03-04-2023, 22:47
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-04-2023, 22:53 da VivinC.)
Ragazzini assoldati per l'occasione distribuiscono in città copie de la Voce di Hillsfar, a un prezzo popolare ed accessibile a tutti. Coloro che rifiutano perché non sanno leggere vengono indirizzati verso la sede del Giornale, dove verrà inaugurata la Scuola.
Eleint 1396 - A cura di Daphne Ellsworth
Jevanor Hargrave: cacciatore di dote o minaccia per Hillsfar?
Quello di Jevanor Hargrave è un nome che negli ultimi giorni è sulla bocca di tutti: dopo la sua iscrizione alla Corporazione del Soffio del Drago ed il fidanzamento ufficiale con Beate Cherlton - per approvazione della nonna, tutrice della bambina - ciò che ha fatto scalpore è il cognome adottato dal giovane, quello dell'Hargrave traditore: un uomo dalla lealtà mobile qual piuma al vento, che dopo la caduta dell'indebita occupazione Zhent fuggì dalla città con disonore e ignominia, lasciando alla famiglia il compito di rimettere insieme la propria vita, che le sconsiderate azioni dell'uomo avevano frantumato in mille pezzi.
Si tratta forse di omonimia? Di un figlio naturale riconosciuto in età adulta? La risposta è no ad entrambe queste domande: Jevanor Hargrave è figlio di una sacerdotessa banita di Zhentil Keep di nome Ylenia Blackmantle, la quale convive con Dormund Hargrave...proprio quel famigerato Hargrave che si ritiene abbia un debito con Hillsfar. Qualcuno potrebbe obiettare che i genitori non si possono scegliere, e le colpe dei padri non dovrebbero ricadere sui figli. Chi scrive concorda pienamente con questa visione: ci sono in questa città Hargrave onesti, coraggiosi e leali, che cercano con le loro azioni di essere migliori dell'uomo che ha dato loro il cognome, e lo stesso vale per chi nella famiglia ha deciso di adottare il cognome materno, per essere giudicata solo per le sue azioni e non per il nome che porta.
Tuttavia, questo non è il caso di Jevanor, che il cognome Hargrave l'ha scelto senza averne alcun legame: cresciuto nella fede banita da una donna che osserva e predica questi stessi precetti che Hillsfar ha rigettato con il sangue degli eroi che l'hanno liberata, Jevanor ha deciso di assumere il cognome del "patrigno" per portare a termine ciò che a Dormund è precluso: ricostruire l'impero commerciale degli Hargrave, in larga parte venduto e passato di mano in mano. Infatti, Jevanor è in ottimi rapporti sia con la madre che con il patrigno, che recentemente hanno rapito e tenuto prigioniero uno dei figli legittimi di Hargrave - Roland Hargrave - con l'aiuto di diversi incantesimi di ammaliamento che gli hanno impedito di esercitare la sua volontà, e che è stato liberato solo dall'intervento dell'altro fratello Hargrave, Asher.
Arrivato a Hillsfar ospite di un noto mercante, e facendo ben attenzione a non presentarsi mai come Hargrave, Jevanor ha attirato l'attenzione di tutte le ragazze nubili, e nel corso di un anno è riuscito effettivamente a riacquistare alcune delle proprietà Hargrave, che sono passate dalle mani di onesti mercanti a quelle di uno zhent, figlio di banita e figliastro di un traditore.
Come se ciò non bastasse, nel suo desiderio di accumulare nelle sue avide mani il patrimonio immobiliare degli Hargrave, Jevanor ha ignorato e deriso le tradizioni e il buon costume, perfino deridendo la dea Sune e approfittando della buona fede dei sacerdoti delle Sale della Passione: ha corteggiato la sorellastra Aveline Woodward, figlia legittima di Dormund Hargrave e proprietaria delle attività che erano rimaste in mano alla famiglia Hargrave dopo la fuga di Dormund. Sebbene Aveline avesse cambiato il suo cognome con quello materno, Jevanor sapeva perfettamente di chi si trattasse...ma non aveva esteso alla sorellastra la stessa cortesia, lasciandola ignara dell'identità di colui che, con dolci parole e nell'ambiente riservato delle Sale della Passione, la corteggiava e le proponeva il matrimonio.
Riuscite a immaginare la vergogna, lo scempio, il disonore? Una figlia onesta di Hillsfar, sposata con l'inganno a uno zhent che è pure suo fratellastro? Con una sacerdotessa di Bane come suocera? Posso solo dirvi che, se fosse una barzelletta, di certo non farebbe ridere.
