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Ultimamente i guai fioccavano come la neve di inverno: ora si era aggiunta pure Caelia, vecchia conoscenza di Zynira, che aveva recuperato il pugnale di quel vecchio porco, schiavista...
Non che a Zynira gli schiavisti piacessero... Ma non voleva assolutamente che Caelia finisse di nuovo nei guai per quell'arma maledetta.
Si detestava per quello che aveva fatto, spingere i compagni di gilda ad intrappolare Caelia, scatenando un Oswul furioso...
L'accusa di tradimento l'aveva ferita, molto più di quello che si aspettava, ma non poteva lasciarla andare via, non sapendo che quell'essere usava la stima e l'affetto che Caelia aveva per Zynira come leva per le sue macchina ioni... E poi chissà cosa sarebbe avvenuto dopo...
Con la mente piena di questi pensieri bussò alla porta della Voce, sperando che ne Daphne né nessuno di quelli che lavoravano per lei aggiungesse brutte notizie.
"Daphne, sono Zyn..." picchió con le nocche contro le assi di legno dell'uscio...
Alyssa Azurflame
Zynira Ju'Ent
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La mezzelfa era stata condotta alla sede della Voce di Hillsfar ed era rimasta li' per tutta la notte.
Aveva il volto rassegnato ed era molto tesa, tanto che ogni rumore la faceva scattare.
Si era chiusa in un silenzio profondo e non aveva voluto parlare con nessun altro alla sede della Voce.
Rompeva questo silenzio solo per dire qualche parola, sussurata in elfico, si sarebbe detto a se' stessa o ai muri della casa dove era tenuta ospite contro la sua volonta'.
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Daphne aveva fatto tutto il possibile per mettere Caelia a suo agio: un giro della sede, mostrandole la pressa, la piccola aula e l'ufficio, e alla fine l'aveva sistemata in quella che - tra le camere vuote lasciate dai tempi di Dragan - aveva l'aria maggiormente presentabile.
Era rimasta con lei tutto il tempo, rinnovando l'incantesimo qualora necessario, e riempiendo il silenzio della mezzelfa con le sue chiacchiere, su qualsiasi argomento ritenesse potesse servire a distrarla.
Al mattino dopo, esausta, andrò ad aprire a Zyn...aveva bisogno di qualche ora di sonno prima di recarsi alla biblioteca della Gilda dei Maghi, dove avrebbe fatto ricerche sulle armi in thinaun e sulle anime in esse contenute.
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E così la faccenda sembrava aver trovato una parziale fine. Almeno per quanto riguardava Caelia, che era poi quello che a Zynira premeva di più.
Solitamente refrattaria alle promesse, aveva dovuto farne una a Caelia per tenerla lontana dai guai: quella di andare a vivere ad Alberi Intrecciati, dove Zynira stava sistemando anche la propria famiglia liberata da Mulmaster.
verifico quindi che la mezzelfa fosse ancora di quel parere.
L'idea dopotutto era semplice: voleva recuperare un po' di tempo con madre e sorella, nel frattempo evitare di pesare troppo sulla famiglia Alastarra, quindi avrebbe fermato una camera alla locanda di Alberi...Se lo poteva più che permettere dopo tutto. Avrebbe anche verificato se Caelia poteva lavorare ancora li o meno: in caso di rifiuto beh...se la mezzelfa aveva fegato si poteva vedere se vi fosse la stoffa dell'avventuriera in lei.
Scrisse quindi una lettera di saluti a Nashan, dicendole che in caso di bisogno l'avrebbe potuta trovare in quel di Alberi e iniziò a preparare i bagagli.
Sinceramente sperava di non dover mai più risentire parlare di quel tiefling o di quel pugnale...ma lo dubitava. Tuttavia era piuttosto certa che quel tizio avrebbe avuto vita più difficile ad infiltrarsi ad Alberi Intrecciati che ad Hillsfar: come aveva detto a Daphne, temeva che un po' tutti loro potessero essere nel suo taschino, quindi aggiunse come raccomandazione di tenere un occhio sulla faccenda.
Alyssa Azurflame
Zynira Ju'Ent
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24-05-2023, 15:07
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-05-2023, 15:16 da DM Q.)
Caelia dopo la notizia della liberazione del fantasma di Ygar fu molto sollevata.
Quando Zynira le richiese di seguirla ad Alberi Intrecciati non ci pensò due volte. Dopo la schiavitù e i modi brutali di Wahlwert, dopo la prigione e le minacce di un fantasma, gli omicidi ed i ricatti voleva solo un pò di pace. Quella pace la aveva già assaporata nella sua prima fuga alla cittadina elfica. Pensò a quel periodo ed a Zynira che l'aveva salvata le aveva anche fatto conoscere la proprietaria della locanda. Forse avrebbe potuto ricominciare da lì.
Il giorno prima della partenza salutò tutte le persone che l'avevano aiutata negli ultimi tempi e specialmente Raphael, Daphne e Dervel. Infine si mise in viaggio con la mezzelfa. Stare con Zynira senza complicazioni, ora dopo tutto quello che era successo, le sembrava la cosa più bella che le fosse mai capitata.
Nimeria dopo aver parlato con Zynira accettò le profonde scuse di Caelia e le rioffrì un lavoro.
Caelia non si dimostrò molto capace o forse molto volenterosa di intraprendere il cammino da avventuriera ma assicurò alla mezzelfa che in lei avrebbe sempre trovato una sorella fidata se fosse stata in difficoltà.