18-11-2019, 16:54
Alla vista delle prime propaggini della foresta del Cormanthor, Realgar si rilassò.
Aveva viaggiato a lungo. Si era unito ad una banda di contrabbandieri sembiani, aveva fatto il mercenario per un signorotto theskian, aveva visto i Cavalieri di Grifoni di Algarond, aveva attraversato il Mare delle Stelle Cadute fino a Westgate, aveva viaggiato lungo le brughiere del Cormyr fino a giungere alle innevate Bocche di Tilver. E poi, finalmente, il Cormanthor. E quella lunga striscia di terra fertile che giunge fin quasi al cuore della foresta di smeraldo, quella striscia seminata a grano e orzo chiamata Mistledale.
Era contento di essere tornato da quelle parti. Era il luogo dove per la prima volta aveva visto la luce del sole; in un certo qual modo si sarebbe potuto dire che era nato lì.
Comunque inutile pensare a quelle cose. Ashabenford era ancora lontana.
Aveva viaggiato a lungo. Si era unito ad una banda di contrabbandieri sembiani, aveva fatto il mercenario per un signorotto theskian, aveva visto i Cavalieri di Grifoni di Algarond, aveva attraversato il Mare delle Stelle Cadute fino a Westgate, aveva viaggiato lungo le brughiere del Cormyr fino a giungere alle innevate Bocche di Tilver. E poi, finalmente, il Cormanthor. E quella lunga striscia di terra fertile che giunge fin quasi al cuore della foresta di smeraldo, quella striscia seminata a grano e orzo chiamata Mistledale.
Era contento di essere tornato da quelle parti. Era il luogo dove per la prima volta aveva visto la luce del sole; in un certo qual modo si sarebbe potuto dire che era nato lì.
La memoria era ancora come la mattina in quella valle: nebbiosa. Qualche dettaglio, per la verità l’aveva ricordato, ma cose da nulla.
Comunque inutile pensare a quelle cose. Ashabenford era ancora lontana.
Realgar
Thrain Stoneshield
Thrain Stoneshield