28-03-2022, 16:34
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-03-2022, 16:36 da Askelaad.)
Jelene sembrava quasi sorpresa, Dervel era riuscito nel compito che gli aveva affidato, consegnando la spada del pirata Van Leef dopo averla analizzata e rilevato ogni caratteristica di quella sorprendente arma...
Sembrava quasi che la donna si aspettasse che il giovane mago si sarebbe tenuto quell'oggetto, visto il valore, la potenza e la difficoltà nel recuperalo.
L'unico pensiero di Dervel era ben diverso, quell'arma era solo una prova, una dimostrazione di essere degno di imparare, gli insegnamenti del Cavaliere Mistico valevano per lui molto più di oro e di una spada, per quanto potente potesse essere.
La donna indossava i soliti bracciali incantati che Dervel le aveva già visto usare, portava inoltre sempre con sè l'enorme spada, talmente grande da sembrare fisicamente impossibile maneggiarla con la tecnica da lei usata...
Per puro caso Dervel era in locanda con Darry quando la donna giunse per ricevere la Spada, lei lo aveva avvisato di portare una spada da allenamento e prepararsi ad un primo allenamento...
Il giovane mago si trovò così nella sala degli allenamenti della Gilda degli Avventurieri con i suoi due mentori, il Maestro Fabbro che, tra i primi, l'aveva accolto in città, concedendogli di lavorare per lui, migliorando le sue doti come fabbro, ed addestrandolo al combattimento come solo un guerriero del suo calibro avrebbe potuto fare, e la donna che aveva incontrato tempo prima, giunta da molto lontano e a cui aveva offerto il suo aiuto, contribuendo a salvarla da un destino nefasto, che era riuscito a convincere a prenderlo come suo apprendista, avendo visto in lei esattamente l'unione di Arte Magica ed Arte della Spada a cui lui ambiva da quando aveva memoria...
Darry si limitò ad osservare, con sguardo quasi paterno, il dialogo e le dimostrazioni della tecnica e dell'unione di arte della spada, di cui lui stesso era un maestro, e magia, arte nella quale non eccelleva certamente.
Jelene spiegò come la via che univa spada e magia era complessa ed offriva infinite potenzialità, andando a sfruttare incantesimi spesso sottovalutati da molti incantatori per potenziare corpo ed armi dell'incantatore fino a renderlo abile nella mischia quanto un guerriero esperto, porse la sua enorme lama a Dervel, il quale venne quasi fatto cadere a terra dal peso incredibile di quell'enorme blocco di adamantio finemente lavorato...
Neppure concentrandosi e aumentando la sua forza con la magia il mago di Halarahh riuscì a sollevare l'arma, solo a quel punto la donna prestò lui i suoi bracciali incantati; dopo qualche istante che li aveva indossati, quella spada grande quanto lui sembrò diventare una piuma, riuscendo a sollevarla con una sola mano e maneggiandola con la stessa facilità con la quale poteva far roteare una spada corta, Dervel non aveva mai percepito un incantamento di tale potenza sul suo corpo...
Dopo vari esempi di applicazione della magia arcana al combattimento da mischia, giunse il momento del vero e proprio allenamento, dalla borsa magica che portava al fianco Jelene estrasse una spada di legno che sembrava più il tronco di un giovane albero, viste le dimensioni, per poi prepararsi ad uno scontro diretto...
Dervel sfruttò ogni briciolo di potere magico a sua disposizione, facendo appello anche a tutta la sua abilità con la spada, molti dei colpi della donna di fronte a lui andavano a segno, superando le barriere magiche che aveva eretto, lui evocò globi di energia, richiamò una serie di lame per far abbassare la guardia all'avversaria, potenziò la sua velocità e infuse di potere magico anche la semplice spada da allenamento che stava usando.
Ben pochi colpi del giovane mago andarono a segno, dopo aver incassato molte sferzate di Jelene fu costretto a cedere terreno e cadde in ginocchio, non riuscendo a reggersi più sulle gambe, ogni singolo muscolo del suo corpo era intorpidito dallo sforzo e dai colpi subiti, lo scontro era durato molto più tempo di quanto si aspettasse; La donna sembrava piacevolmente sorpresa dai pochi colpi che, nonostante tutto, Dervel era riuscito a mettere a segno...
Dopo aver entrambi ripreso fiato, la donna disse al mago che aveva affittato una piccola abitazione vicina al Faro di Elua, avrebbe attrezzato il granaio li presente per l'addestramento che sarebbe stato, a suo dire, devastante per mente e corpo, ma anche stremato, Dervel, come suo solito, sorrideva contento per aver avuto l'occasione di confrontarsi con un avversario così formidabile...
Molto presto il suo addestramento per l'unione delle due Vie sarebbe davvero iniziato, il giovane mago non vedeva l'ora di potersi mettere davvero alla prova in questa impresa, pensando, per un momento, che i suoi genitori avrebbero scosso il capo con affetto vedendo il loro figlio, studioso della Trama come la madre, combattente in cerca di migliorare la sua tecnica come il padre, impegnarsi tanto per padroneggiare entrambe quelle vie, così diverse per loro, così simili per lui...
