09-05-2018, 12:45
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-05-2018, 12:59 da Denoela.)
E passato molto tempo da quando mi fu chiesto che giorno fossi nata. Fui sorpresa di averlo dimenticato nel corso degli anni. Anni in cui avevo ben altro cui pensare. E io che improvvisamente t'importasse. No che non era così importante ma tutti chiedevano, insistevano, con le loro faccine stupite. Dove carbonizzarli, come osano impietosirsi?? Ormai sono cresciuta e ho cose più importanti di cui importarmi e sono libera, libera come mai e quindi si, certo che m'importano cose importanti!
E così, entrata in possesso di un umidiccio vasetto blasfemo ti kuaelli tiltrrikki ti isstissshii Istishia Non osare scrivere blasfemie sul MIO diario. Nostro diario. E così entrata in possesso di un oggetto da offrire in sacrificio al Tempio di Kossuth, mi rivolsi alla Ferventissima Fiamma che promise di intercedere affinchè il Signore del Fuoco mi concedesse risposta. Quindi prima ti arso le mani e poi il cuore? Assolutamente no. Copuli con chiunque ti convince a bruciare? Basta, esci da queste pagine!
Ricordo ancora il sacrificio come fosse ieri.
Portai la mano tra le fiamme del Sacro Braciere lasciando in offerta il vaso della dea nemica. Ed il fuoco accettò il sacrificio lambendo le mie carni. Un lamento mi sfuggì ma subito mi accorsi che le bruciature rigeneravano. Chiesi venia, rimediando subito alla dimenticanza.
Offro a Voi Signore del Fuoco, meriti, colpe e conquiste.
A questo fuoco offro i miei sensi fisici
e uso le mie emozioni come veicolo del sacrificio.
Posai il ricordo di mio padre sul bordo del braciere, affinché il mio sacrificio fosse totalmente puro. Sentivo la sua presenza spirituale al mio fianco, la sua approvazione, mentre una seconda volta offrivo al Sacro Fuoco la mano e un altro vaso. Strinsi i denti al calore crescente, per niente al mondo avrei ceduto.
Voi che osservate l'invisibile del mio potere,
mentre la mia magia attraverso il suo fuoco vi descrive.
Custodite i miei segreti, Voi che siete i miei segreti.
Ancora una volta il fuoco consumava la mia pelle, ma non aggiungendosi nuove ferite riuscii a resistere meglio al dolore. Ora, perché la mia offerta fosse completa, afferrai l'ultimo vaso con entrambe le mani e le immersi tra le braci ardenti per la gloria del mio Signore.
Io invoco Voi Potente Kossuth!
Che nato da Fiamma Pura,siete il fondamento dell'esistente.
accettate questo sacrifico dalla vostra umile serva.
L'odore acre della carne arrivò alle narici accompagnato da un urlo mal trattenuto finchè il sacerdote non pose fine al martirio. Strinsi l'anello di mio padre per farmi forza, senza indossarlo. La Ferventissima Fiamma concluse le preghiere del rituale e strinse le mie mani tra le sue aumentandone il dolore. Decisa a sostenere la mia prova nonostante tutto, gemevo ma non toglievo le mani.
"Sta pronto ad affrontare le sfide che la vita ti pone davanti per metterti alla prova, e sostienile nonostante le difficoltà e il dolore che comportano."
Al fine, l'offerta fu gradita al Signore del Fuoco e le mie mani furono guarite dal suo potere. Questo però era solo l'inizio, la prima di una serie di prove. Quando mi recai al tempio il giorno seguente, mi vennero affidate alcune mansioni. Manutenzione del Tempio. Dopo ore di lavoro mi veniva detto di tornare il giorno seguente. Non mi divertivo affatto a quelle mansioni degradanti ma non feci obiezioni, nulla era troppo per il mio Signore. Poi, finalmente, gli appuntamenti cominciano a farsi più radi.
13 Eleasias 1363
Sono nata in estate, lo ricordavo bene perchè mia madre spesso mi parlava della piacevole calura di quel giorno felice. Felice... Ho dovuto attendere molto e mostrare la mia devozione totale al Signore del Fuoco, ma poi finalmente mi ha concesso quanto desideravo sapere. A volte vorrei ricordare di più delle mia vita passata e di quelle che ho passato nel circo. Quelle? No volevo dire "quella". Non posso fare a meno di chiedermi quando fui presa e mi fu portato via tutto, quanto a lungo sono rimasta prigioniera, quali cose mi abbiano fatto. Perchè mi pare di averci passato davvero una vita intera, ben più di una vita intera..
Io so di essere nata il giorno che ti ho liberata.
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"