28-04-2020, 20:19
Faccio una precisazione che va al di là del discorso. Nel contesto di un gioco di ruolo, che è in larga misura - sia esso al tavolo, online o dal vivo - collaborativo invece che competitivo, giustificazioni come "questo è il gdr del mio pg" "sto interpretando così" "è la mia interpretazione" non sono pass per potere fare tutto quello che si vuole, indipendentemente dall'ambiente esterno.
Giocando a un tavolo, pensate di potere fare il ladro che nelle prime due sessioni ruba oggetti a tutti i membri del party, e nella terza li lascia a morire salvandosi da solo e costringendo il party a rerollare? Magari è "il suo gdr", "la sua interpretazione", però vi assicuro che alla quarta sessione quel giocatore non lo invitano mica più.
Allo stesso modo, non è che siccome siamo online allora tutto è permesso, tutto è consentito. Considerando le differenze rispetto a d&d - mondo persistente, più di un party, ampia forbice di livelli - ci sono delle cose che semplicemente non sono appropriate nell'ottica di garantire il divertimento di tutti. Questa è una di quelle.
Giocando a un tavolo, pensate di potere fare il ladro che nelle prime due sessioni ruba oggetti a tutti i membri del party, e nella terza li lascia a morire salvandosi da solo e costringendo il party a rerollare? Magari è "il suo gdr", "la sua interpretazione", però vi assicuro che alla quarta sessione quel giocatore non lo invitano mica più.
Allo stesso modo, non è che siccome siamo online allora tutto è permesso, tutto è consentito. Considerando le differenze rispetto a d&d - mondo persistente, più di un party, ampia forbice di livelli - ci sono delle cose che semplicemente non sono appropriate nell'ottica di garantire il divertimento di tutti. Questa è una di quelle.
![[Immagine: firma_artemis.png]](http://www.raccontidellevalli.eu/firma_artemis.png)