30-03-2020, 16:58
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-03-2020, 17:01 da Brancaleone.)
Mistleport era ancora una volta l'obiettivo del nemico. Ora nelle sue acque si ergeva l'abominevole torre ricoperta di occhi e da essa vomitavano fuori legioni di mostri acquatici.
Ormai con l'ultimo attacco a Mistleport, e con l'arcimago Kevamros che stava opponendo l'ultima resistenza al nemico ad un prezzo che solo lo sguardo della sacerdotessa Amarante faceva intuire, restava solo lo sgombero della popolazione civile della Valle. Peldan's Helm doveva dirigersi verso il Cormyr probabilmente e da Ashabenford tutti si sarebbero spostati a Myth Drannor e poi ad alberi Intrecciati, almeno una parte dei profughi.
Leonides, ancora con il dolore nel corpo per l'arduo scontro a Mistleport, si concesse un poco di riposo e poi si mosse a dar assistenza ad Althimara e Victoria per spostare i viveri dal Covone Dorato ad Ashabenford il più rapidamente possibile per poi ultimare il trasferimento della popolazione. Non sapeva perchè non fosse stato considerato per dirigere l'operazione dal comandante Nelyssa, ma sapeva che doveva comunque aiutare. Dava indicazioni ai gruppi di miliziani meno esperti, oltre a prestare il proprio aiuto caricando i carri. Non si risparmiò neanche un momento, ma sapeva anche che doveva trovare delle nuove pozioni di guarigione. La sua scorta era ormai quasi azzerata ed un altro scontro come quello di Mistleport forse non lo avrebbe superato. Non poteva permettersi di cadere o cedere alla disperazione, ormai aveva imparato una cosa, il "se" in quel momento non poteva essere messo in conto. Gli "altri" avevano bisogno e lui poteva essere d'aiuto. Non avrebbe anteposto altro a quella missione, niente era da anteporre alla salvezza di migliaia di civili inermi, intere famiglie. Sperò che anche altri arrivassero a quella conclusione...
Ormai con l'ultimo attacco a Mistleport, e con l'arcimago Kevamros che stava opponendo l'ultima resistenza al nemico ad un prezzo che solo lo sguardo della sacerdotessa Amarante faceva intuire, restava solo lo sgombero della popolazione civile della Valle. Peldan's Helm doveva dirigersi verso il Cormyr probabilmente e da Ashabenford tutti si sarebbero spostati a Myth Drannor e poi ad alberi Intrecciati, almeno una parte dei profughi.
Leonides, ancora con il dolore nel corpo per l'arduo scontro a Mistleport, si concesse un poco di riposo e poi si mosse a dar assistenza ad Althimara e Victoria per spostare i viveri dal Covone Dorato ad Ashabenford il più rapidamente possibile per poi ultimare il trasferimento della popolazione. Non sapeva perchè non fosse stato considerato per dirigere l'operazione dal comandante Nelyssa, ma sapeva che doveva comunque aiutare. Dava indicazioni ai gruppi di miliziani meno esperti, oltre a prestare il proprio aiuto caricando i carri. Non si risparmiò neanche un momento, ma sapeva anche che doveva trovare delle nuove pozioni di guarigione. La sua scorta era ormai quasi azzerata ed un altro scontro come quello di Mistleport forse non lo avrebbe superato. Non poteva permettersi di cadere o cedere alla disperazione, ormai aveva imparato una cosa, il "se" in quel momento non poteva essere messo in conto. Gli "altri" avevano bisogno e lui poteva essere d'aiuto. Non avrebbe anteposto altro a quella missione, niente era da anteporre alla salvezza di migliaia di civili inermi, intere famiglie. Sperò che anche altri arrivassero a quella conclusione...
Leonides Nathos
Sek Nefer
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