creato sicuramente dalla magia, ne fui colpito e spaventato tanto da temere che qualcuno si stesse preparando per colpirci ostruendo le più vicine via di fuga, non feci altro che rientrare e dare l'allarme attendendo che la situazione venisse risolta dalle autorità.
Cesar Pentakos, mio padre era presente alla festa, un uomo disciplinato, arguto e carismatico, l'unica cosa alla quale gli ho visto interessarsi in 26 anni della mia vita sono la Magia e il Commercio, è sempre stato un vero e proprio affarista, il suo intento non è altro che arricchire e donare lustro a quello che ritiene quasi un casato. Non ho mai avuto un aperto ed evidente rapporto affettivo con lui, ma mi ha insegnato la magia e la disciplina nella creazione degli oggetti magici, sono ben consapevole che per quanto io sia suo figlio per lui sono anche uno strumento, come unico figlio maschio ed erede avrà già dei progetti per me, peccato che non abbia ancora compreso che ormai sono un uomo adulto e spetta solo me scegliere cosa fare della mia vita.
Perfecta Pentakos, mia madre anche lei maga e creatrice di oggetti magici, da lei ho eredito il difetto alla vista e immagino le buone maniere. Al contrario di mio padre, mia madre è stata la mia confidente, le confessai il mio amore per Goubert e fu lei che convinse mio nonno ad acconsentire il mio viaggio per Tantras, se posso dargli un ruolo, le darei quello della consigliera, in apparenza preferisce restare in disparte ma non perde occasione di dire la sua e suggerire a mio padre qualche buona idea, sospetto che una parte dei nostri buoni affari siano opera sua.
Per quanto mio padre mi volesse ben sigillato in un teca di vetro magica, non smetto di dedicarmi all'avventura, mi è capitato di rischiare la vita un paio di volte ma sto anche imparando moltissimo è proprio durante una di queste che mi sono imbattuto in una serie di vecchie pergamene, le istruzioni per un' invenzione Gnomica. Per quanto molti considerino gli gnomi degli sprovveduti e dei folli io vedo nella loro stirpe la genialità avanguardistica di chi è avanti di anni!. La scatola di Daguarck sembra creata per evocare un servitore che si pone al servizio del proprietario dell'oggetto dopo aver recitato una semplice e stramba formula. Ma per fare in modo che questo accada è necessario costruire e creare prima degli ingredienti complessi.
-Un inchiostro che richiede alcool distillato, due bacche oscure e del polline di mule.
- Un pennello con il manico in Zalantar, le setole in fiori di euforbia trattate con un infuso di Amaranto
-Come ultimo ingrediente sospetto che siano necessari i fogli di pergamena su cui sono spiegati e illustrati tutti i componenti e le istruzioni per la scatola.
Dovrò quindi cercare del Polline di Mule è l'unico materiale che credo mi manchi, inoltre affiderò la costruzione del pennello ad Althimara, scalpito dalla voglia di scoprire quale meraviglia verrà richiamata dalla scatola una volta che avrò terminato tutti i preparativi.