08-11-2018, 16:24
TI PIACE ANCORA IL MIO PRAGMATISMO?
Potrei scrivere così tante cose di lui che non so cosa scrivere. Certo è che l'ultimo sguardo tra noi non sarebbe stato attraverso una finestra. Una volta che in locanda tutti erano presi tra il bere e festeggiare.. io me ne andai. Sapevo già che sarebbe arrivato quel momento, avevo fatto il mio perchè avvenisse, ma non pensavo in modo così improvviso. Avrei potuto seguirlo, restare al suo fianco e cercare con lui un posto migliore e nuove opportunità altrove. Era quanto pensavo che avremmo fatto prima o poi, prima che avessi il piccolo Charantir.
Quando è nato è cambiato tutto per me, non volevo più lasciaro... Non è che fossi attratta da Harald Nietzen al di là del suo ruolo sacerdotale, neanche lo conoscevo bene al tempo. Era solo un'opportunità. Dando una spintarella alla sua scalata di potere, mi avrebbe dato una posizione migliore rispetto a quanto poteva offrirmi Aldric Rumevald. A cui di contro ero molto legata in un burrascoso rapporto di odio e amore. Era la mia debolezza, una tentazione di cui dovevo liberarmi ignorando qualunque cosa o sentimento avessi.
ma del resto sono così gli affetti della vita
ti avvolgono col loro calore in un bacio che si consuma in fretta
ciò che ne resta è solo fumo soffocante e cenere tra le dita
prima o poi li porta via il vento o forse il tempo
e se respiri ancora circondato dal vuoto
conservi il ricordo e te ne vai
e se respiri ancora circondato dal vuoto
conservi il ricordo e te ne vai
Volevo rientrare al Tempio e invece andai da lui per vederlo un'ultima volta e lasciargli un pegno, improvvisato purtroppo. Per niente pari al suo, che mi aveva già dato prima del colpo di stato e che avrei portato con me sempre. Un ricordo di ciò che mi aveva attratta di lui un tempo e sicuramente un dono migliore del simbolo divino che voleva lasciarmi in aggiunta.. già che per come vesto avrei un solo posto dove nasconderlo e, se mi venisse trovato, sarebbe indubbiamente un'inutile inculata per me.
Mi aveva concesso cinque minuti e li usai tutti, parlando a lungo mentre raccoglieva le sue cose, mi diceva come dovesse andar via anche se già lo sapevo, mi disse dei suoi propositi là sulle mure anche se li sapevo. Mi disse che avevo vinto, ottenuto quanto volevo e lui fallito. Ma non ne ero affatto felice e lo sapeva. Forse ricorderemo a lungo quell'ultimo bacio ma sappiamo entrambi che se un domani ci rivedremo, saremo comunque su fronti diversi. Perchè è così che ci siamo divisi, quando ho lasciato che le mura si chiudessero tra noi, con lui dentro e me fuori.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"