13-06-2018, 16:48
SE IO NON SONO TE E TU NON SEI ME
CHI E' NELLO SPECCHIO, IO O TE?
Stanotte potrei dormire un poì più comoda, se solo ci riuscissi. Aldric mi ha tolto le manette ma non pare intenzionato a dormire. Nemmeno io ne ho voglia. Ho tirato bene le tende, buttato fuori ogni specchio ma anche se lei tace, i pensieri sono fuoco. Sono preoccupata per la mia creatura, cosa potrebbe farle mentre non sono io. Ben gli sta la secchiata d'acqua che si è presa in faccia. Anzi botte. Bravo Nathan. Aldric mi ha parlato di lei ma non riesco proprio a riconoscerla. Non ho idea di chi sia, ricordo solo il nome con cui vuol essere chiamata da loro, che non conosco la vera lingua. Draxa.
Se io sono io perché tu sei tu
e tu sei tu perché io sono io,
allora io non sono io e tu non sei tu.
Ma se io sono io perché io sono io
e tu sei tu perché tu sei tu,
allora io sono io e tu sei tu.
E' da tanto che non venivo chiamata in quel modo. Era il mio nome d'arte, quando mi esibivo tra fuoco e fiamme. Partecipavo ai miei spettacoli tra gli spettatori, come se non fossi io. Vorticavo nel fumo al di sopra delle fiamme e potevo vedermi, una genasi crepitante, scatenare la sua natura tra effetti scenografici, urla di terrore e applausi di un pubblico delirante.
Urla ben diverse da quelle che sentivo da lontano, rannicchiata in un angolo nascosto della mia mente . Resistevo, in attesa che tutto finisse, mentre il braccio del Domatore si alzava e percuoteva con forza un corpo che non sentivo più mio. Non era a me che succedeva, più mi convincevo meno sentivo il dolore. Fino a scordarlo, perchè troppo grande per una bambina.
A volte dopo ore, a volte giorni, mi svegliavo come dopo un brutto incubo e qualunque cosa mi fosse successa, non la ricordavo più. Perchè ricordarla, sarebbe stato troppo doloroso. Inconsapevolmente avevo creato un muro e proiettato me stessa dall'altra parte per mettermi al sicuro. L'ho fatto per salvarmi, che altro potevo fare? Oggi mi rendo conto che era solo un fragile specchio che si crepava colpo dopo colpo e ora che si è infranto, non so più chi sono.
Se io mi osservo perché tu mi vedi,
e tu ti osservi perché io ti vedo,
allora io non mi vedo e tu non ti vedi.
Ma se io non mi osservo perché non voglio vedermi
e tu ti osservi perché ti vuoi vedere,
allora io non mi vedo e tu ti vedi.
E se fossi io quella di troppo? Se lei ricordasse tutto perchè è lei la vera me? No non esiste, le ho dato io questo potere. Vedrai. E' un blocco che mi sono imposta da sola per dimenticare. L'ho creata io per sopravvivere e per la stessa ragione la distruggerò. Costi quel che costi.
(Rabbi Mendel di Kotzk – da “Le otto luci”)
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"