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Brandi Feydove, Canzoni - Pickwich - 08-09-2020 Tra i vari oggetti che la hin custodisce nelle sue bisacce c'è un quadernetto dall'aspetto un po' usurato a dir il vero. Chi lo leggesse troverebbe all'interno le canzoni scritte dalla giovane barda, senza troppi orpelli o disegni, probabilmente solo per tenersele a memoria e ricordare in che occasione le aveva scritte o per chi (off: aggiornerò il post piano piano) Inaugurazione cantiere Morris La Sirena
Quand’ero solo un ragazzo e vivevo giù al porto Un dì il vecchio disse con uno sguardo storto
“Figlio vivi una vita avventurosa, navigando per mare Cerca in lungo e in largo dolci ragazze da amare Finchè lo sguardo sarà stanco e piegata la schiena Ma figlio mai tentare di catturare una sirena Se non sai come nuotare!” ...e i capelli eran lunghi e verdi come alghe marine la pelle blu coperta da lucenti scaglie piccoline Amavo quella ragazza con tutto il mio cuore Ma l’amavo dalla vita in su, non dalla vita in giù Un bel giorno mi imbarcai per cacciare balene La mia mente lontana dai racconti sulle sirene Eppure una notte lei venne e dolce sospirò “Vieni sul fondo del mare, felice io ti farò Vivi tra i flutti con me, ti mostrerò meraviglie Ci ameremo tra coralli e sgargianti conchiglie” E così nel mare saltai! ...e i capelli eran lunghi e verdi come alghe marine la pelle blu coperta da lucenti scaglie piccoline Amavo quella ragazza con tutto il mio cuore Ma l’amavo dalla vita in su, non dalla vita in giù E lei mi abbracciò portandomi giù, sempre più a fondo Donando un letto d’alghe brune al mio spirto vagabondo Un verde guscio di tartaruga come fortuito cuscino Su un vassoio d’argento, gamberi e pesce sopraffino Ah quanto ti amavo dolce, mia stupenda sirena Stringerti tra le braccia bastava a malapena Dannata coda da pesce! ...e i capelli eran lunghi e verdi come alghe marine la pelle blu coperta da lucenti scaglie piccoline Amavo quella ragazza con tutto il mio cuore Ma l’amavo dalla vita in su, non dalla vita in giù Ma un giorno con un guizzo si allontanò da mè Piansi coi pesci del mare, chiedendomi perchè? Oh quanto mi mancavan i lunghi verdi capelli Oh quanto mi mancavan gli occhi azzurri gioielli Ma poi la sorella venne a consolarmi dolcemente Dalla vita in su pesce, dalla vita in giù differente Fianchi e gambe di donna! ...e i capelli eran lunghi e verdi come alghe marine la pelle blu coperta da lucenti scaglie piccoline Amavo quella ragazza con tutto il mio cuore Ma questa l’amo dalla vita in giù, non dalla vita in su! Gabbiani di Mare Su una cassa del molo sedeva una dolce damigella Si lamentava e il suo giovane amore piangeva Orgoglioso e spavaldo, la sua vita premio del mare E lei più non sapeva a chi baci e carezze donare E come i gabbiani cercano libertà e avventura Di pericoli e rischi non han molta cura Passò di lì un vecchio marinaio e le prese la mano Lei sollevò il suo bel viso, gli occhi bagnati “Siediti e ti racconterò del mio grande dolore così forte che mi sta facendo appassire il cuore” E come i gabbiani cercano libertà e avventura Di pericoli e rischi non han molta cura “Io vengo da Mistledale, son nata tra boschi e valli E qui ci son tante cose che davvero non capisco Come che giovani uomini siano schiavi del mare Disposti la loro vita, tra le onde e la spuma lasciare” E come i gabbiani cercano libertà e avventura Di pericoli e rischi non han molta cura “Il mare e la sua furia” le disse “sono parte della città E chi non lo capisce farebbe meglio a non rimanere e non donare il cuore a chi potrebbe mai tornare Consumando i giorni a piangere e l’orizzonte scrutare” E come i gabbiani cercano libertà e avventura Di pericoli e rischi non han molta cura “Ci son uomini e donne che contan solo le perdite e nel mare vedono solo le vite che s’è preso Non cercano la sfida,la fatica, il gusto dell’ignoto e cercano una vita dove sia tutto sicuro e noto” E come i gabbiani cercano libertà e avventura Di pericoli e rischi non han molta cura “E ci dicono che ora di abbandonare il mare Che l’unica salvezza è lasciar la