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Di ritorno da una delle varie spedizioni Morwen decise che era giunto il momento di prendere seriamente l'offerta di Dervel e di andarlo a trovare alla sua Forgia.
Ovviamente era ancora dubbiosa all'idea di imparare in maniera continuativa da un umano, ma l'abilità di Dervel era innegabile ed era evidente la sua competenza in tecniche che la giovane elfa desiderava apprendere.
Chiaramente sarebbe sempre potuta andare a cercare un altro insegnante ad Alberi Intrecciati o simili, ma in quel caso avrebbe dovuto sottostare ai tempi tipici degli elfi e Morwen desiderava apprendere in fretta quelle capacità così da poterle mettere a buon uso il prima possibile.
Con questi pensieri in testa la maga entrò nella forgia con aria cauta:
“Dervel ci sei? Sono qui per quelle lezioni...”
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La prima parte dell'addestramento di Morwen sarebbe stata inerente alla capacità di mantenere attiva la concentrazione in ogni occasione...
Dervel approfittò delle prime fasi di allenamento per studiare la tecnica così particolare della Lythari, la sua Scherma rifletteva poco la sua natura. Difatti, nonostante i movimenti agili e precisi del suo modo di combattere in forma di Lupo, con la Spada la sua tecnica aveva ancora molte pecche, insieme si sarebbero concentrati sull'adattare il combattimento in forma animale in una tecnica di spada che potesse sfruttarne al meglio le capacità.
Come era stato per lui, la prima fase dell'addestramento sarebbe stata fisicamente e mentalmente estenuante, doveva spingere la mente di Morwen al limite della sua capacità di mantenere il controllo della Trama anche durante uno scontro o subendo ferite.
Unire Spada e Arte è una via complessa, difficile da seguire ma che offre capacità che altri incantatori non avrebbero, così come possibilità che pochi combattenti possono ottenere...
Gran parte dell'allenamento iniziale si sarebbe svolta con Morwen in forma di elfo, con scontri diretti con Dervel durante i quali la Lythari avrebbe dovuto usare più incantesimi possibile, in modo da abituarsi ad usare la magia quando "minacciata" da un avversario in corpo a corpo.
Il Mago delle Lame avrebbe invece usato meno magia possibile, usando solo poche barriere di base, concentrandosi sulla maggiore debolezza che la via che aveva intrapreso recava, la rimozione degli incantesimi di protezione...
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Morwen si tuffò con determinazione nell'allenamento, ma anche se la maga possedeva solide basi nell'uso delle armi in poco tempo risultò evidente che non era per nulla abituata ad affrontare con la spada in pugno avversari degni.
Lo stile di combattimento della lythari era estremamente aggressivo, chiaramente votato a sopraffare ed uccidere l'avversario senza lasciargli spazio per rispondere.
Allo stesso modo anche la sua selezione di incantesimi, almeno per le prime volte, era molto più aggressiva rispetto alla solita utilizzata dagli altri praticanti di quello stile di combattimento, tanto che anche dando fondo a tutte le sue riserve l'elfa aveva probabilmente attivi più o meno lo stesso numero di incantesimi difensivi di Dervel intento ad usare solo “poche barriere di base”.
Quella impostazione, che magari poteva funzionare contro zombie e simili, era ovviamente del tutto inadatta ad un avversario esperto come Dervel ed a peggiorare la situazione c'era anche l'affidamento ad una resistenza innata che in quella situazione era chiaramente assente come testimoniato anche dai vari rimproveri, autoanalisi e lamentele verso la fragilità di quella forma che Morwen si faceva ad ogni fallimento.
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L'addestramento della Lythari procedeva piuttosto bene, la capacità di mantenere la concentrazione in combattimento e usare gli incantesimi insieme alla spada erano nettamente migliorati.
Passavano spesso, nei tempi liberi, nella sala di allenamento della Gilda degli Avventurieri, a volte questi "scontri" attiravano anche l'attenzione di alcuni colleghi, forse incuriositi dal modo di combattere.
Nell'ultimo allenamento svolto, Morwen riuscì a mettere a segno qualche buon colpo, la tecnica di scherma era ancora molto grezza, ma la sua indubbia forza era in grado di generare fendenti davvero potenti.
Le difese del mago delle lame non erano totalmente erette, ed utilizzava la lama che meno poteva recare danno all'avversario, lasciando poi agire la Lythari nell'uso della magia.
Combinare un raggio in grado di abbassare l'agilità del bersaglio con l'incantesimo "unto" le permise di mettere a segno un buon colpo, Dervel evitò di uscire dall'area e di dissolverne gli effetti, voleva vedere fino a che punto la sua apprendista poteva sfruttare un vantaggio simile.
