25-01-2023, 15:41
Dopo varie peripezie Laima era riuscita a ritrovare il folletto con il quale il padre aveva stretto il Patto che aveva portato alla sua nascita.
Ironicamente il folletto in questione si trovava in una caverna una cinquantina di metri sotto le rovine della vecchia fattoria dei suoi genitori; il loro primo incontro non era stato dei migliori visto l'evidente odio che il folletto aveva nel ricevere visite ed il suo essere disturbato dalla luce che gli avventurieri avevano portato nella sua tana.
Sfortunatamente non erano riusciti ad osservarlo per bene, ma il folletto si presentava come una figura simile ad un elfo dalla pelle grigio scura e dai luminosi occhi completamente neri con il corpo completamente ricoperto di bende ed armato di due lunghi coltelli indossati alla cintura, oltre a quelli aveva su di se un paio di bandoliere con altre lame più piccole ed alcuni sacchetti.
Con un po' di convincimento Laima riuscì a farsi ripetere il patto che il folletto ed il padre avevano stretto: a quanto pare quest'ultimo aveva offerto la sua casa in cambio della nascita della figlia ed il folletto aveva esaudito il desiderio facendo in modo che non avrebbe più avuto una casa ma avrebbe avuto una figlia.
Nonostante gli sforzi della barda e dei suoi compagni in quel primo incontro non riuscirono a trovare un modo per restituire al padre la possibilità di avere una casa e quindi decisero di chiedere consiglio alla driade Clethra presso la fungaia.
La driade li invitò a non concentrarsi troppo sul Patto ma a cercare di comprendere la natura del folletto in questione da lei descritto come “L'essere da voi incontrato non è ostile o maligno, per quanto ne avrebbe tutto il diritto” e da cosa rappresentava la sua presenza in quel luogo.
Durante l'incontro divenne evidente che il gruppo aveva messo il naso in qualcosa di grosso visto che a quanto pare le leggi del reame fatato impedivano alla driade di dar loro informazioni sulla questione e tutti i presenti percepirono che il loro indagare aveva attirato l'attenzione di qualcosa di estremamente potente e pericoloso.
Alla fine dell'incontro però Clethra suggerì indirettamente ai presenti di far visita ai folletti della Corte d'Inverno presso la magione nella foresta anche se la barda era riluttante a recarsi in quel luogo senza ulteriori informazioni..
Ironicamente il folletto in questione si trovava in una caverna una cinquantina di metri sotto le rovine della vecchia fattoria dei suoi genitori; il loro primo incontro non era stato dei migliori visto l'evidente odio che il folletto aveva nel ricevere visite ed il suo essere disturbato dalla luce che gli avventurieri avevano portato nella sua tana.
Sfortunatamente non erano riusciti ad osservarlo per bene, ma il folletto si presentava come una figura simile ad un elfo dalla pelle grigio scura e dai luminosi occhi completamente neri con il corpo completamente ricoperto di bende ed armato di due lunghi coltelli indossati alla cintura, oltre a quelli aveva su di se un paio di bandoliere con altre lame più piccole ed alcuni sacchetti.
Con un po' di convincimento Laima riuscì a farsi ripetere il patto che il folletto ed il padre avevano stretto: a quanto pare quest'ultimo aveva offerto la sua casa in cambio della nascita della figlia ed il folletto aveva esaudito il desiderio facendo in modo che non avrebbe più avuto una casa ma avrebbe avuto una figlia.
Nonostante gli sforzi della barda e dei suoi compagni in quel primo incontro non riuscirono a trovare un modo per restituire al padre la possibilità di avere una casa e quindi decisero di chiedere consiglio alla driade Clethra presso la fungaia.
La driade li invitò a non concentrarsi troppo sul Patto ma a cercare di comprendere la natura del folletto in questione da lei descritto come “L'essere da voi incontrato non è ostile o maligno, per quanto ne avrebbe tutto il diritto” e da cosa rappresentava la sua presenza in quel luogo.
Durante l'incontro divenne evidente che il gruppo aveva messo il naso in qualcosa di grosso visto che a quanto pare le leggi del reame fatato impedivano alla driade di dar loro informazioni sulla questione e tutti i presenti percepirono che il loro indagare aveva attirato l'attenzione di qualcosa di estremamente potente e pericoloso.
Alla fine dell'incontro però Clethra suggerì indirettamente ai presenti di far visita ai folletti della Corte d'Inverno presso la magione nella foresta anche se la barda era riluttante a recarsi in quel luogo senza ulteriori informazioni..