24-09-2019, 21:16
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-09-2019, 20:07 da mighelio.)
Ho trascorso una settimana a Elven Crossing, andando di tanto in tanto a Mith Drannor. Le mie giornate le ho passate per lo più in biblioteca o a riposare godendo dell’ombra fornita dai numerosi alberi. Per la prima volta da quando sono giunto nelle valli mi son sentito a casa. Come dicevo però non ho solamente oziato. Ho fatto qualche ricerca soprattutto sulla lingua e sulla cultura elfica. Certo, non è stato estremamente proficuo dato che i libri custoditi in biblioteca erano per la maggior parte scritti in elfico, lingua che, inutile dirlo, non conosco affatto. Dovrò trovare qualcuno che voglia farmi da insegnante, a tempo debito.
In ogni caso sono tornato ad Ashabenfold e, come prima notizia, ho saputo dell’attacco alla locanda del Cervo di alcune creature simili a topi ma molto più grossi e soprattutto resistenti alle armi comuni e al fuoco. Posso solo rallegrarmi di non essere stato in città anche perché sicuramente non avrei potuto fare nulla. E questo mi da il gancio per affrontare il prossimo argomento.
Il capitolo addestramento con la spada. Un disastro su tutta la linea, non ho fatto minimamente progressi. Trovo estremamente tediante allenarmi a colpire un manichino e ancora di più indossare una corazza per aggirarmi per le zone esterne. In sostanza un rilevatore di presenza, ad uso e consumo dei banditi e delle altre inside della zona, sotto forma di clangore metallico.
Nonostante questo mi sono unito a una spedizione indirizzata niente di meno che alla porzione di terre selvagge popolate da bugbears. I compagni che erano con me erano tutti formidabili combattenti e hanno fatto in modo che praticamente non corressi pericoli. C’erano il prode Khaal, il mago con lo spadone Alan e la sacerdotessa Edie. Per quello che ho potuto ho aiutato Khaal in prima linea, cercando di indirizzare il più possibile le attenzioni dei nemici verso di me cosa che, per mia fortuna, non mi è riuscito sempre al meglio. Infatti i nemici in quella zona erano particolarmente ostici e se fossi stato l’oggetto unico delle loro attenzioni, non so davvero come sarei finito. Di molto buono c’è che sono riuscito a mettere da parte qualche moneta che mi hanno permesso l’acquisto di un anello dalle proprietà magiche molto simili a quelle dell’amuleto che andavo cercando a Mith Drannor quando ho conosciuto Lilnuviel.
Credo comunque che nei prossimi giorni mi concentrerò più sul mettere assieme i miei appunti piuttosto che andare in cerca di avventure, sono convito che con un po’ di attenzione potrei tirarne fuori qualcosa di buono!
*Un nuovo schizzo compare nel suo taccuino. Questa volta riprende le fattezze, per nulla rassicuranti, di un bugbear armato di spada.*
In ogni caso sono tornato ad Ashabenfold e, come prima notizia, ho saputo dell’attacco alla locanda del Cervo di alcune creature simili a topi ma molto più grossi e soprattutto resistenti alle armi comuni e al fuoco. Posso solo rallegrarmi di non essere stato in città anche perché sicuramente non avrei potuto fare nulla. E questo mi da il gancio per affrontare il prossimo argomento.
Il capitolo addestramento con la spada. Un disastro su tutta la linea, non ho fatto minimamente progressi. Trovo estremamente tediante allenarmi a colpire un manichino e ancora di più indossare una corazza per aggirarmi per le zone esterne. In sostanza un rilevatore di presenza, ad uso e consumo dei banditi e delle altre inside della zona, sotto forma di clangore metallico.
Nonostante questo mi sono unito a una spedizione indirizzata niente di meno che alla porzione di terre selvagge popolate da bugbears. I compagni che erano con me erano tutti formidabili combattenti e hanno fatto in modo che praticamente non corressi pericoli. C’erano il prode Khaal, il mago con lo spadone Alan e la sacerdotessa Edie. Per quello che ho potuto ho aiutato Khaal in prima linea, cercando di indirizzare il più possibile le attenzioni dei nemici verso di me cosa che, per mia fortuna, non mi è riuscito sempre al meglio. Infatti i nemici in quella zona erano particolarmente ostici e se fossi stato l’oggetto unico delle loro attenzioni, non so davvero come sarei finito. Di molto buono c’è che sono riuscito a mettere da parte qualche moneta che mi hanno permesso l’acquisto di un anello dalle proprietà magiche molto simili a quelle dell’amuleto che andavo cercando a Mith Drannor quando ho conosciuto Lilnuviel.
Credo comunque che nei prossimi giorni mi concentrerò più sul mettere assieme i miei appunti piuttosto che andare in cerca di avventure, sono convito che con un po’ di attenzione potrei tirarne fuori qualcosa di buono!
*Un nuovo schizzo compare nel suo taccuino. Questa volta riprende le fattezze, per nulla rassicuranti, di un bugbear armato di spada.*