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[Luth Woodhead] - Appunti di viaggio
#21
Mi ero fatto carico del problema degli orchi che saccheggiavano le carovane dirette ad Alberi Intrecciati e già questa era una responsabilità ma il fatto di dover condurre la spedizione e il sentirmi spesso chiamare capo non aveva fatto altro che aumentare il peso del fardello che avevo sulle spalle, ma alla fine è andata bene e credo tutto sommato di essermela cavata.

Avevamo protetto la carovana scortandola fino a destinazione ma la situazione di pericolo rimaneva, quindi ho chiesto ancora la disponibilità dei miei compagni per cercare di ritrovare le tracce degli orchi e individuare il loro accampamento.

Abbiamo trovato e seguito facilmente le tracce e quando aver incrociato e annientato una pattuglia di orchi che avevano la solita lancia nera tatuata è stata per noi la conferma che eravamo sulla pista giusta.

Dopo poco ho trovato parecchie decine di orme che andavano in varie direzioni ero quindi convinto che il loro campo fosse vicino, per cui con Hellen abbiamo deciso di 
perlustrare la zona circostante e presto abbiamo individuato l'ingresso di una grotta con due orchi di guardia.

L'idea era di prenderli alle spalle ed eliminarli prima che potessero dare l'allarme quindi abbiamo fatto un ampio giro per salire sulla collina che sovrastava la grotta lasciano i compagni rumorosi in attesa e pronti ad intervenire, la cosa si è rivelata però più difficile del previsto per l'altezza della parete e per il fatto che dovendo discenderla allo scoperto non essere visti sarebbe stato difficile.

Ho deciso allora di creare un diversivo sperando di farli allontanare dall'ingresso e poterli colpire con le frecce, ho quindi lancio un sasso nella radura davanti a loro ma purtroppo solo uno dei due si è allontanato per vedere cosa aveva causato il rumore.

Non ci restava che dividerci i compiti io ho provato a colpire quello che si era allontanato mentre Hellen si gettava su quello rimasto accanto all'entrata, e  confesso che ero preoccupato che si rompesse l'osso del collo, ma nessuno dei due è riuscito a freddarli senza che potessero fiatare per cui ci eravamo giocati la sorpresa.

Eliminate le sentinelle e raggiunti dagli altri abbiamo deciso di entrare subito prima che nella grotta potessero organizzarsi, gli orchi erano decine e uscivano da tutte le parti ma come sempre i miei compagni si sono fatti onore e presto l'odore del sangue è riuscito ad coprire in parte la puzza che regnava là dentro.

Alla fine siamo arrivati ad una sala scavata nella roccia e ci siamo trovati davanti il loro capo, un tal Ugrumt, che ci ha minacciato e intimato di andarcene altrimenti avrebbe usato le nostre teste per decorare la caverna, pare che abbiano una predilezione per questa usanza di prendersi le teste visto che ho già incontrato altri orchi che decapitavano i cadaveri.

Darry, che aveva già incontrato quel bestione, gli ha proposto una sfida tra di loro per risparmiare la vita della sua gente ma come immaginavo la cosa non è piaciuta a Ugrumt visto che era evidente che del destino dei sui orchi gli importava ben poco ed era più interessato a ribadire il suo ruolo di capo.

Lo scontro era quindi inevitabile, si sono rivelati avversari impegnativi anche perché tra di loro c'erano alcuni stregoni che ci hanno colpito ripetutamente ferendo parecchi di noi ma alla fine non è rimasto in piedi nessun orco, insomma abbiamo fatto pulizia.

Su di Ugrumt ho trovato un medaglione con il simbolo della lancia nera, un oggetto rozzo ma utile per dare prova della sconfitta della banda dei predatori di carri, Hellen ha invece ritrovato alcuni forzieri ben nascosti il cui contenuto servirà come ricompensa per chi mi ha garantito il suo aiuto in un'avventura che all'inizio non prevedeva compensi.

Alla fine sono rimasto sorpreso quando hanno iniziato a dire che avevamo provato ad evitare quel massacro, come se dovessimo giustificarci di aver messo fine a una situazione di pericolo per i commerci ed aver eliminato quegli esseri bestiali che avrebbero volentieri utilizzato le nostre teste come trofei, erano orchi ma sembravano averlo dimenticato.
[Immagine: fXe3pco.jpg]
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#22
Sono più stanco che dopo un'esplorazione tra foreste e grotte, tutto perché abbiamo passato ore con Echo e fare piani e conti per la sede della corporazione dei cacciatori e non è la cosa che ci riesce meglio evidentemente.

