05-11-2018, 13:37
FINIRA' MAI?
Dopotutto Morihaus non aveva ancora finito con me
Troppo debole per darci la caccia attivamente, pensavo ormai si limitasse a trascorrere i suoi ultimi tempi morendo. Scordandosi della mia esistenza una volta per tutte. E invece no, aveva ancora in serbo qualcosa per me, qualcosa che non immaginavo nemmeno. Quando mi chiamò pensai a una trappola, che volesse vendicarsi o eliminarmi già che non poteva più avermi. Non più.
Però ci andai anche se tutto mi diceva di non farlo. Per vederlo in faccia per l'ultima volta, per chiudere con lui una volta per tutte. D'improvviso tutti i miei propositi di vendetta, il mio odio nei suoi riguardi si erano come consumati negli anni. Volevo morisse perchè non meritava di vivere, ma più di tutto volevo chiudere col mio passato. Ucciderlo era il giusto finale, non prolungarne l'agonia col tormento. Non più.
Ma Morihaus non aveva affatto finito con me
Davanti a me non c'era più il Domatore a ghermirmi con la frusta, non c'era nemmeno il Sultano che governava la mia mente col terrore. C'era solo un vecchio, stanco e malato il cui terribile potere era solo un ricordo sbiadito. Non era venuto a uccidermi, no. Era venuto a portarmi la sua eredità come si fa con una figlia. Disgustata, rifiutai e nel timore di essere portata via ancorai il mio corpo. Quell'uso di magia scatenò l'attacco e Morihaus Tankas morì ma, stranamente, non provai alcuna gioia. Non più.
Presi il suo corpo, staccai la sua testa e lo diedi alle Fiamme Sacre del Tempio. Consumando il suo corpo nel fuoco sentivo purificarsi la mia stessa anima. Stringevo l'anello tra le nocche delle dita ed era come sentire il tocco pungente di mio padre accanto a me. L'Alakir aveva ragione nel voler conservare il corpo per ottenere risposte, ma mai avrei sopportato di sentire oltre la sua voce. Non più.
E nemmeno da morto Morihaus aveva finito con me
Fu lui ad annunciarci il suicidio di qualcuno a noi vicino, che poi scoprimmo essere Derek. Accantonai la cosa come semplice informazione acquisita, posticipando il peso che la sua assimilazione avrebbe comportato. Non era il momento di rendermi conto che era scomparso, di occuparmi delle conseguenze e nemmeno di rendermi conto che non l'avrei più rivisto. Non più.
In compenso ricevetti il testamento di Morihaus, dove era stabilito che alla sua morte passasse a me in eredità il contratto di proprietà del suo Circo Itinerante. O meglio un suo 50% indivisibile, con il rimanente 50% di proprietà a Faruk el Ahimar. Non è possibile donare, vendere, o disporre del circo senza il consenso di entrambi. E io nemmeno so dove sia! In sostanza: 25 schiavi che non posso liberare. Non più.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"