Si chiederanno i lettori più attenti, ma Jevanor non è fidanzato con la giovane Cherlton? Ebbene sì, cari lettori. Scoperto l'inganno, e scoperto di essere stata corteggiata dal figliastro del padre, Aveline Woodward ha scritto una lettera a Jevanor. Pur non conoscendone il contenuto, ne conosciamo le conseguenze: che sia stata la giovane Woodward a rompere il fidanzamento o il fedifrago Jevanor, fatto sta che il giovane mercante ha reagito annunciando immediatamente il fidanzamento con Beate Cherlton, la cui approvazione - vista la minore età della promessa - è stata data dalla nonna, tutrice della bambina in seguito alla morte dei genitori.
Forse siamo davanti a un altro inganno, rivolto questa volta verso una persona anziana, uno dei pilastri della società hillsfariana? Una donna che, dopo avere subito il dolore della perdita di un figlio, adesso si ritrova anche con la responsabilità di crescere la nipote? Chi vi scrive trova improbabile che, conoscendo tutti i fatti, la signora Cherlton possa avere acconsentito a sacrificare sua nipote sull'altare dell'ambizione di uno zhent, figlio di banita e figliastro di un traditore.
Le fanciulle nubili dovrebbero mettersi il cuore in pace e vedere Jevanor Hargrave per quello che è: un serpente in seno a Hillsfar, che porta i colori degli oppressori da cui così recentemente ci siamo liberati, un uomo che - senza diritto di nascita o di sangue - ha coscientemente scelto di fregiarsi del nome di un traditore. Un uomo così privo di scrupoli dall'avere corteggiato la propria sorellastra, facendole credere di desiderare un matrimonio d'amore, per poi metterla da parte come una bambola usata.
Vogliamo davvero un uomo così all'interno delle nostre gilde? Forse Jevanor Hargrave, di per sé, non è davvero una minaccia. Dopotutto, l'inganno che aveva in mente per la sua sorellastra non gli è riuscito, e - potendo scegliere - ha adottato il nome di un uomo universamente disprezzato. Forse Jevanor Hargrave non è che una meteora, destinata a bruciare rapidamente prima di tornare nell'ignominia da cui proviene. Ma ogni cosa che lui rappresenta - il tradimento, l'inganno, la fede banita - questa è la vera una minaccia per Hillsfar.
Gustav Hillar: un uomo ingiustamente accusato
Qualche mese fa, il noto mercante di Hillsfar Gustav Hillar è stato ingiustamente accusato di vendere delle partite di alcolici adulterate, che provocavano in coloro che le bevevano sintomi simili a una brutta intossicazione da cibi avariati. Sfruttando il fatto che Hillar, come ogni mercante degno di questo nome, avesse nel suo catalogo diverse linee di prodotti volte a soddisfare le esigenze dei clienti di tutte le tasche, un sedicente intermediario di nome Melber si è presentato da alcuni degli abituali compratori degli articoli più economici di Hillar - come l'Albero Maestro e la locanda delle Tette della Sirena - proponendo una partita di bevande alcoliche delle quali millantava una migliore qualità rispetto all'usuale, ad un prezzo inusualmente vantaggioso.
Chi non avrebbe accettato una tale proposta, certo del buon nome e della meritata fama di Hillar? Tuttavia, cari lettori, quelle casse - sebbene portassero il simbolo di Hillar - contenevano un liquore che non proveniva dalle sue distillerie, adulterato, si potrebbe quasi dire...avvelenato, con il solo scopo di sporcarne la reputazione.
Tuttavia, questi primi tentativi non andarono a buon fine, a causa di diversi fattori: in primo luogo della riservatezza della tenutaria dell'Albero Maestro e del buonsenso di Mastro Lucas che, accortosi della manomissione degli alcolici, li ha gettati tutti contenendo quindi notevolmente i danni. In secondo luogo, a non andare a buon fine è stato il tentativo dei detrattori di Hillar di far sì che la notizia degli alcolici manomessi venisse pubblicata su questo giornale. La redazione della Voce era infatti stata contattata da un cittadino preoccupato, che ci aveva riferito come Hillar avesse una sedicente distilleria "segreta" e una vendita sottobanco di alcolici manomessi. La dedizione mia e del clero di Deneir alla più strenua ricerca della verità si è però frapposta tra le menzogne di questo cittadino e la pubblicazione di quella che, oggi è chiaro, sarebbe stata una notizia assolutamente falsa.
