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[DM Q] Gli ospiti indesiderati
#1
Xovar, Hellen, Luth, Ignatius, Haidar ed Hellen, si misero in viaggio in cerca di risorse che in quel periodo scarseggiavano tra gli incantatori e fabbri.

Si spinsero verso est dall'avamposto commerciale, tra i boschi.

Qualcosa di insolito li attendeva, un vero e proprio plotone di coboldi era di guardia ad una caverna, che si rivelò essere la loro tana.

Dopo averli messi fuorigioco, giunsero all'ingresso e trovarono un coboldo ferito. Lo legarono e interrogarono grazie alla conoscenza del draconico di Hellen.

Il coboldo disse che tutti erano in pericolo sia la loro tribù che gli avventurieri, i morti si erano animati a Sud.

[Immagine: kobold-wizard.png]

Molti avventurieri non gli credettero e decisero di verificare, che dicesse la verità, entrando nella caverna.
Avevano il sospetto che il coboldo coprisse qualcosa all'interno ma furono attaccati subito da dei coboldi mentre il resto della tribù era in fuga.

Una volta verificato che non ci fossero tracce di non-morti dentro la caverna gli avventurieri uscirono e liberarono il coboldo.

A Xovar qualcosa non tornava, perché avrebbe dovuto mentire? Se a sud vagasse realmente un esercito di non-morti lo avrebbero in qualche modo saputo, come diceva Echo.
La cosa lo interessava parecchio, non aveva mai visto un armata di morti viventi.
1 - Xovar
2 - Charles
3 - Morgan
4 - Raphael
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#2
I miei compagni avevano bisogno di risorse naturali quali erbe, legna e sopratutto metalli, più che della solita avventura e voglia di menare le mani. Così li accompagnai inoltrandoci nelle foreste appena a sud tra Hillsfar ed Elventree ed ovviamente ci imbattemmo in un'avventura tale da menar le mani. All'inizio della foresta era tutto normale, tutto tranquillo, nemmeno la pioggia ci infastidiva. Solo qualche animaletto della foresta veniva da noi scacciato mentre ci dirigevamo verso le grotte più ad est. Trovammo un sacco di legna interessante e qualche pianticella ma la ricerca dei metalli richiedeva di scendere nel sottosuolo.
Giunti nei pressi ci attaccò qualche coboldo, che probabilmente si era spinto a caccia un po' più a ovest del solito. Niente di strano comunque, almeno finchè non notammo altri coboldi proprio davanti le grotte, richiamati dal corno di uno di loro. In breve divennero davvero molti, moltissimi! Ovviamente nessuno di noi se la diede a gambe, erano pur sempre solo coboldi... ma il loro numero mi aveva resa piuttosto sospettosa. Cosa combinavano nelle grotte un così alto numero di coboldi? Il fatto che alcuni di loro erano capaci di stregonerie, aggravava i sospetti.
Li attendemmo lungo la gola antistante ma dopo aver eliminato un paio di gruppi, capirono che non gli conveniva attaccarci ancora. Decisero di aspettarci al varco. Li provocammo in più modi e finirono comunque per attaccarci, finchè rimase a terra un'ultimo coboldo ferito. Feci segno a Luth di seguirmi, purtroppo non ho ancora la stessa confidenza con Hellen da capirci a gesti... magari un domani si. Comunque lo prendemmo tra due fronti, atterrandolo proprio mentre cercava di fuggire nella sua grotta. Una volta legato per bene tornammo nella gola ed Hellen lo interrogò parlando in draconico... sono ancora convinta che quel furbetto capisse anche il comune, ma pazienza.

Disse che saremmo morti tutti, noi e loro, loro e noi, con diverse frasi colorite e preoccupanti. La ragione erano dei "morti che camminavano" provenienti da sud e che avevano invaso la loro grotta. Insistetti per essere più specifico riguardo la provenienza a sud, ma in quella direzione c'era il territorio degli gnoll... avrebbero dovuto scontrarsi già con loro o essere diventati loro non morti. La cosa mi lasciò perplessa... per carità lui era molto convincente ma... andiamo era pieno giorno, il sole era alto e splendente! E francamente, dei segni di non morti in numero tale da mettere tutti in difficoltà, li avrebbe notati anche un orbo... è per dire, non Xovar. Anzi lui mi stupì dicendo una delle cose più intelligenti che abbia mai sentito da lui: allora perchè aveva cercato di fuggire dentro la grotta?
Probabilmente ci stava solo gabbando per allontanarci e salvare così la sua tribù, così scelsi di entrare nella grotta lo stesso fidandomi dei miei sensi e decisa a scoprire cosa combinassero di losco. Col senno di poi, direi un bel niente. Nella grotta non c'erano segni di sacrifici o cose strane. Niente di niente. Solo coboldi che fuggivano a gambe levate, grazie all'allarme che il nostro prigioniero era riuscito a dare prima che gli tappassi il muso. I più forti si fermavano per rallentarci, così che gli altri potessero fuggire. Penso che non stessero facendo niente di strano ma che semplicemente avessero fatto di quelle grotte la loro casa, forse avevano anche dei cuccioli.
Giunti all'uscita controllai che direzione avessero preso ma non li seguii oltre. Si stavano dirigendo a est, sarebbero passati a sud di Elventree disperdendosi in qualche altro antro della foresta. Dissi agli altri di lasciare andare il prigioniero, non mi interessava sterminarli ma solo che capissero di dover cercarsi casa altrove, lontano dai boschi limitrofi alle zone civilizzate. Nella grotta non c'erano auree strane e nessun segno della presenza di non morti. Eppure Xovar non pareva ancora convinto, non so il motivo.

Di certo, non saprei dire quale ragione avesse spinto una tribù di coboldi a stabilirsi qui. Forse come noi cercavano metalli da lavorare o magari la loro tribù era semplicemente cresciuta oppure.... chissà!
"Come ti chiami?" "Echo" "Echo?" "Echo"
[Immagine: d74f984f6804a4af70519c18280b3419.jpg]
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