barca al porto Ma noi siamo come gabbiani che vogliamo volare Le tempeste, le onde, il sole e la fatica sfidare E come i gabbiani che cercano libertà e avventura Noi uomini di mare di pericoli e rischi non abbiam paura Sangue di sale Il braccio del boia era pronto a calare La scure un mortal arco disegnare Già vedevo la mia testa sul palco rotolare Sentivo la gente agitata vociare Ialla ialla ialla ahhh ahhh La mia vita è per porti e per mare Ialla ialla ialla ahhh ahhh Il sangue acqua salata da domare Sulla folla svetta un vessillo all’improvviso Per grazia del podestà, il collo non sarà reciso Una nave mi aspetta, è già tutto deciso Mentre rido lacrime salate scorrono sul viso Ialla ialla ialla ahhh ahhh La mia vita è per porti e per mare Ialla ialla ialla ahhh ahhh Il sangue acqua salata da domare Si leva l’ancora da Hillsfar verso ponente La mattina quando il gallo canta insistente Sete e spezie occupano la stiva capiente Le vele gonfiate da un vento tagliente Ialla ialla ialla ahhh ahhh La mia vita è per porti e per mare Ialla ialla ialla ahhh ahhh Il sangue acqua salata da domare Marinai villosi dai canti stonati, sapore di libertà Nubi basse e scure, il tuono rimbomba senza pietà Improvvisa la lotta per stabilire se il mare vincerà O se la ciurma allo stremo infine si salverà Ialla ialla ialla ahhh ahhh La mia vita è per porti e per mare Ialla ialla ialla ahhh ahhh Il sangue acqua salata da domare Sulla terra la mia gemma dalla chioma rossa Aspetta sperando che non gli riportino le mie ossa Dal dubbio la sua mente eternamente scossa Che in quell’acqua salata la fine trovar io possa Ialla ialla ialla ahhh ahhh La mia vita è per porti e per mare Ialla ialla ialla ahhh ahhh Il sangue acqua salata da domare RE: Brandi Feydove, Canzoni - Pickwich - 12-12-2020 Canzoni eseguite per l'apertura dell'Emporio Ardente
La Scintilla
Vi è una scintilla nell’anima di ognuno di noi splende, rifulge, brucia con grande forza
del nostro essere è la spessa, dura scorza
Che di uomini comuni ha spesso fatto eroi
Che il talento sia un dono di grande aiuto
nessun lo può negare e dire l’inverso
Ma il mondo è pieno di chi il l’ha disperso
o investito in modo assai poco astuto
Che dire del genio e di una mente fine allora?
Nessuno ama dirsi stupido o poco assennato
Persin quelli che il cervello mai han usato
Facendo dell’intelletto merce comune ora
E non va meglio con chi si dice istruito
Di eruditi e sapienti è pieno il mondo
Che a tutte le lor risorse han dato fondo
Finendo poi rovinati, come qualsiasi fallito.
E’ evidente che talento, genio e sapere
Debbano essere in quella scintilla temprati
Determinazione è il suo nome, or ne siete dati
Senza lei alla vetta non è dato giungere
Coltivate nei vostri cuori quella scintilla
fatela splendere e alimentatela, mai spegnetela
Che in tutta la vita vi guidi e vi offra tutela
Come ardente fuoco che di notte brilla
Fuoco Sacro In grazia al suo tocco magico e bollente la lama è temprata e diviene tagliente Forza e bellezza che eran prima celate Davanti ai nostri occhi ora son svelate Puo richiedere grande sforzo e ardua fatica Oppur guizza spontanea in men che non si dica La fiamma splende di potere e calore spande Si accresce con forza e la potenza si fa grande Si espande e ciò che tocca consuma e rende puro Porta luce e si staglia con contro ciò che è oscuro Se la forza eccede e con solerzia non è guidata Lascia dietro di se sostanza annerita e bruciata Ma quando la determinazione guida la sua forza Malgrado pena e sofferenza, la furia si smorza Alimentando la nostra vita, desideri e sogni Il fuoco sacro risponde agli umani fabbisogni Poema del Falò E’ vita che inizia da una sola scintilla Trema leggera e al vento oscilla Delicatamente Lenta ma decisa prende forza e divampa In breve la fiamma si alza al cielo e avvampa Fulgente Dita e membra infreddolite allunghiamo Al suo calore pronto sollievo troviamo Rinfrancante Trascinate dal vento della sera Faville come lucciole, ognuna brilla fiera Affascinante Braci, rossi rubini incadescenti crepitano e in grigia, impalbabile polvere si disfano Lentamente |