10-11-2018, 21:15
*Da solo, nell'oscurità di una caverna malamente illuminata, a sud di Battledale, una figura ammantata di rosso fissa le flebili fiamme del fuoco che acceso, perdendosi nei suoi pensieri, nei suoi ricordi...*
Le valli. Un tempo, un'opportunità, in una situazione difficile, potenzialmente letale per me in quel del Keep. Accusato di blasfemia, senza alleati, senza più una famiglia.
L'opportunità. La decisione di tentare di cavalcare un cambiamento inaspettato nel cuore delle terre nemiche. Un'opportunità di dimostrare l'errore del clero.
L'inizio della fine.
Cominciato dalla scelta dei compagni con cui cercare di portare avanti la mia causa. Un errore dopo l'altro...
Un combattente del Keep ripudiato per il suo fallimento, desideroso di vendetta, ma con poco cervello. Il mio errore di lasciargli la possibilità di agire, di fare come meglio credesse. Ma chi è poco più di un soldato non è nato per comandare. Per condurre. E ne ho pagato l'amaro prezzo, per la mia mancanza di forza.
Un altro uomo ambizioso, anch'egli votato al Signore Nero, ma dalla mente deviata dalle gonne e dai capelli rossi. Un uomo che è morto, e risorto, solo per suicidarsi per una cagna di Mielikki. Non prima di avermi anche lui danneggiato... ma ancora, non è forse mia la responsabilità di lasciare il laccio lungo a chi non può esser nulla più di un sottoposto?
Il ladro, l'assassino, il traditore. Un uomo legato unicamente al denaro, come poteva davvero essere utile nella mia causa di fede? Ha solo attesa l'offerente più alto, prima di andarsene, danneggiandoci tutti. Se solo sapessi dove è, lo schiaccerei come merita..
Il “rosso”, forse l'unico che si salva, forse perché viene da una terra dove i fallimenti si pagano a caro prezzo... forse perché l'unico che aveva il cervello necessario a fare quello che serviva senza sbagliare.
*Estrae poi da una borsa una gemma elementale del fuoco, che emana una luce che rischiara la buia caverna, e prosegue nei suoi pensieri, fissandola...*
E lei.. lei, la fiamma che mi ha irretito, con la sua forza, con la sua indipendenza, col suo spirito indomito... che mi ha indebolito nel mio io. Compromessi, dopo compromessi... fino a perdere il controllo della situazione, e della mia persona, senza portarla dalla mia parte, senza farla davvero mia... l'emblema del mio fallimento.
Abbandono queste valli, con pochi successi, e troppe sconfitte... senza aver ottenuto davvero niente.
Ora, non rimane che un percorso, ancora più oscuro, da percorrere... per l'ultimo riscatto, per la vendetta.
*Una voce interrompe il silenzio altrimenti solo interrotto dal crepitio del fuoco. Una donna, incappucciata, appare improvvisamente davanti all'uomo.*
“Rumevald.”
Senza altre parole, si rialza, riponendo la gemma, e dando un calcio al fuoco, spengendolo.
Poche parole arcane, e i due scomparvero.
Nell'oscurità.
Le valli. Un tempo, un'opportunità, in una situazione difficile, potenzialmente letale per me in quel del Keep. Accusato di blasfemia, senza alleati, senza più una famiglia.
L'opportunità. La decisione di tentare di cavalcare un cambiamento inaspettato nel cuore delle terre nemiche. Un'opportunità di dimostrare l'errore del clero.
L'inizio della fine.
Cominciato dalla scelta dei compagni con cui cercare di portare avanti la mia causa. Un errore dopo l'altro...
Un combattente del Keep ripudiato per il suo fallimento, desideroso di vendetta, ma con poco cervello. Il mio errore di lasciargli la possibilità di agire, di fare come meglio credesse. Ma chi è poco più di un soldato non è nato per comandare. Per condurre. E ne ho pagato l'amaro prezzo, per la mia mancanza di forza.
Un altro uomo ambizioso, anch'egli votato al Signore Nero, ma dalla mente deviata dalle gonne e dai capelli rossi. Un uomo che è morto, e risorto, solo per suicidarsi per una cagna di Mielikki. Non prima di avermi anche lui danneggiato... ma ancora, non è forse mia la responsabilità di lasciare il laccio lungo a chi non può esser nulla più di un sottoposto?
Il ladro, l'assassino, il traditore. Un uomo legato unicamente al denaro, come poteva davvero essere utile nella mia causa di fede? Ha solo attesa l'offerente più alto, prima di andarsene, danneggiandoci tutti. Se solo sapessi dove è, lo schiaccerei come merita..
Il “rosso”, forse l'unico che si salva, forse perché viene da una terra dove i fallimenti si pagano a caro prezzo... forse perché l'unico che aveva il cervello necessario a fare quello che serviva senza sbagliare.
*Estrae poi da una borsa una gemma elementale del fuoco, che emana una luce che rischiara la buia caverna, e prosegue nei suoi pensieri, fissandola...*
E lei.. lei, la fiamma che mi ha irretito, con la sua forza, con la sua indipendenza, col suo spirito indomito... che mi ha indebolito nel mio io. Compromessi, dopo compromessi... fino a perdere il controllo della situazione, e della mia persona, senza portarla dalla mia parte, senza farla davvero mia... l'emblema del mio fallimento.
Abbandono queste valli, con pochi successi, e troppe sconfitte... senza aver ottenuto davvero niente.
Ora, non rimane che un percorso, ancora più oscuro, da percorrere... per l'ultimo riscatto, per la vendetta.
*Una voce interrompe il silenzio altrimenti solo interrotto dal crepitio del fuoco. Una donna, incappucciata, appare improvvisamente davanti all'uomo.*
“Rumevald.”
Senza altre parole, si rialza, riponendo la gemma, e dando un calcio al fuoco, spengendolo.
Poche parole arcane, e i due scomparvero.
Nell'oscurità.
Asher Hargrave, incantatore della Gilda dei Maghi di Hillsfar