[Dm Ignem] Lettera per Lord Ilmeth

[Denoela]

*Appena letti i primi due punti, la genasi scrive di getto una risposta su una pergamena*

Chiedo scusa ero convinta che gli umani fossero abbastanza evoluti da non trarre divinazioni dal volo degli uccelli o dal mangiare dei polli...

*Poi si ferma leggendo il terzo punto e posa il pennino lentamente. Un istante dopo straccia tutto e lo getta nel primo braciere a tiro.

Scriverà una nuova risposta solo il giorno successivo di ritorno a Essembra, probabilmente dopo essersi sfogata contro qualche sprovveduto ostile.*

Vi ringrazio per i vostri insegnamenti e mi scuso se la richiesta ha recato offesa. In effetti non avevo idea che la cosa potesse risultare inopportuna ora, naturalmente in questo caso è meglio pensarci dopo o lasciar perdere. Ammetto mi stupisca che una proposta per un gesto di solidarietà tra popoli debba essere richiesto dagli alleati e non offerto, non avevo nemmeno accennato la cosa a loro. Non desidero creare problemi, ma una cosa desidero chiarirla subito.

Con tutto il rispetto, non sono tanto subdola trarre vantaggi da queste morti e spero un giorno vogliate conoscermi meglio per non pensare mai più una cosa simile di me. Comprendo come una cosa gratuita da parte mia possa generare sospetti, ma posso giurarvi sulla testa calda di mio figlio che non pensavo nemmeno di poterne trarre guadagno. Io non credo esista alcun merito per un gesto che non costa niente fare. La credibilità degli elfi non la voglio in regalo, me la sto sudando spuntando sangue com'è giusto che sia e mi rasserena che approviate.
Peraltro, io stessa sarei rientrata nella conta di quei caduti se non fosse stato per l'intervento tempestivo di un sacerdote, che a quanto pare mi ha strappata alla morte. Do valore a quelle morti, stiamo parlando di eroi, non mi permetterei mai di usarli per secondi fini. Il mio desiderio era che anche questa città li ricordasse, mi sento più vicina al popolo di Essembra avendo anche io un figlio da proteggere ed è l'unico posto in cui mi sia mai fermata prima.

Darsa Naur