25-09-2017, 17:46
*data*
Quest'oggi è stata fatta una grande scoperta, riportatando alla luce una sala sotterranea nascosta tra le rovine di un antico santuario, nel Cormanthor.
A condurcì là sono stati da prima i racconti tramandati dal Maestro Xavier dell'Ordine degli Affranti riguardo una sacra reliquia ivi custodita ogniqualvolta non era necessaria lungo le strade che conducevano alla capitale: un paniera di vimini intrecciati dal potere di generare quantità inesauribili di cibo.
Della reliquia e della congrega che la custodiva si persero le tracce durante i secoli bui successivi alla caduta di Myth Drannor e precedenti alla Ritirata degli Elfi dal Cormanthyr.
Grazie all'aiuto del bibliotecario Armand del Tempio di Oghma e degli sforzi dell'infaticabile archivista Helen Mathlin di Torm, siamo riusciti a individuare il sito dove anticamente sorgeva il santuario: la posizione approssimativa lo collocava nei pressi della Pietra Verticale , ulteriori indagini hanno poi ristretto il campo a sud-sud-est dal crocevia.
L'esploratrice Nityalar ci ha quindi condotti dalla Città del Canto alla zona individuata. Quest'ultima non si è dimostrata certo una delle più sicure di questi tempi e non fosse stato per la grande forza del nostro compagno di ventura Areskahan, è probabile che non avremmo avuto la meglio sulle creature che ci hanno attaccato, nè che saremmo riusciti ad aprire l'ingresso senza la "chiave" originaria con cui far leva.
L'esterno del santuario era completamente in rovina ma il livello sotterraneo era ancora ben conservato, contenente effigi in pietra del Dio Piangente e di alcuni dei suoi Santi più conosciuti, insieme a pochi ornamenti sulle pareti di pietra, sebbene usurati dal tempo.
Per poter accedere alla sala in cui era custodita la reliquia era necessario sottoporsi a una prova di fede in osservanza dei nostri riti più sacri, ma anche un pizzico di intuizione è stato essenziale.
Non mi dilungherò molto a riguardo poichè ho promesso di fornire una copia di questo resoconto anche al tempio di Oghma, come ringraziamento per il loro aiuto nelle ricerche, e non vorrei facilitare il lavoro ad eventuali profanatori.
Per sicurezza, abbiamo prelevato ogni oggetto di valore rimasto nella camera e risigillato l'ingresso.
Rimetto la decisione su come impiegare i tesori rinvenuti e la reliquia stessa ai miei superiori presso il Tempio della Triade di Ashabenford.
Personalmente però ne consiglierei il restauro e l'insediamento di una nuova missione in futuro, al fine di offrire riparo e ristoro ai viaggiatori e rendere più sicure le strade che si diramano dalla Pietra, la quale sebbene in frantumi sembra essere il simbolo di un epoca d'oro che val la pena non dimenticare.
Sia fatta la volontà del Piangente,
Quest'oggi è stata fatta una grande scoperta, riportatando alla luce una sala sotterranea nascosta tra le rovine di un antico santuario, nel Cormanthor.
A condurcì là sono stati da prima i racconti tramandati dal Maestro Xavier dell'Ordine degli Affranti riguardo una sacra reliquia ivi custodita ogniqualvolta non era necessaria lungo le strade che conducevano alla capitale: un paniera di vimini intrecciati dal potere di generare quantità inesauribili di cibo.
Della reliquia e della congrega che la custodiva si persero le tracce durante i secoli bui successivi alla caduta di Myth Drannor e precedenti alla Ritirata degli Elfi dal Cormanthyr.
Grazie all'aiuto del bibliotecario Armand del Tempio di Oghma e degli sforzi dell'infaticabile archivista Helen Mathlin di Torm, siamo riusciti a individuare il sito dove anticamente sorgeva il santuario: la posizione approssimativa lo collocava nei pressi della Pietra Verticale , ulteriori indagini hanno poi ristretto il campo a sud-sud-est dal crocevia.
L'esploratrice Nityalar ci ha quindi condotti dalla Città del Canto alla zona individuata. Quest'ultima non si è dimostrata certo una delle più sicure di questi tempi e non fosse stato per la grande forza del nostro compagno di ventura Areskahan, è probabile che non avremmo avuto la meglio sulle creature che ci hanno attaccato, nè che saremmo riusciti ad aprire l'ingresso senza la "chiave" originaria con cui far leva.
L'esterno del santuario era completamente in rovina ma il livello sotterraneo era ancora ben conservato, contenente effigi in pietra del Dio Piangente e di alcuni dei suoi Santi più conosciuti, insieme a pochi ornamenti sulle pareti di pietra, sebbene usurati dal tempo.
Per poter accedere alla sala in cui era custodita la reliquia era necessario sottoporsi a una prova di fede in osservanza dei nostri riti più sacri, ma anche un pizzico di intuizione è stato essenziale.
Non mi dilungherò molto a riguardo poichè ho promesso di fornire una copia di questo resoconto anche al tempio di Oghma, come ringraziamento per il loro aiuto nelle ricerche, e non vorrei facilitare il lavoro ad eventuali profanatori.
Per sicurezza, abbiamo prelevato ogni oggetto di valore rimasto nella camera e risigillato l'ingresso.
Rimetto la decisione su come impiegare i tesori rinvenuti e la reliquia stessa ai miei superiori presso il Tempio della Triade di Ashabenford.
Personalmente però ne consiglierei il restauro e l'insediamento di una nuova missione in futuro, al fine di offrire riparo e ristoro ai viaggiatori e rendere più sicure le strade che si diramano dalla Pietra, la quale sebbene in frantumi sembra essere il simbolo di un epoca d'oro che val la pena non dimenticare.
Sia fatta la volontà del Piangente,
Fratello Ivor Chernov, degli Affranti di Ilmater
La missiva precedette il ritorno del monaco ad Ashabenford presso il tempio, e una copia venne lasciata per la biblioteca del tempio di Oghma.
"I live...AGAIN!"
IVOR CHERNOV (e JASSIN OAKSTAFF)