Non c'è voluto molto a trovarci d'accordo su cosa serviva: una sala comune ampia, una cucina, dei magazzini per pelli e carni, un laboratorio per conciare, delle stanze o dormitori ed altro ancora.

Decisamente più complesso fare un preventivo dei costi infatti abbiamo riempito pagine di numeri prima di arrivare a quella che potrebbe essere la versione del progetto definitiva e compatibile con la spesa che abbiamo in testa.

Dopo tanto lavoro la soddisfazione di tutti e due era evidente e la spiegazione è facile visto che finalmente vedevamo un primo passo concreto per la realizzazione di un progetto che abbiamo affrontato con grande entusiasmo e su cui abbiamo fantasticato per almeno due stagioni.

Ho finito ora di mettere in bella copia la lista ci quello che occorre per realizzare la sede e di controllare per l'ennesima volta le cifre ora ci sarà un altro passaggio difficile, la visita ai Buttercorn.

Vista l'esperienza precedente mi aspetto un trattativa difficile con i due Buttercorn, il padre astuto e il figlio mezzo imbecille, entrambi avidi di denaro e con un modo di trattare le donne che non fa ben sperare per la reazione di Echo, dovrò evitare che finisca per picchiarli tutti e due.
[Immagine: fXe3pco.jpg]
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#23
* Nella sua stanza seduto al tavolino accanto alla finestra da cui filtra la tenue luce del mattino scrive sul diario dopo una notte di sonno agitato e spezzettato che lo fa sentire con le ossa rotte. *

Altre volte mi sono trovato in mezzo ad un insieme di eventi che sembravano tirarmi da tutte le parti e mi creavano confusione ma mai come questa volta.

Oltre alla questione del piccolo Teddy ci sono i guai di Fianna, mi addolora vederla così malinconica, inoltre sono spuntate queste maschere scarlatte con il carico di guai che annunciano e ora l'esplorazione delle paludi per un'altra ricerca complessa, ma quello che rede tutto diverso è che questi fatti potrebbero avere legami tra di loro ma ci troviamo davanti ad una matassa che sembra impossibile districare.

Alcune di queste vicende hanno radici nel passato e quindi portano ad altri problemi.

La cosa sorprendente è che quando mi sono chiesto quale fosse la priorità non è stato difficile decidere, come se senza rendermene conto avessi già analizzato la situazione e trovato la risposta.

Ora come ultima novità abbiamo questo strano problema che pare aver contagiato anche me.

* Si volta verso il letto e poi conclude con un'ultima frase. *

Lei sta ancora dormendo e sembra tranquilla e rilassata chissà se almeno questa notte sarà riuscita a riposare senza problemi.
[Immagine: fXe3pco.jpg]
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#24
* Tornato alla sede dei Cacciatori mentre si concede un meritato riposo Luth dopo mesi riprende in mano il suo diario e inizia a scrivere. *

Yulash è libera e di questo siamo tutti felici, ora si dovrà vedere come verrà organizzato il governo della città e se veramente avranno la libertà per cui si sono battuti ma confido che i miei compagni che saranno coinvolti nel consiglio si facciano garanti per loro.

In quanto a me come avevo promesso ho dato il mio contributo solo ed esclusivamente per liberare quella povera gente non per ambizione o per avere incarichi, queste cose non mi interessano.

Già ho la responsabilità dei Cacciatori e solo gli dei sanno quanto siano frequenti i momenti in cui mi sento inadeguato e non all'altezza di questo compito, ma a loro serve una guida e devo fare tutto il possibile perché la abbiano e sia quanto mi meglio permettono le mie capacità.

Abbiamo festeggiato la liberazione e con Hellen ci siamo ubriacati per la gioia di essere sopravvissuti anche se in effetti io ho rischiato di non vedere la città libera.

Dopo aver preso un duro colpo da una guardia Zhent sono finito sotto il tiro di un incantatore e presto è diventato tutto nero, poi davanti a me è comparso un prato dove qua e là si vedevano fiori, sembrava quello che avevamo davanti a casa e dove correvo da bambino.

Dopo un tempo ce non saprei definire al prato si è sovrapposta l'immagine di un volto che a poco a poco andava definedosi rivelando un viso contornato da capelli rossi e con due occhi verde smeraldo, credo che sia stato quello in momento in cui ho afferrato le mani di Ivor che stava cercando di riportarmi tra i vivi.

Credo che non finirò mai di ringraziare Ivor per avermi salvato e Hellen per il solo fatto di esistere.

* Chiude il diario e resta a guardare oltre la finestra con un'espressione serena. *
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