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[DM Artemis] Gemini - Sio - 05-08-2020 Capitolo I: Il salvataggio di Elora Nel silenzio della foresta, un mezzelfo, nascosto tra le fronde, attendeva il passaggio di alcuni avventurieri. Egli era vestito per metà e, come disse poi ai ragazzi, tagliava tutto ciò che vedeva in due. Il suo nome era Caleb ed era fratello gemello di una ragazza che non aveva mai visto nella sua vita. La cosa strana è che il ragazzo era capace di percepire la sorella e scrutarla nonostante non la conoscesse. Disse che ella era in pericolo e che era stata catturata e imprigionata in un labirinto sperduto nei boschi. Non ci volle molto a convincere gli avventurieri, che, un po' per il gusto di avventura, chi per aiutare il prossimo, chi per arricchirsi e chi per esplorare nuovi posti, si fecero strada verso il labirinto. Prima di giungervi, i giovani fecero alcune ricerche scoprendo il nome della gemella scomparsa: Elora. Leonides conosceva già il labirinto dove era prigioniera, era molto pericoloso. Ma stavolta, una volta arrivati, notarono che vi era qualcosa di strano. Il portale del labirinto chiese una verità assoluta agli avventurieri per permettere l'accesso. Tutti dissero la loro verità e, tra la sincerità generale, il portale si aprì. Una fitta nebbia avvolse gli avventurieri che quasi non si vedevano l'un l'altro. Voci nella loro testa, ricordi, pensieri li asfissiavano. I meno resistenti cadevano affranti. Era come se ognuno di essi vivesse degli incubi ad occhi aperti, che, man mano che raggiungevano il centro, si facevano più insistenti e reali. Al centro tutto improvvisamente cessò, un nuovo enigma teneva chiusa la porta di quel sotterraneo: "versare il sangue del più debole". Lo gnomo Tobin versò il suo sangue sulla porta che generò un suo clone, molto resistente, che una volta ucciso permise agli avventurieri di proseguire. Scesi nel sotterraneo, trovarono ad attenderli numerose forze abissali che li attaccarono in massa. Tra tranelli, combattimenti ed enigmi raggiunsero l'ultima stanza dove si ergevano, all'interno di un circolo magico, vere e proprie copie degli avventurieri. Tutt'attorno vi erano vessilli del sole nero.
Gli avventurieri notarono che al centro vi era Elora, che, in fin di vita, era stata catturata dai servi demoniaci del Signore delle Menzogne.
Il combattimento fu aspro e lungo, l'ultimo demone, il più forte, si dileguò lasciando che gli avventurieri nel sotterraneo salvassero Elora.
Giunti ad Elventree, Elora riprese conoscenza, anch'ella era capace di percepire il fratello pur non avendolo mai visto, e comunicò ai presenti che aveva avuto una visione nella quale Caleb veniva catturato e condotto in un sotterraneo dove erano presenti alcuni portali.
Gli avventurieri si rimisero subito in marcia.
RE: [DM Artemis] Gemini - Sio - 08-08-2020 Capitolo II: Il salvataggio di Caleb Ad Alberi intrecciati avevano visto Caleb inoltrarsi nella Valle Intrecciata. Il percorso era molto pericoloso e infestato da bestie pseudonaturali. Imitazioni del reame remoto degli esseri viventi presenti su Toril. Le indicazioni, che Elora aveva dato agli avventurieri, li condussero ad una dimora che apparteneva a dei folletti.
Essi giacevano a terra esanimi, e i nuovi occupanti torreggiavano sopra ai loro corpi.
Gli avventurieri si fecero strada tra le creature abissali uccidendone molte, finché, davanti a loro, si materializzò un grande demone d'ombra.
Il demone era molto potente e faceva parte di quella famiglia di demoni tentatori che non erano riusciti a rigenerarsi negli abissi ed erano rimasti in quella forma.
Propose loro oro e poteri magici del suo padrone, in cambio di uscire e non tornare in quella dimora per un anno.
Leonides non ascoltò più di una parola e si fiondò sul demone attaccandolo. Il Tanar'ri sparì e lasciò che i suoi servitori affrontassero gli avventurieri.
Il combattimento imperversava su tutto il piano finché i giovani non raggiunsero il piano inferiore.
Lì videro Caleb legato con una corda ad un estremo di una carrucola, dall'altro lato un enorme macigno che penzolava a mezz'aria sopra quattro bambini addormentati.
Una succube cercò di trattare con gli avventurieri ma essi disintegrarono la pietra, salvarono Caleb e i bambini e fecero piazza pulita delle creature demoniache.
Appena fuori trovarono 5 forzieri ad attenderli. Un biglietto si complimentava con gli avventurieri "Avete vinto la battaglia ma non la guerra, ecco un piccolo dono per voi"
Le creature demoniache si prendevano gioco dei giovani che però lasciarono lì il premio offerto e portarono al sicuro i prigionieri dei Tanar'ri.
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