Infatti, non essendo riusciti a infangarne la reputazione sfruttando queste pagine, i detrattori di Hillar hanno deciso di passare all'avvelenamento di persone più potenti e influenti, servendo del liquore adulterato - sempre con il simbolo di Hillar - a una festa della Casa della Gioia, il tempio cittadino di Lliira.
Tuttavia, grazie all'instancabile lavoro di questa redazione, l'inganno è stato svelato e ancora una volta la verità ha trionfato: né il sedicente Melber né i suoi supposti "corrieri di Hillar" hanno mai avuto alcun ordine da parte del mercante in questione di vendere vino - e di certo non vino adulterato!
La stessa cessione della distilleria Hillar, che è stata definita da qualche malelingua un "passare la patata bollente", è in realtà un atto che mostra l'etica e la fibra morale di Hillar, che ha preferito vedere la distilleria tornare nelle mani del figlio del suo precedente proprietario - Asher Hargrave, figlio di Dormund, e colui che più di tutti rappresenta l'eccezione al detto "la mela non cade mai lontano dall'albero" - piuttosto che cederla a qualcun altro, magari qualche spregiudicato mercante venuto da lontano.
Queste pagine non possono rivelarvi il nome di coloro che hanno complottato contro Hillar: tale rivelazione spetta infatti alla Milizia di Hillsfar, al cui lavoro non possiamo né vogliamo sostituirci. Certamente, ci auguriamo che chi ha agito così ostentatamente contro un onesto mercante di Hillsfar possa presto essere assicurato alla giustizia.
Dwalrak: una nuova casa per i nani di Glen
Dopo un lungo periodo di costruzione, ha finalmente visto la luce Dwalrak, il nuovo insediamento nanico del Mare della Luna, il cui nome significa "Rocca sulla collina". Dwalrak, collegata a Hillsfar tramite un regolare servizio di carovane che trasportano passeggeri e merci, si trova a sud di Yulash, a ovest rispetto alla strada di Bowshaft e a nord-ovest rispetto a Hillsfar. Sebbene sia stato fondato da pochissimo, pare che molte famiglie di nani originari di Glen si siano già trasferite; ad oggi, il villaggio è dotato di un tempio dedicato a Moradin e di una deliziosa locanda. Pare che tra i fondatori della piccola comunità vi sia il fabbro e sacerdote di Moradin Tharmyr Crownshield, proprietario del negozio "Dal Nano Dorato", che intervisteremo nel prossimo numero della Voce.
Eleint 1396 - A cura di Daphne Ellsworth
Jevanor Hargrave: cacciatore di dote o minaccia per Hillsfar?
Quello di Jevanor Hargrave è un nome che negli ultimi giorni è sulla bocca di tutti: dopo la sua iscrizione alla Corporazione del Soffio del Drago ed il fidanzamento ufficiale con Beate Cherlton - per approvazione della nonna, tutrice della bambina - ciò che ha fatto scalpore è il cognome adottato dal giovane, quello dell'Hargrave traditore: un uomo dalla lealtà mobile qual piuma al vento, che dopo la caduta dell'indebita occupazione Zhent fuggì dalla città con disonore e ignominia, lasciando alla famiglia il compito di rimettere insieme la propria vita, che le sconsiderate azioni dell'uomo avevano frantumato in mille pezzi.
Si tratta forse di omonimia? Di un figlio naturale riconosciuto in età adulta? La risposta è no ad entrambe queste domande: Jevanor Hargrave è figlio di una sacerdotessa banita di Zhentil Keep di nome Ylenia Blackmantle, la quale convive con Dormund Hargrave...proprio quel famigerato Hargrave che si ritiene abbia un debito con Hillsfar. Qualcuno potrebbe obiettare che i genitori non si possono scegliere, e le colpe dei padri non dovrebbero ricadere sui figli. Chi scrive concorda pienamente con questa visione: ci sono in questa città Hargrave onesti, coraggiosi e leali, che cercano con le loro azioni di essere migliori dell'uomo che ha dato loro il cognome, e lo stesso vale per chi nella famiglia ha deciso di adottare il cognome materno, per essere giudicata solo per le sue azioni e non per il nome che porta.
