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Non ricordo di aver dormito per così tante ore e con un sonno tranquillo e senza incubi, ci voleva dopo che ormai da tempo dormivo poco e male a causa di storie che per motivi diversi mi avevano coinvolto come mai era capitato prima.
Dopo aver messo fine alle gesta di Georg finalmente anche la maledizione che aveva colpito Cassandra, Darry e Echo è stata spezzata così
potranno tornare a vivere senza il peso che li ha oppressi per settimane.
Non so esattamente cosa sia successo in nella casa di John, perché ero fuori nascosto per controllare che la strega non ci giocasse l'ennesimo brutto tiro mentendo su come spezzare l'incantesimo, dovrò farmelo raccontare.
Ricordo solo spezzoni di frasi sentite tornando a Hillsfar: "rimettere il cuore", "lo ha baciato", "si sono polverizzati", ma io ero troppo
frastornato da quello che era accaduto fuori dalla casa.
Mentre i miei compagni spezzavano l'incantesimo all'improvviso è comparsa la strega che si stava avviando a recuperare il tanto desiderato scrigno, è bastata un'occhiata con Valen perché entrambi avessimo chiaro quello che dovevamo fare e, mentre lui cercava di raggiungere la strega giù per il dirupo, io ero pronto con arco e freccia e ho mirato alla mano con cui lei stava cercando di recuperare quell'oggetto che sembrava cosi prezioso.
La freccia ha solo sfiorato la mano, nel frattempo nonostante stesse usando una corda per aiutarsi Valen deve essere scivolato ed è quindi ruzzolato cadendo addosso alla strega e trascinandola giù per il dirupo.
Valen si lamentava evidentemente ferito mentre la strega era a terra immobile, prende un'altra freccia e incoccarla è stato un attimo poi dopo un lungo respiro ho mirato al petto e colpito la strega, forse era già morta oppure quello è stato il colpo di grazia ma in ogni caso era la sua fine.
Vedere la freccia conficcarsi nel petto di chi aveva causato per anni morte e dolore con la sua maledizione mi ha dato una soddisfazione di cui ora mi vergogno ma là in quel momento avevo in mente solo di liberarci di lei e dei evitare che per vendetta potesse ancora perseguitare qualcuno di noi.
Non so se sia stata esaltazione o la fine di una tensione che durava da tempo ma dopo ero come lontano e assente, sentivo solo spezzoni di frasi indistinte mentre i miei compagni accorsi fuori parlavano e organizzavano i soccorsi a Valen, in ne ero totalmente disinteressato mi sono occupato solo di recuperare il sacco con lo scrigno che poi abbiamo dato a Brandi.
Solo ora mi rendo conto di aver dato priorità a quell'oggetto e non al Valen ferito ma forse mi sembrava che mancasse quello per mettere fine a questa triste storia.
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Finalmente qualche giorno in città per riordinare le idee e con la possibilità di occuparmi seriamente di Miro e del suo futuro.
Grazie all'aiuto di Eric, un sacerdote che oramai è un compagno abituale nelle avventure in cui mi trovo coinvolto, abbiamo convinto la madre di Miro a trasferirsi per un po' di tempo a Elmwood, dove lontana dai casa e dai tristi ricordi, potrà cercare di riaffrontare la vita.
Alamarayne, la sacerdotessa di Selune, ritiene che sia meglio non separala dai figli e si è detta disponibile ad accogliere tutta la famiglia, ne parlerò con Echo ed Eric e forse chiederemo un consiglio anche a padre Brom che si è dimostrato molto disponibile e sempre interessato alla sorte del piccolo Miro.
Ho conosciuto anche la sorellina di Miro, si chiama Diane ed è una bimba carina e, nonostante tutto, anche allegra e sorridente forse perché a soli quattro anni non si rende conto della situazione.
Per me è stato anche un tuffo nel passato, mi è difficile vedendo quella bambina non ricordare la mia sorellina ma per fortuna il mio impegno nel cercare una soluzione per quella famiglia sventurata mi ha permesso di tenere lontana la tristezza.
