10-03-2019, 12:55
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-03-2019, 12:58 da Endymion.)
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Ho perso il conto dei giorni.
Questa guerra è strana. E' la prima che combatto, quindi chiamarla "strana" forse non è il termine adatto. Non ho un termine di paragone.
Ho sempre pensato la guerra fosse un turbinio di paura, sangue e morte. Ho visto il sangue, ho visto qualcuno morire, ho provato paura di fronte al drago. Ma, drago a parte, non è stato nulla di differente a quanto abbia sperimentato nei bassifondi del Gate o su certi vascelli.
Forse è il potere di questo tanto nominato mythal a tenerci in una bolla. O forse sono gli elfi stessi, con il loro esercito ed i loro generali. Mi sento come sospesa nel tempo e nello spazio, a portare avanti una lista di cose da fare dettate dagli elfi, distanti e distaccati. Forse semplicemente non gli piacciamo, e non manifestano con noi sconforto o dolore. E' possibile.
Ma non vedo nulla di tutto questo nemmeno negli altri volontari. Sono agitati, pianificatori, pronti a sgomitare per farsi notare, direi. Non ho mai visto un briciolo di ansia in loro, nessuna di quelle sensazioni che dovrebbe portare la consapevolezza che oggi ci sei, domani chissà. Avanzano strategie e tattiche tra le più disparate, arrivando perfino a cercare di sacrificarsi per la gloria, e la risposta più comune che riceviamo è il sarcasmo.
Questo esercito è l'unico degno di nota in questa regione. Per loro stessa ammissione, sono in grado di affrontare da soli i draghi. Hanno generali, tra loro fila, che hanno combattuto creature inconcepibili per riprendersi Myth Drannor. A cosa gli serviamo?
Proprio per queste ragioni ho cercato di tenermi fuori dalle grandi battaglie, ed ho partecipato a quelle che ritenevo potessero essere missioni che avrebbero fatto pendere i piatti della bilancia in nostro favore. Forse in un caso o due ci siamo riusciti, anche se il mio è stato solo un piccolo contributo. Ma all'ultima...
Non avevo mai rischiato così tanto. Ho visto Wren svanire nelle ombre, ma quelli erano qualcosa di diverso. Letali, abili. In certo senso, alieni. Ed ora conoscono la mia faccia, nonostante non fossi il loro bersaglio.
Immagino sia il prezzo da pagare quando ti mischi con la tua gente, Robb. I patti che sto stringendo per trovarti.
Se ti è successo qualcosa, il responsabile pagherà. Chiunque sia stato. Dovessi dedicare il resto della mia vita a trovarli, ad addestrarmi per farlo. E se qualcuno o qualcosa si troverà sulla mia strada, ne pagherà le conseguenze.
Ho perso il conto dei giorni.
Questa guerra è strana. E' la prima che combatto, quindi chiamarla "strana" forse non è il termine adatto. Non ho un termine di paragone.
Ho sempre pensato la guerra fosse un turbinio di paura, sangue e morte. Ho visto il sangue, ho visto qualcuno morire, ho provato paura di fronte al drago. Ma, drago a parte, non è stato nulla di differente a quanto abbia sperimentato nei bassifondi del Gate o su certi vascelli.
Forse è il potere di questo tanto nominato mythal a tenerci in una bolla. O forse sono gli elfi stessi, con il loro esercito ed i loro generali. Mi sento come sospesa nel tempo e nello spazio, a portare avanti una lista di cose da fare dettate dagli elfi, distanti e distaccati. Forse semplicemente non gli piacciamo, e non manifestano con noi sconforto o dolore. E' possibile.
Ma non vedo nulla di tutto questo nemmeno negli altri volontari. Sono agitati, pianificatori, pronti a sgomitare per farsi notare, direi. Non ho mai visto un briciolo di ansia in loro, nessuna di quelle sensazioni che dovrebbe portare la consapevolezza che oggi ci sei, domani chissà. Avanzano strategie e tattiche tra le più disparate, arrivando perfino a cercare di sacrificarsi per la gloria, e la risposta più comune che riceviamo è il sarcasmo.
Questo esercito è l'unico degno di nota in questa regione. Per loro stessa ammissione, sono in grado di affrontare da soli i draghi. Hanno generali, tra loro fila, che hanno combattuto creature inconcepibili per riprendersi Myth Drannor. A cosa gli serviamo?
Proprio per queste ragioni ho cercato di tenermi fuori dalle grandi battaglie, ed ho partecipato a quelle che ritenevo potessero essere missioni che avrebbero fatto pendere i piatti della bilancia in nostro favore. Forse in un caso o due ci siamo riusciti, anche se il mio è stato solo un piccolo contributo. Ma all'ultima...
Non avevo mai rischiato così tanto. Ho visto Wren svanire nelle ombre, ma quelli erano qualcosa di diverso. Letali, abili. In certo senso, alieni. Ed ora conoscono la mia faccia, nonostante non fossi il loro bersaglio.
Immagino sia il prezzo da pagare quando ti mischi con la tua gente, Robb. I patti che sto stringendo per trovarti.
Se ti è successo qualcosa, il responsabile pagherà. Chiunque sia stato. Dovessi dedicare il resto della mia vita a trovarli, ad addestrarmi per farlo. E se qualcuno o qualcosa si troverà sulla mia strada, ne pagherà le conseguenze.
Eran Blackmore
"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022
"Come i bambini, bisogna minacciarli" - DM Artemis, 2022