Tuttavia, questo non è il caso di Jevanor, che il cognome Hargrave l'ha scelto senza averne alcun legame: cresciuto nella fede banita da una donna che osserva e predica questi stessi precetti che Hillsfar ha rigettato con il sangue degli eroi che l'hanno liberata, Jevanor ha deciso di assumere il cognome del "patrigno" per portare a termine ciò che a Dormund è precluso: ricostruire l'impero commerciale degli Hargrave, in larga parte venduto e passato di mano in mano. Infatti, Jevanor è in ottimi rapporti sia con la madre che con il patrigno, che recentemente hanno rapito e tenuto prigioniero uno dei figli legittimi di Hargrave - Roland Hargrave - con l'aiuto di diversi incantesimi di ammaliamento che gli hanno impedito di esercitare la sua volontà, e che è stato liberato solo dall'intervento dell'altro fratello Hargrave, Asher.
Arrivato a Hillsfar ospite di un noto mercante, e facendo ben attenzione a non presentarsi mai come Hargrave, Jevanor ha attirato l'attenzione di tutte le ragazze nubili, e nel corso di un anno è riuscito effettivamente a riacquistare alcune delle proprietà Hargrave, che sono passate dalle mani di onesti mercanti a quelle di uno zhent, figlio di banita e figliastro di un traditore.
Come se ciò non bastasse, nel suo desiderio di accumulare nelle sue avide mani il patrimonio immobiliare degli Hargrave, Jevanor ha ignorato e deriso le tradizioni e il buon costume, perfino deridendo la dea Sune e approfittando della buona fede dei sacerdoti delle Sale della Passione: ha corteggiato la sorellastra Aveline Woodward, figlia legittima di Dormund Hargrave e proprietaria delle attività che erano rimaste in mano alla famiglia Hargrave dopo la fuga di Dormund. Sebbene Aveline avesse cambiato il suo cognome con quello materno, Jevanor sapeva perfettamente di chi si trattasse...ma non aveva esteso alla sorellastra la stessa cortesia, lasciandola ignara dell'identità di colui che, con dolci parole e nell'ambiente riservato delle Sale della Passione, la corteggiava e le proponeva il matrimonio.
Riuscite a immaginare la vergogna, lo scempio, il disonore? Una figlia onesta di Hillsfar, sposata con l'inganno a uno zhent che è pure suo fratellastro? Con una sacerdotessa di Bane come suocera? Posso solo dirvi che, se fosse una barzelletta, di certo non farebbe ridere.
Si chiederanno i lettori più attenti, ma Jevanor non è fidanzato con la giovane Cherlton? Ebbene sì, cari lettori. Scoperto l'inganno, e scoperto di essere stata corteggiata dal figliastro del padre, Aveline Woodward ha scritto una lettera a Jevanor. Pur non conoscendone il contenuto, ne conosciamo le conseguenze: che sia stata la giovane Woodward a rompere il fidanzamento o il fedifrago Jevanor, fatto sta che il giovane mercante ha reagito annunciando immediatamente il fidanzamento con Beate Cherlton, la cui approvazione - vista la minore età della promessa - è stata data dalla nonna, tutrice della bambina in seguito alla morte dei genitori.
Forse siamo davanti a un altro inganno, rivolto questa volta verso una persona anziana, uno dei pilastri della società hillsfariana? Una donna che, dopo avere subito il dolore della perdita di un figlio, adesso si ritrova anche con la responsabilità di crescere la nipote? Chi vi scrive trova improbabile che, conoscendo tutti i fatti, la signora Cherlton possa avere acconsentito a sacrificare sua nipote sull'altare dell'ambizione di uno zhent, figlio di banita e figliastro di un traditore.
Le fanciulle nubili dovrebbero mettersi il cuore in pace e vedere Jevanor Hargrave per quello che è: un serpente in seno a Hillsfar, che porta i colori degli oppressori da cui così recentemente ci siamo liberati, un uomo che - senza diritto di nascita o di sangue - ha coscientemente scelto di fregiarsi del nome di un traditore. Un uomo così privo di scrupoli dall'avere corteggiato la propria sorellastra, facendole credere di desiderare un matrimonio d'amore, per poi metterla da parte come una bambola usata.
Vogliamo davvero un uomo così all'interno delle nostre gilde? Forse Jevanor Hargrave, di per sé, non è davvero una minaccia. Dopotutto, l'inganno che aveva in mente per la sua sorellastra non gli è riuscito, e - potendo scegliere - ha adottato il nome di un uomo universamente disprezzato. Forse Jevanor Hargrave non è che una meteora, destinata a bruciare rapidamente prima di tornare nell'ignominia da cui proviene. Ma ogni cosa che lui rappresenta - il tradimento, l'inganno, la fede banita - questa è la vera una minaccia per Hillsfar.