* Mentre rilegge quanto ha scritto con un movimento inconscio la mano va a stringere la targhetta d'argento che che porta al collo legata con una stringa di cuoio. Sulla placca d'argento è inciso il simbolo di Helm, il ciondolo era di suo padre ed è uno dei pochi ricordi che porta con se. *
Ora dovremo organizzare il trasferimento a Elmwood e sperare che l'idea di Eric funzioni e la donna riesca a ritrovare un po' di serenità per il suo bene e per il bene dei suoi figli.
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16-09-2020, 12:55
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-09-2020, 13:06 da redandblu.)
Appena ho provato a coricarmi la stanchezza del viaggio sembra essere sparita e non riesco ad addormentarmi, saranno le emozioni o le nuove energie che mi arrivano dal poter dare a Licia la possibilità di vivere tra i suoi simili.
Il viaggio è stato faticoso anche perché cavalcare con un passeggero non è agevole, e non solo per il cavallo, ma tutto si è svolto tranquillamente e serenamente.
Eric ancora una volta si è rivelato un intrattenitore formidabile, potrebbe far sorridere o annuire una statua e se lo dicessi a lui sono sicuro che la risposta sarebbe "Certamente", ma soprattutto ancora una volta si è dimostrato un ottimo compagno di viaggio.
Sopporto volentieri le sue battute e gli scherzi proprio perché è una persona affidabile e disponibile ma dovrà assolutamente imparare a cavalcare e io ed Echo dovremo impegnarci perché ciò accada.
L'incontro con la sacerdotessa Alamarayne è stato come sempre cordiale lei ci ha rassicurato sulla possibilità che la donna possa riprendersi ma ha anche ripetuto che a suo parere sarebbe importante far si che abbia i figli vicini, vedremo come fare.
Avere buone notizie su Licia mi ha fatto molto piacere e scoprire che posso fare qualcosa perché abbia un futuro migliore mi ha dato la speranza di poter
contribuire a rendere più serena la sua vita dopo che sono stato comunque coinvolto nella perdita della madre.
So che potrò contare su Echo ed Eric per le ricerche nel Cormanthor ma non credo saremo sufficienti per provare a trovare il clan di licantropi Seluniti di cui ha parlato la sacerdotessa.
Ora sarà meglio che riesca a riposare, domani mi aspetta un altro viaggio con il sacerdote chiacchierone come passeggero.
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Un incarico accettato con alcuni compagni mi sta bloccando in città e questo mi lascia un po' di tempo per riordinare le idee ed eccomi qua a scrivere dopo tanto tempo.
Sono passati mesi da quando scrissi che stavo per partire alla ricerca di una sistemazione per Licia e da allora sono accadute così tante cose che faccio a anche fatica a ricordarle.
Intanto durante quel viaggio l'incontro con Miz che ci recitò una vecchia poesia elfica da cui, solo grazie alla traduzione di Echo, risucii a capire che parlava delle origini degli elfi e della discendenza da tre gruppi e del fatto che uno di questi, i Lythari, fossero all'origine degli elfi mannari.
Poi il viaggio con Echo e Ariah fino all'Enclave di Smeraldo e l'incontro con l'erudita Tinuviel, una studiosa che dopo aver provato a dissuaderci dalla ricerca dei Lythari alla fine acconsentì a venire con noi in un punto preciso della foresta, dove restare in attesa per capire se i Lythari avessero accettato di farsi vivi.
Dopo alcune settimane ritornati all'Enclave con Echo, Darry, Grigor e Xovar la partenza con Tinuviel seguendo una mappa piena di indicazioni in elfico che ci condusse alla destinazione finale, la fonte Sacra di Mielikki.
Dopo l'attesa l'incontro con uno dei Lythari, Lumlind, che dopo aver ascoltato la storia di Licia si dimostrò molto perplesso sulla possibilità che potesse essere accolta dicendo anche che la decisione spettava al branco e non a lui e che quindi ci avrebbe fatto sapere la loro decisione.
Lumlind, al suo ritorno, ci informò poi che Licia avrebbe avuto una possibilità ma che avrebbe dovuto imparare chi è lei e chi sono loro e inoltre per non essere di peso al branco imparare anche a sopravvivere nella foresta.
Tinuviel si impegnò ad aiutare Licia per la prima parte, io e Grigor fummo subito d'accordo sull'addestrarla alla sopravvivenza nella foresta.
Sto aspettando Grigor per andare a Elmwood e iniziare, per quanto riguarda l'elfico invece dovrò ricordare a Echo che ha promesso di insegnarmelo.
