14-02-2019, 17:35
Vi sono cose antiche persino per il Popolo.
Talmente antiche da essere verità perdute che prendono il nome di leggende.
Il Terrore dei Draghi di Maeral Suldusk apparteneva alla leggenda di quell'elfo che ventimila anni prima guidava i suoi fratelli nel Cormanthor abbattendo i draghi ostili li insediatisi.
Un'arma tanto potente quanto viva, nata dal legno di una bianca betulla in cui dimorava la driade sua amata.
L'ultimo sacrificio, l'ultimo pegno d'amore di quello spirito dei boschi prima di venir distrutto.
Della loro storia non restavano che echi lontani tranne che per i loro antichi guardiani.
Oggi, l'elfa che si era legata più facilmente ai morti che ai vivi sapeva quanto fosse difficile avere a che fare con chi viveva un'altra epoca, in un altro mondo, con altri ricordi e per questo fissava in silenzio le antiche strutture, imponendosi il coraggio di affrontare le prove ed il giudizio di coloro che temeva di più.
I suoi compagni erano li con lei, nonostante avesse detto loro di non raggiungerla le erano i più cari e non ascoltarono, per fortuna.
Fu inaspettato, fu faticoso e pensò di aver fallito quando non vinse il Sole e non vinse la Luna, poichè di entrambe portava troppo forte l'orgoglio e non vi avrebbe potuto rinunciare senza mentire. Ancora meno dopo che gli antichi le mostrarono ciò che non aveva mai smesso di essere e quella vergogna interiore, quella sensazione di non esserne all'altezza svanì e finalmente tornò a sentirsi parte di ciò a cui era in realtà sempre appartenuta, il Popolo.
E per il Popolo, contro le proprie oscure previsioni invece superò le prove anche se non da sola e allora, giudicata degna di impugnare quell'arma che avrebbe custodito fino alla fine della guerra riusciva finalmente a sentire rabbia e disperazione tramutarsi in determinazione.
Adesso erano pronti.
[Grazie kakashi per la firma <3]
Vanyrianthalasa Guenhyvar