19-11-2019, 11:29
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-11-2019, 12:23 da DM Artemis.)
Nymeria non ne poteva più di avere Xenia tra i piedi, a sorvegliarla e proteggerla come se fosse una delicata statuina di cristallo. La cosa le stava facendo venire in mente cattivi ricordi, ricordi di cose che avrebbe di gran lunga preferito non rivisitare più. Ma a quanto pare, con gli Zhentarim in circolazione, la cosa non sarebbe stata possibile.
La presenza costante di Xenia comunque aveva avuto un risultato concreto, che la mezzelfa non mancò di esternarle ripetutamente: da quando aveva Xenia alle costole, la misteriosa figura che l'aveva seguita non s'era più fatta vedere. O almeno, non in modo così evidente; considerando che Nymeria non era riuscita a vederla in volto, era altrettanto possibile che la persona - elfo, mezzelfo o donna che fosse - si trovasse lì in bella vista, fresca e riposata, a bere una birra nella sua locanda. D'altra parte, i recenti piccoli problemi col Mythal avevano portato a Myth Drannor un mucchio di curiosi, quindi non è che in locanda mancassero le facce nuove.
In tutto questo, c'era sempre il problema di individuare due - finte - case sicure. Nymeria aveva sondato un po' le acque, e alla fine era giunta a una conclusione: avrebbero trasportato il finto Robert dall'Armeria Arcana di Ashabenford - Holfast aveva convinto sua moglie Cornelia a prestarsi alla messinscena, e come al solito aveva accettato di buon grado di aiutare il bizzarro gruppo senza fare domande e senza chiedere esattamente quale fosse lo scopo dell'operazione - verso Shadowdale.
C'erano alcuni buchi nella storia, ma Nymeria sperava che i loro nemici non si sarebbero fatti troppe domande, o che sarebbero giunti alle loro stesse conclusioni: ad esempio, perché non teletrasportarsi con Robert? Beh, non erano ancora sicuri che fosse davvero un amico - il che comunque era vero - quindi non potevano rischiare che rimanesse indietro, rifiutando all'ultimo istante di sottoporsi all'incantesimo. A pensarci bene, il finto trasporto verso Shadowdale si sarebbe ben adattato anche a una qualche forma di giudizio o processo davanti ai Mastri Arpisti di quella Valle...almeno, la mezzelfa sperava che l'avrebbero vista così. Qualche spia attenta si sarebbe anche potuta fare delle domande sulla bizzarra composizione del gruppo...ma Nymeria sperava di avere confuso abbastanza le acque. Forse Nashan sarebbe stato più convincente come guardiano che prigioniero, visto che aveva sbandierato la sua affiliazione ai quattro venti.
Rimaneva da decidere come trasportare Nashan all'Armeria Arcana senza destare sospetti, ma insomma, mica poteva fare tutto lei, no?
Stava giusto recandosi dall'onnipresente Xenia per comunicarle queste informazioni, quando nella testa iniziò a risuonarle un messaggio magico. Nymeria corrugò la fronte. Avrebbe dovuto riferirlo a Xenia, oppure no? Avrebbe messo a repentaglio la missione?
Alla fine, la mezzelfa optò per la sincerità. Sperava che Xenia avrebbe comunque fatto la scelta giusta, o nel peggiore dei casi, che qualcun altro l'avrebbe fatta per lei.
Riferì a Xenia tutte le informazioni riguardo alla casa sicura e al percorso che aveva ideato, poi fece una breve pausa, fissandola negli occhi con aria grave.
Infine aggiunse: <<C'è una complicazione...sembra che Robert abbia ritrovato gran parte della memoria. Non so altro però...non so COSA ha ricordato, e ovviamente ora non possiamo portarlo qui per chiederglielo. Cosa vuoi fare?>>
La presenza costante di Xenia comunque aveva avuto un risultato concreto, che la mezzelfa non mancò di esternarle ripetutamente: da quando aveva Xenia alle costole, la misteriosa figura che l'aveva seguita non s'era più fatta vedere. O almeno, non in modo così evidente; considerando che Nymeria non era riuscita a vederla in volto, era altrettanto possibile che la persona - elfo, mezzelfo o donna che fosse - si trovasse lì in bella vista, fresca e riposata, a bere una birra nella sua locanda. D'altra parte, i recenti piccoli problemi col Mythal avevano portato a Myth Drannor un mucchio di curiosi, quindi non è che in locanda mancassero le facce nuove.
In tutto questo, c'era sempre il problema di individuare due - finte - case sicure. Nymeria aveva sondato un po' le acque, e alla fine era giunta a una conclusione: avrebbero trasportato il finto Robert dall'Armeria Arcana di Ashabenford - Holfast aveva convinto sua moglie Cornelia a prestarsi alla messinscena, e come al solito aveva accettato di buon grado di aiutare il bizzarro gruppo senza fare domande e senza chiedere esattamente quale fosse lo scopo dell'operazione - verso Shadowdale.
C'erano alcuni buchi nella storia, ma Nymeria sperava che i loro nemici non si sarebbero fatti troppe domande, o che sarebbero giunti alle loro stesse conclusioni: ad esempio, perché non teletrasportarsi con Robert? Beh, non erano ancora sicuri che fosse davvero un amico - il che comunque era vero - quindi non potevano rischiare che rimanesse indietro, rifiutando all'ultimo istante di sottoporsi all'incantesimo. A pensarci bene, il finto trasporto verso Shadowdale si sarebbe ben adattato anche a una qualche forma di giudizio o processo davanti ai Mastri Arpisti di quella Valle...almeno, la mezzelfa sperava che l'avrebbero vista così. Qualche spia attenta si sarebbe anche potuta fare delle domande sulla bizzarra composizione del gruppo...ma Nymeria sperava di avere confuso abbastanza le acque. Forse Nashan sarebbe stato più convincente come guardiano che prigioniero, visto che aveva sbandierato la sua affiliazione ai quattro venti.
Rimaneva da decidere come trasportare Nashan all'Armeria Arcana senza destare sospetti, ma insomma, mica poteva fare tutto lei, no?
Stava giusto recandosi dall'onnipresente Xenia per comunicarle queste informazioni, quando nella testa iniziò a risuonarle un messaggio magico. Nymeria corrugò la fronte. Avrebbe dovuto riferirlo a Xenia, oppure no? Avrebbe messo a repentaglio la missione?
Alla fine, la mezzelfa optò per la sincerità. Sperava che Xenia avrebbe comunque fatto la scelta giusta, o nel peggiore dei casi, che qualcun altro l'avrebbe fatta per lei.
Riferì a Xenia tutte le informazioni riguardo alla casa sicura e al percorso che aveva ideato, poi fece una breve pausa, fissandola negli occhi con aria grave.
Infine aggiunse: <<C'è una complicazione...sembra che Robert abbia ritrovato gran parte della memoria. Non so altro però...non so COSA ha ricordato, e ovviamente ora non possiamo portarlo qui per chiederglielo. Cosa vuoi fare?>>