In questi mesi sono anche riuscito a ficcarmi in qualche guaio per non perdere l'abitudine, molti sono episodi trascurabili ma di uno di questi
si è rivelato un brutta esperienza.
Durante l'esplorazione di una grotta ci eravamo imbattuti in un serpente mostruoso dalla testa quasi umana e mi ero caduto a terra ferito con uno paio di miei compagni.
Riaprendo gli occhi mi ero ritrovato con sopra di me due occhi malevoli e una lingua biforcuta sentendo una voce che parlava di punizione per
chi sfidava le figlie della regina dei cinque volti, e diceva che ora che eravamo suoi servi dovevamo fare quello che ci comandava.
Poi aggiunse che avremmo dovuto impedire a chiunque di andare in quella grotta e che se non avessimo ubbidito avrebbe estirpato la vita di
chi ci accompagnava e ci stava a cuore.
Nei giorni seguenti mi ritrovavo ad essere di pessimo umore e irritabile e spesso avevo incubi terrificanti, poi mi decisi a parlare con Brandi che per fortuna sembrava non essere stata colpita da quella maledizione e lei mi convinse che dovevamo tornare la in forze ed eliminare la Naga.
Organizzammo quindi una spedizione e con il contributo di molti a cui sarò riconoscente per sempre uccidemmo quella maledetta serpe e io fui
di nuovo me stesso.
Devo scrivere anche di un evento particolarmente doloroso, dopo che per parecchi giorni Annette non era stata vista in giro decidemmo di
andare a cercarla e non senza fatica ritrovammo quelle che potevano essere le sue tracce che sembravano dirigersi verso la zona della foresta
in cui si trovano i mannari.
Seguendo le tracce presto trovammo evidenti segni di lotta e avanzando sempre più preoccupati arrivammo alla fine a ritrovare i resti della
povera Annette, li riportammo al tempio ma purtroppo per lei non c'era più nulla da fare.
La donna che mi aveva accolto appena arrivato a Hillsfar non c'era più.
* Dopo essere rimasto per un attimo immobile chiude il diario e resta con lo sguardo nel vuoto assorto nei suoi pensieri.
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Per una volta l'esplorazione di una grotta oltre ad avere avuto un esito positivo ha avuto anche un ritorno in città in assoluta allegria.
La grotta si è rivelata un covo di banditi agguerriti e il loro numero ci ha fatto subito intuire che avrebbe potuto nascondere un bottino interessante, ma quando procedendo in profondità, e dopo che con Echo abbiamo disattivato una serie infinita di trappole, siamo arrivati in una grande sala e sconfitto sconfitto l'ultimo avversario ci attendevano le sorprese.
Il bottino era cospicuo e in una cassa abbiamo trovato anche dei lingotti di metallo, merce molto ricercata negli ultimi tempi, ma soprattutto abbiamo sentito una vocina che sembrava provenire da una cassa il cui coperchio era bloccato da un grosso masso.
Una volta rimosso la pietra e aperta la cassa subito non abbiamo visto nulla, anche perché eravamo distratti dall'improvviso balletto di Eric, solo in un secondo tempo ci siamo accorti che era uscita una piccola Pixie che si muoveva strisciando visto che aveva gambe e ali legate.
Era molto spaventata e abbiamo impiegato un bel po' prima di convincerla a lasciarci avvicinare per poterla liberare dalle corde, ma poi dopo che Nemihel l'ha slegata dal suo racconto abbiamo capito che era stata rapita con il probabile obiettivo di venderla per molti soldi.
Non sembrava in grado di volare e non sapeva dove si trovava per cui le abbiamo proposto di accompagnarla noi a casa e dopo che con un po' di fatica abbiamo intuito in quale direzione andare ci siamo messi in viaggio.
Non ricordo un viaggio così lungo fatto senza sentire la fatica e in assoluta allegria con Lexy, questo era il suo nome, che prima accovacciata sulla spalla di Nemihel e poi sulla sua testa ci rallegrava cantando una canzone sulle fate.
La seconda parte del viaggio Lexy l'ha fatta sulla mia spalla e nonostante qualche suo urlo stridulo abbia rischiato di lasciarmi sordo è stato un piacere riuscire a riportarla a casa, infatti arrivati ad Elventree ha riconosciuto il posto e da lì ci ha guidato verso sud ovest alla foresta dove ha dimora il suo popolo.
