28-10-2019, 22:42
Da quanto tempo non scrivevo due righe davanti a un fuoco, accampato con la mia tenda, mangiando ciò che riesco a procurarmi? La risposta è semplice: troppo tempo!
Ah, il Cormanthor. Una zona decisamente affascinante che potrei anche definire come la mia preferita di tutte le Valli. Cosa ha di così speciale? La natura superba di una fitta e intricata foresta e le rovine degli elfi che qui avevano costruito le loro case.
Ma se devo scegliere un luogo che apprezzo più di ogni altra cosa, credo senza dubbio che si tratti della la radura della pietra verticale. Non conoscevo molto della sua storia oltre a quello che sanno tutti. So che venne innalzata dagli elfi e dagli umani delle Valli come simbolo di alleanza e amicizia e che dalla sua edificazione parte il calendario delle valli in uso ancora tutt'oggi dopo quasi 1400 anni. Poi, praticamente per caso, me la sono ritrovata davanti, spezzata ma ancora in piedi. Venne rovinata da un gruppo di elfi integralisti, così ho sentito vengono chiamati, che desiderano il completo allontanamento dell'antico popolo dal mondo degli uomini e viceversa, non desiderano contaminazioni né spartire le loro foreste con chicchessia. La stupidità di questi propositi si commenta da sola, le foreste non hanno altri padroni che animali che le popolano. Tutti, umani, elfi o qualunque altra specie che sia, sono ospiti al loro interno e come tali si devono comportare, ospiti in casa di altri, ospiti che devono rispetto ai veri padroni di casa e alla casa stessa. Il rapporto che ho notato esiste ancora oggi tra elfi e uomini è, a mio avviso, ben rappresentato da quel monolite: rovinato ma ancora in piedi, capace di sfidare le intemperie pare dire:
“HEY, io sono ancora qui e non sarà facile farmi fuori!”
Con questo non voglio dire che gli elfi sono i responsabili di questa situazione, tutt'altro. Per troppo tempo abbiamo dato per scontato che gli elfi fossero come gli umani, solo più bassi e con le orecchie a punta, invece sto scoprendo che non è così. Hanno una cultura e una storia che muove le loro azioni, una società ben più complessa di quella umana ed è forse per questo che, spesso, ci si può trovare in conflitto. Il primo passo per convivere in pace e armonia è capirsi a vicenda. Se ci si ferma alla superficie non si andrà lontano e anzi, i passi in avanti fatti saranno solo un ricordo.
Posso solo augurarmi che i nostri governanti, siano essi Siniscalchi, Duchi, Principi, Coronal o quant'altro, abbiano davvero voglia di venirsi incontro e di capirsi l’un l’altro, usando le differenze come pretesti per arricchirsi e non come alibi per isolarsi.
*In fondo alla pagina un disegno, fatto a carboncino, della grande Pietra Verticale, sberciata ma pur sempre in piedi*