Gustav Hillar: un uomo ingiustamente accusato
Qualche mese fa, il noto mercante di Hillsfar Gustav Hillar è stato ingiustamente accusato di vendere delle partite di alcolici adulterate, che provocavano in coloro che le bevevano sintomi simili a una brutta intossicazione da cibi avariati. Sfruttando il fatto che Hillar, come ogni mercante degno di questo nome, avesse nel suo catalogo diverse linee di prodotti volte a soddisfare le esigenze dei clienti di tutte le tasche, un sedicente intermediario di nome Melber si è presentato da alcuni degli abituali compratori degli articoli più economici di Hillar - come l'Albero Maestro e la locanda delle Tette della Sirena - proponendo una partita di bevande alcoliche delle quali millantava una migliore qualità rispetto all'usuale, ad un prezzo inusualmente vantaggioso.
Chi non avrebbe accettato una tale proposta, certo del buon nome e della meritata fama di Hillar? Tuttavia, cari lettori, quelle casse - sebbene portassero il simbolo di Hillar - contenevano un liquore che non proveniva dalle sue distillerie, adulterato, si potrebbe quasi dire...avvelenato, con il solo scopo di sporcarne la reputazione.
Tuttavia, questi primi tentativi non andarono a buon fine, a causa di diversi fattori: in primo luogo della riservatezza della tenutaria dell'Albero Maestro e del buonsenso di Mastro Lucas che, accortosi della manomissione degli alcolici, li ha gettati tutti contenendo quindi notevolmente i danni. In secondo luogo, a non andare a buon fine è stato il tentativo dei detrattori di Hillar di far sì che la notizia degli alcolici manomessi venisse pubblicata su questo giornale. La redazione della Voce era infatti stata contattata da un cittadino preoccupato, che ci aveva riferito come Hillar avesse una sedicente distilleria "segreta" e una vendita sottobanco di alcolici manomessi. La dedizione mia e del clero di Deneir alla più strenua ricerca della verità si è però frapposta tra le menzogne di questo cittadino e la pubblicazione di quella che, oggi è chiaro, sarebbe stata una notizia assolutamente falsa.
Infatti, non essendo riusciti a infangarne la reputazione sfruttando queste pagine, i detrattori di Hillar hanno deciso di passare all'avvelenamento di persone più potenti e influenti, servendo del liquore adulterato - sempre con il simbolo di Hillar - a una festa della Casa della Gioia, il tempio cittadino di Lliira.
Tuttavia, grazie all'instancabile lavoro di questa redazione, l'inganno è stato svelato e ancora una volta la verità ha trionfato: né il sedicente Melber né i suoi supposti "corrieri di Hillar" hanno mai avuto alcun ordine da parte del mercante in questione di vendere vino - e di certo non vino adulterato!
La stessa cessione della distilleria Hillar, che è stata definita da qualche malelingua un "passare la patata bollente", è in realtà un atto che mostra l'etica e la fibra morale di Hillar, che ha preferito vedere la distilleria tornare nelle mani del figlio del suo precedente proprietario - Asher Hargrave, figlio di Dormund, e colui che più di tutti rappresenta l'eccezione al detto "la mela non cade mai lontano dall'albero" - piuttosto che cederla a qualcun altro, magari qualche spregiudicato mercante venuto da lontano.
Queste pagine non possono rivelarvi il nome di coloro che hanno complottato contro Hillar: tale rivelazione spetta infatti alla Milizia di Hillsfar, al cui lavoro non possiamo né vogliamo sostituirci. Certamente, ci auguriamo che chi ha agito così ostentatamente contro un onesto mercante di Hillsfar possa presto essere assicurato alla giustizia.
Dwalrak: una nuova casa per i nani di Glen
Dopo un lungo periodo di costruzione, ha finalmente visto la luce Dwalrak, il nuovo insediamento nanico del Mare della Luna, il cui nome significa "Rocca sulla collina". Dwalrak, collegata a Hillsfar tramite un regolare servizio di carovane che trasportano passeggeri e merci, si trova a sud di Yulash, a ovest rispetto alla strada di Bowshaft e a nord-ovest rispetto a Hillsfar. Sebbene sia stato fondato da pochissimo, pare che molte famiglie di nani originari di Glen si siano già trasferite; ad oggi, il villaggio è dotato di un tempio dedicato a Moradin e di una deliziosa locanda. Pare che tra i fondatori della piccola comunità vi sia il fabbro e sacerdote di Moradin Tharmyr Crownshield, proprietario del negozio "Dal Nano Dorato", che intervisteremo nel prossimo numero della Voce.