Una volta a destinazione abbiamo incontrato sua sorella Bexy che, dopo una bella sgridata a Lexy, ci ha ringraziato per averla salvata e ricondotta a casa.
Mentre tornavamo in città pensavo a quanto sia bello che ci siano esseri che riescono a trasmettere la loro allegria in un mondo dove sembra esserci solo il brutto e il male e ripensavo a quante volte era accaduto che con la loro presenza Brandi, Fianna e anche Eric avevano reso più leggere anche le peggiori situazioni.
* Finito di scrivere guarda ancora una volta la polvere sbrilluccicante rimasta sul suo mantello e sul volto si dipinge un largo sorriso *
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Un nuovo incarico affidato da padre Brom, la ricerca di uno degli adepti del tempio che non ha fatto ritorno da alcuni giorni.
Si tratta di una storia strana, l'uomo in gioventù ha lasciato Hillsfar per andare all'avventura in giro per il Faerum e poi tornato in città ha preso i voti e al tempio di Chauntea è diventato, a detta di Brom, uno degli adepti più attivi e instancabili, sembrava che dovesse espiare qualcosa le parole.
Il giorni in cui è scomparso senza lasciare tracce aveva lavorato presso un paio di famiglie aiutandoli nella semina del grano e poi come ogni giorno avena in programma di passare il pomeriggio al porto dove si occupava dei bisognosi confortandoli ma anche portando loro cibo e cure.
Facendo visita alla sorella abbiamo saputo che Perry Hamilton, questo il nome dell'uomo, quando aveva lasciato la città per iniziare il suo girovagare lo aveva fatto con due compagni anche loro fogli di facoltosi commercianti cittadini più precisamente rampolli delle famiglie Morton e Addington.
La visita alla stanza dove Perry dormiva non ha rivelato molto, solo l'evidenza di vestiti prelevati dall'armadio e una copia dell'annuncio per la ricerca di suonatori per la festa di Thalia che evidentemente aveva staccato e portato via e lasciata in un cassetto.
Continuo a domandarmi che interesse potesse avere un uomo come Perry per quella festa e cosa lo abbia indotto a scomodarsi a prelevare uno di quegli annunci.
La festa ha una qualche relazione con la sua scomparsa ?
Sempre quella festa di mezzo, sta diventando una persecuzione.
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Un'altra storia incredibile da raccontare, in questo si è trasformata la ricerca di un carico di vino scomparso.
Ho incrociato un gruppo di avventurieri che stavano preparandosi per partire dalla locanda e Eric mi ha invitato a seguirli dicendo che una guida sarebbe sta utile per quello che dovevano fare.
Strada facendo mi ha spiegato che un pover'uomo stava per gettarsi a mare per la disperazione dovuta ad un carico di vino partito da Alberi Intrecciati e mai arrivato in città.
Siamo arrivati fini alla foresta dei Mannari senza intoppi particolari ma giunti nei pressi del fiume ci siamo imbattuti in un gruppo di uomini che sembrava stessero minacciano una donna che chiedeva aiuto, non abbiamo perso tempo e siamo intervenuti ma con sorpresa anche la donna ci ha attaccato e un altro gruppo ha cercato di prenderci alle spalle.
Insomma eravamo caduti in una trappola, ma siamo comunque riusciti a liberarci di quella feccia umana e interrogando l'unico sopravvissuto abbiamo solo avuto come risposta frasi farneticanti che facevano pensare e qualche osceno culto e ai relativi sacrifici.
Le tracce parlavano chiaro quegli uomini arrivavano dall'isolotto al centro del fiume, quindi le abbiamo seguite per provare a capirci qualcosa e continuare le ricerche del carico, salendo verso la cima della collina che forma l'isola abbiamo avuto ancora degli scontri con altri banditi e sentito versi strani e visto una creatura aliena dai tratti assurdi.
Giunti in cima abbiamo trovato un altare e parecchi cadaveri sparsi e quello che sembrava un sacerdote durante un rito, li abbiamo attaccati mentre creature tentacolari sovrastavano la collina ed cominciava a scendere il buio, a quel punto creature alate ci hanno attaccato e mentre le abbattevamo tutto sembrava distorcersi, cambiare e introno a noi accadevano cose assurde.