Subì di proposito tutti questi effetti, il che permise a Morwen di colpirlo alcune volte, con colpi decisamente devastanti, per quanto non sufficienti a farlo vacillare.
La spada del mago poi tornò all'attacco, terminando in breve lo scontro...
Dopo varie discussioni inerenti la tecnica di scherma della Lythari, provarono lo scontro in forma animale.
Questa volta andò decisamente peggio, il modo brutale di assalire risultava ben poco efficace, Dervel evitò di usare la lama d'argento che sarebbe stata in grado di ferire pienamente l'apprendista, ma l'incantamento elementale della sua spada oltrepassò ogni resistenza, facendo teriminare lo scontro nuovamente in breve tempo.
Il mago delle lame era poco in grado di valutare la tecnica di quella forma, suggerendo di chiedere, forse, a Jassin, nettamente più esperto di modi di combattere in forma animale.
I milgioramenti erano indubbiamente notevoli, ma la strada intrapresa era ancora lunga e difficile, un passo alla volta, tuttavia, Morwen si stava avvicinando al suo primo obiettivo.
Dervel aspettava il giorno in cui sarebbe stato costretto ad usare la Spada Nera in uno scontro con la sua apprendista, sempre che nessuno dei due fosse morto prima...
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Dopo giorni di allenamenti, intervallati da spedizioni pericolose per la Gilda, le capacità di concentrazione della giovane maga erano chiaramente migliorate così come la sua tecnica di spada, anche se la sua difesa lasciava ancora a desiderare ed i suoi incantesimi ancora non erano del tutto in grado di sopperire a quella carenza.
Restava il fatto che la lythari non si era ancora veramente abituata a combattere in mischia nella sua forma elfica e se minacciata la sua reazione istintiva era mutare nella forma di lupo. I numerosi scontri di allenamento con Dervel però le avevano reso chiaro in maniera lampante quanto quella forma fosse vulnerabile nelle situazioni in cui era in svantaggio ed in particolare nei casi in cui era bersaglio di attacchi non solamente fisici.
Nei giorni seguenti l'elfa si dedicò ad allenamenti mirati ad affinare la sua tecnica di spada e sopratutto le possibili combinazioni con gli incantesimi a sua disposizione. Razionalmente sapeva che contro alcuni nemici aveva molte più possibilità con la spada in pugno, ora non le restava che convincere anche la sua parte istintiva ed ingranare le sue reazioni per quei casi così da essere in grado di applicare quanto appreso anche nelle situazioni di vero pericolo.
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Terminati i lavori per il perfezionamento del Laboratorio di Dervel, il nuovo spazio permise al Mago delle Lame di aumentare l'intensità dell'allenamento della sua apprendista...
La Lythari tendeva molto spesso ad assumere la forma di lupo in modo istintivo, quando minacciata, il che le permetteva di salvarsi in molte situazioni, è vero, ma ogni reazione nello scontro deve essere controllata, soprattutto per chi, come loro, non indossava corazze o usava scudi.
Morwen sedeva al centro del cerchio magico inciso sul pavimento, la grossa spada dalla lama rossa in grembo, provando a concentrarsi, era stata avvisata che l'allenamento l'avrebbe messa a dura prova, più mentalmente che fisicamente, per una volta...
Il Mago delle Lame stava appoggiato al bancone, osservando l'elfa che si concentrava, di fronte a lui vi erano varie pergamene, preparate appositamente per questo tipo di addestramento.
Il primo incantesimo era il più importante, che avrebbe permesso il funzionamento come previsto di tutti i successivi, Dervel si concentrò sulla pergamena che aveva stretto tra le mani e iniziò a recitare la formula.
Una sottile nebbia iniziò a fluttuare attorno alla Lythari, la sua mente cominciò ad offuscarsi, mentre, dall'angolo opposto del laboratorio, proveniva una litania familiare, Morwen aprì gli occhi, guardandosi attorno, non era più nel laboratorio di Dervel, era in una foresta strana, enormi alberi si stagliavano verso il cielo stellato, la flebile luce di una mezza luna crescente illuminava a sufficienza da permettere ai suoi occhi di abituarsi a tale visione, il profumo della terra umida sotto di lei venne improvvisamente disturbato da un odore pungente, il suono di passi pensanti si avvicinavano, Morwen scattò in piedi, brandendo la sua grossa spada e mettendosi sulla difensiva.