Sembrava quasi che la donna si aspettasse che il giovane mago si sarebbe tenuto quell'oggetto, visto il valore, la potenza e la difficoltà nel recuperalo.
L'unico pensiero di Dervel era ben diverso, quell'arma era solo una prova, una dimostrazione di essere degno di imparare, gli insegnamenti del Cavaliere Mistico valevano per lui molto più di oro e di una spada, per quanto potente potesse essere.
La donna indossava i soliti bracciali incantati che Dervel le aveva già visto usare, portava inoltre sempre con sè l'enorme spada, talmente grande da sembrare fisicamente impossibile maneggiarla con la tecnica da lei usata...
Per puro caso Dervel era in locanda con Darry quando la donna giunse per ricevere la Spada, lei lo aveva avvisato di portare una spada da allenamento e prepararsi ad un primo allenamento...
Il giovane mago si trovò così nella sala degli allenamenti della Gilda degli Avventurieri con i suoi due mentori, il Maestro Fabbro che, tra i primi, l'aveva accolto in città, concedendogli di lavorare per lui, migliorando le sue doti come fabbro, ed addestrandolo al combattimento come solo un guerriero del suo calibro avrebbe potuto fare, e la donna che aveva incontrato tempo prima, giunta da molto lontano e a cui aveva offerto il suo aiuto, contribuendo a salvarla da un destino nefasto, che era riuscito a convincere a prenderlo come suo apprendista, avendo visto in lei esattamente l'unione di Arte Magica ed Arte della Spada a cui lui ambiva da quando aveva memoria...
Darry si limitò ad osservare, con sguardo quasi paterno, il dialogo e le dimostrazioni della tecnica e dell'unione di arte della spada, di cui lui stesso era un maestro, e magia, arte nella quale non eccelleva certamente.
Jelene spiegò come la via che univa spada e magia era complessa ed offriva infinite potenzialità, andando a sfruttare incantesimi spesso sottovalutati da molti incantatori per potenziare corpo ed armi dell'incantatore fino a renderlo abile nella mischia quanto un guerriero esperto, porse la sua enorme lama a Dervel, il quale venne quasi fatto cadere a terra dal peso incredibile di quell'enorme blocco di adamantio finemente lavorato...
Neppure concentrandosi e aumentando la sua forza con la magia il mago di Halarahh riuscì a sollevare l'arma, solo a quel punto la donna prestò lui i suoi bracciali incantati; dopo qualche istante che li aveva indossati, quella spada grande quanto lui sembrò diventare una piuma, riuscendo a sollevarla con una sola mano e maneggiandola con la stessa facilità con la quale poteva far roteare una spada corta, Dervel non aveva mai percepito un incantamento di tale potenza sul suo corpo...
Dopo vari esempi di applicazione della magia arcana al combattimento da mischia, giunse il momento del vero e proprio allenamento, dalla borsa magica che portava al fianco Jelene estrasse una spada di legno che sembrava più il tronco di un giovane albero, viste le dimensioni, per poi prepararsi ad uno scontro diretto...
Dervel sfruttò ogni briciolo di potere magico a sua disposizione, facendo appello anche a tutta la sua abilità con la spada, molti dei colpi della donna di fronte a lui andavano a segno, superando le barriere magiche che aveva eretto, lui evocò globi di energia, richiamò una serie di lame per far abbassare la guardia all'avversaria, potenziò la sua velocità e infuse di potere magico anche la semplice spada da allenamento che stava usando.
Ben pochi colpi del giovane mago andarono a segno, dopo aver incassato molte sferzate di Jelene fu costretto a cedere terreno e cadde in ginocchio, non riuscendo a reggersi più sulle gambe, ogni singolo muscolo del suo corpo era intorpidito dallo sforzo e dai colpi subiti, lo scontro era durato molto più tempo di quanto si aspettasse; La donna sembrava piacevolmente sorpresa dai pochi colpi che, nonostante tutto, Dervel era riuscito a mettere a segno...
Dopo aver entrambi ripreso fiato, la donna disse al mago che aveva affittato una piccola abitazione vicina al Faro di Elua, avrebbe attrezzato il granaio li presente per l'addestramento che sarebbe stato, a suo dire, devastante per mente e corpo, ma anche stremato, Dervel, come suo solito, sorrideva contento per aver avuto l'occasione di confrontarsi con un avversario così formidabile...
Molto presto il suo addestramento per l'unione delle due Vie sarebbe davvero iniziato, il giovane mago non vedeva l'ora di potersi mettere davvero alla prova in questa impresa, pensando, per un momento, che i suoi genitori avrebbero scosso il capo con affetto vedendo il loro figlio, studioso della Trama come la madre, combattente in cerca di migliorare la sua tecnica come il padre, impegnarsi tanto per padroneggiare entrambe quelle vie, così diverse per loro, così simili per lui...