Eric ci ha detto di non cedere al panico che forse era solo un'illusione ma quelle parole non hanno spezzato il terrore che ormai mi aveva assalito stavo sprofondando in un abisso e mi sono trovato in qualcosa di mai visto, eravamo su una montagna ma gli alberi avevano occhi e fauci con le quali tentavano di divorarsi tra di loro, intanto altre creature si lanciavano verso di noi in volo e animali deformi risalivano il fianco della montagna per attaccarci.
Molte delle creature siamo riusciti ad abbatterle ma per liberarcene alla fine è stato risolutivo l'interventi di Eric che utilizzando una pergamena le ha fatte fuggire, ma a quel punto la vista dell'altare che stava diventando un ammasso di carne che poi si trasformava in un enorme insetto deformato mi ha paralizzato, vedevo Eric che attaccava della massa indefinibile e non potevo fare niente la mie braccia non si muovevano per cercare di aiutarlo.
I fendenti di Eric hanno avuto la meglio ma col risultato che quell'essere è praticamente esploso e i resti volando ovunque hanno ricoperto Eric e colpito anche me e i miei compagni, poi mentre cercavamo di trovare Eric un mezzo a quella poltiglia schifosa le creature che volavano sopra di noi si sono trasformate in goccioloni e ci sono cadute addosso e come effetto Fianna e Morgan si sono praticamente sciolti formando una pozza a terra.
Mentre mi chinavo si quelle pozze impotente e incapace di fare qualsiasi cosa per salvare i miei compagni e ormai pronto ad abbandonarmi ad una morte certa mi sono trovato di nuovo sulla collina con Eric che mi trascinava.
Vinto lo stupore ho chiesto a Eric che fine avessero fatto i mostri e lui mi ha detto che probabilmente non c'erano mai stati e che si era trattato di un'illusione, in un primo momento sono rimasto dubbioso ma poi ripensando all'esercito illusorio di Alakai e di quanto mi fisse sembrato reale mi sono convinto che è successo tutto nella mia testa.
Una sensazione così terribile non mi era capitata neppure negli incubi procurati dalla Naga.
Quello che abbiamo poi scoperto ci ha confermato che ci sono fanatici di un qualche culto che per i loro sacrifici si procurano vittime con trappole come quella in cui siamo caduti, infatti ad Alberi Intrecciati abbiamo avuto la conferma che quel carico di vini non è mai esistito.
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Alla fine è arrivata la sera della festa, non ero interessato ad andarci perché la cosa non mi attirava, ma visti i sospetti che avevo volevo esserci per poter eventualmente intervenire anche se con il solo pugnale che avevo nascosto nello stivale non so bene cosa avrei potuto fare.
Mi ero sbagliato e alla fine sono stato contento di aver partecipato, mi è servito e ho imparato qualcosa e non mi riferisco certo al ballare visto che pur con tutta la buona volontà che ci ha messo Hellen non credo di aver fatto una gran figura.
Insomma alla fine credo che la festa segnerà un passaggio importante nella mia vita.
Devo assolutamente parlare con Echo, aveva ragione e me la sono presa per nulla mal interpretando quanto valeva qual fratellino.
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La preparazione per la partenza è stata alquanto caotica, la mia poca capacità oratoria, la confusione e le continue interruzioni mi hanno lasciato il dubbio di non essere stato sufficientemente chiaro e di aver dimenticato qualcosa anche se credo che Echo me lo avrebbe fatto notare come ha fatto per altri particolari.
Poi per togliermi ancora un po' di tranquillità Athelstan ha pensato bene di definirmi capo, forse la sua abitudine di soldato, ma come ho precisato al massimo posso essere la loro guida.
Appena entrati nella foresta abbiamo seguito delle tracce non recenti ma chiare, erano dirette verso sud e poi a est e in più occasioni abbiamo trovato resti di animali uccisi con armi e magia dopo una lotta, prima dei ghiottoni poi lupi.
Tutti i corpi dopo òa morte sono stati dilaniati da altri animali che se ne sono nutriti, infatti presto abbiamo incontrato Ogre nella zona dei cadaveri.