Un'enorme figura, un grosso umanoide dai tratti di lupo, si stava scagliando contro di lei, dalla folta pelliccia spuntavano occhi che emanavano una luce sinistra, le possenti braccia terminavano in artigli che si protendevano per colpirla, d'istinto lasciò la spada per accucciarsi a terra, mentre il suo corpo cominciava a cambiare.
Una fitta alla schiena la fece voltare, una minuscola lama di pura forza l'aveva colpita alle spalle, il suo avversario era scomparso in una nube di nebbia nera e vorticante, nella sua mente la voce di Dervel
"Non lo potrete sconfiggere usando le sue stesse armi... la sua forza è di troppo superiore alla vostra, la tecnica è l'unica speranza..."
Quando la voce smise di parlare, la nube di nebbia nera riprese forma, Morwen riafferrò rapidamente la spada da terra e menò un fendente verso la creatura, la quale cadde a terra inerme...
La Lythari era scossa, si guardava attorno, altre nubi di nebba nera vorticante si avvicinavano da ogni direzione, una piccola lama di forza le passò a poca distanza, facendola riconcentrare sulle parole sentite poco prima.
Le nebbie si condensarono, e molte bestie piene di occhi si scagliarono contro di lei, che si era rimessa in guardia, cercando di resistere all'istinto di cambiare forma...
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Morwen era evidentemente in difficoltà e, pur se a livello razionale capiva l'utilità di un simile esercizio, le era necessaria tutta la sua forza di volontà per tenere a bada i suoi istinti più bestiali che le urlavano di mutare forma e combattere od alternativamente di fuggire davanti ad una situazione così svantaggiosa.
Stringendo con forza l'elsa della spada la lythari ricordò nuovamente a se stessa le motivazioni che l'avevano spinta fin là e con una smorfia in volto ricostruì la sua guardia preparandosi ad affrontare l'orda di bestie illusorie dall'aria fin troppo reale...
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Morwen ansimava, stremata, le sembrava un'eternità che affrontava quelle creature, ad ogni colpo si dissolvevano, ma per ognuna di quelle bestie dall'aspetto di licantropi mostruosi mutati che abbatteva, altre ne sopraggiungevano dalle nebbie nere che la circondavano...
Esausta, si appoggiò alla spada, riprendendo fiato, le nebbie oscure e vorticanti iniziarono a dissolversi lentamente, la lieve foschia si stava dissolvendo e la Lythari tornò ad essere completamente lucida, la sua mente comprese in breve tempo che tutto ciò che la circondava erano illusioni, osservando ai suoi piedi vide il cerchio arcano che ormai le era familiare, sul pavimento del laboratorio magico del Mago delle Lame.
Dall'angolo della stanza, Dervel la osservava sorridendo gentile
"Non avete mai ceduto all'istinto di mutare forma, avete affrontato ogni avversario solo con scherma e magia...
La vostra abilità di concentrarvi durante lo scontro è migliorata notevolmente, dovrete migliorare ancora molto, ma posso affermare che avete raggiunto le abilità necessarie per unire le due vie in una sola"
Dervel guardava il volto dell'elfa, madido di sudore, mentre riprendeva fiato, le sorrise ancora invitandola ad accomodarsi al largo tavolo, presa una bottiglia dalla sua riserva personale glie la mise davanti con due bicchieri, rassicurandola sull'origine e la produzione del liquore.
"Non mi sarei aspettato di tramandare questo tipo di addestramento ad un membro del Popolo, ma devo dire che mi ha fatto molto piacere...
Per quanto riguarda l'unione di Scherma e Arte in una sola via, non credo di avere altro da insegnarvi...
Se voleste scambiare qualche colpo di spada, o approfondire lo studio della Trama, saprete sempre dove trovarmi, e qui sarete la benvenuta!"
Il Mago delle Lame alzò il bicchiere, osservando l'espressione di Morwen, vuotandolo d'un fiato e ridacchiando vedendole fare altrettanto...
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In qualche modo era riuscita a superare anche quell'addestramento e mentre riprendeva fiato ascoltando le parole di Dervel un certo senso di soddisfazione iniziava ad impossessarsi di lei, era riuscita a compiere un altro passo sulla strada verso i suoi obiettivi e vi era riuscita in tempi decisamente rapidi per la sua gente.
Dopo aver passato alcuni attimi persa nei suoi pensieri si accorse che Dervel aveva smesso di parlare e le aveva versato da bere, dopo aver buttato giù tutto d'un sorso per guadagnare tempo l'elfa rispose:
uhm.. grazie.. grazie mille Dervel, ti sono grata per questi addestramenti e spero di arrivare il prima possibile ad un livello tale da essere per lo meno una decente compagna di allenamenti.
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