Quando siamo arrivati dove era stato trovato e distrutto il primo totem intorno a quello che ne restava c'erano cadaveri di umanoidi e di grosse belve con cui stavano banchettando alcuni Ogre, poco lontano si vedeva l'orso pietrificato da Alakai.
Più avanti dei grossi lupi sembravano volerci sbarrare la strada verso Est, ma dopo l'intervento di mastro Tharmyr i due più grossi si sono calmati e accucciati mentre il terzo è fuggito verso Est ringhiando, lui ha parlato di calmare emozioni quello che so è che ha funzionato.
Continuando a seguire quella pista presto ho individuato delle tracce di stivali che si vedevano a fatica tra quelle di grossi animali che erano sovrapposte, poco più avanti due cinghiali enormi ci hanno assalito e siamo riusciti ad abbatterli ma appena ho iniziato a provare a scuoiarne uno un gruppo di grossi lupi ci ha attaccato.
Alla fine dello scontro ho visto Daphne a terra, non capivo se era viva o no, ma per fortuna le cure di Tharmyr e Fianna l'hanno rimessa in piedi.
Convinto dai compagni ho lasciato perdere le pelli e ripreso a seguire le tracce che conducevano a est da dove provenivano degli ululati, arrivati a ridosso di un crinale abbiamo visto sotto di noi in uno spiazzo due animali enormi, un orso e un cinghiale, che sembravano fare la guardia a un umanoide che era nei pressi di un totem simile a quello che ci avevano descritto. Ai piedi del totem altre figure umanoidi, ma queste sembravano legate.
Quando abbiamo visto l'umanoide addentare al collo una delle figure legate al totem stavamo per reagire ma nel frattempo l'orso ci ha visto e ringhiando si è lanciato perso di noi e nella confusione abbiamo visto l'umanoide dirigersi verso un albero e poi scomparire al suo interno.
Eliminate le belve le figure prigioniere si sono rivelate orchi, quattro morti e uno ancora vivo.
Daphne ha provveduto a consacrare la zona e Tharmyr si è occupato di abbattere il totem anzi di farlo a pezzetti, poi Fianna si è dedicata dell'orco dopo che Daphne con la sua musica lo aveva calmato, l'interrogatorio dell'orco non ha rivelato molto solo che sono stati catturati da quello che ha chiamato servo di
Malar e poi ha parlato dell'uccisone degli altri con morsi, artigli e di ringhi nessuna ma ha detto di non aver sentito nessuna parola.
Daphne mi ha detto che una mappa con indicate le zone in cui sono stati trovati i totem potrebbe servire per fare ipotesi su dove possano essercene altri, non credo però che riuscirei a disegnarla; ma forse se trovassi una mappa della zona potrei individuare e segnare i punti dove si trovavano quelli che abbiamo trovato.
Dovrò provare alla torre dei Maghi, tra tutti quei libri forse potrebbero esserci mappe.
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Finalmente una giornata di bel tempo dopo tanta pioggia quindi mi è sembrato naturale uscire dalla città e senza allontanarmi troppo sedermi su un grosso masso e mentre mi scaldavo al sole osservare la campagna che si si prepara a sbocciare a primavera.
Immerso in quella pace ho finito per ripensare a quante minacce cerchino di rovinare tutto ciò e a quanto ho affrontato nelle ultime settimane: creature abominevoli provenienti da altri piani, bestie rese feroci e malsane dalle forze del male, vampiri e alla fine anche quegli strani costrutti creati chissà da chi.
Sembra che tutto si sia coalizzato per rovinare la vita alla povera gente che vorrebbe solo una vita serena, e immediatamente mi sono ritrovato a ritenermi fortunato visto che io so difendermi o almeno posso provarci.
Riflettendo su questo ho pensato che come sempre con l'avvicinarsi del mio compleanno mi ritrovo a valutare la mia vita a ripensare a cosa è accaduto nell'ultimo anno a cosa mi aspetta nel futuro.
Mi sono chiesto se ho progetti, se la mia vita ha uno scopo o se ho qualcosa per cui vale la pena viverla.
La corporazione è un progetto ma la verità è che non ci lavoro quanti vorrei e dovrei, sicuramente ho degli impegni da portare a termine e sistemare Licia è il primo tra questi ma soprattutto ho un motivo per cui non ho il minimo dubbio di voler affrontare la vita.
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